Ibra ceduto per motivi tecnici (ma lui smentisce)

Perché Ibrahimovic ha lasciato il Barcellona dopo un solo anno? Pensavamo di aver trovato una spiegazione plausibile nel cattivo rapporto con Pep Guardiola, ma dall’interno del club catalano fanno sapere che la situazione è ben diversa. A regalarci l’illuminazione in questo senso è Andoni Zubizarreta ex portiere e neo-direttore sportivo del Barcellona:

Ho incontrato Guardiola il giorno in cui ha spiegato a Ibra quale era la soluzione; Pep mi ha detto che il problema era solo di natura tecnica e il giocatore mi ha rivelato il suo disagio, visto che è abituato ad avere una squadra che gioca per lui. A quel punto Raiola ha chiesto di parlare con la società e noi abbiamo iniziato a prendere in considerazione l’idea di vendere il giocatore, trovando la soluzione migliore e alla fine si è deciso di cederlo al Milan.

Liga: il Barça corre, Mourinho no

Chi pensava che la Liga con Mourinho sarebbe andata in modo diverso rispetto allo scorso anno, sarà costretto a ricredersi. Se il buon giorno si vede dal mattino, sarà un’annata piuttosto difficile per lo Special One. E’ vero che Mou aveva esordito sulla panchina dell’Inter con un pari e poi ha vinto tutto, ma la storia qui è molto diversa.

Ha contro infatti un avversario a dir poco strepitoso, il Barcellona di Messi che ci mette solo quattro minuti per avere la meglio sul Racing Santander. E’ proprio della Pulce il gol dello 0-1 con un gran pallonetto che concretizza un’azione perfetta, raddoppiato dopo pochi minuti da Iniesta che insacca approfittando di un rinvio errato del portiere. Ma i blaugrana sono forti in tutti i reparti, e lo dimostra anche Valdes che strappa gli applausi dei suoi parando un rigore che avrebbe potuto riaprire la partita. Osservato speciale era Villa, e lui non delude le aspettative, segnando la rete dello 0-3 ad inizio ripresa che chiude la gara.

Messi show, Supercoppa spagnola al Barça

Dopo il 3-1 rimediato nella gara di andata, erano in molti ad attendersi una reazione da parte del Barcellona, troppo brutto per essere vero al cospetto del Siviglia nel primo round della Supercoppa spagnola. Ma stavolta Pep Guardiola ha lasciato poco spazio ai ragazzi della Primavera, recuperando parecchi dei suoi campioni, lasciati a riposo una settimana fa. In campo Messi sin dal primo minuto, così come Xavi, Pedro, Bojan, Piqué e Abidal, mentre continuavano a scaldare la panca Ibrahimovic, Villa (entrato nel corso della gara) ed Iniesta, l’eroe della finale mondiale.

Dall’altra parte, il tecnico del Siviglia cercava di risparmiare le energie, in vista della gara di ritorno dei preliminari di Champions League contro il Braga, e lasciava in panchina sia Luis Fabiano che Cigarini, spedendo addirittura in tribuna Kanouté. Con questi presupposti era logico aspettarsi un dominio quasi assoluto del Barcellona, che, nonostante il risultato penalizzante dell’andata, credeva nella rimonta.

Mourinho non piange per l’infortunio di Kakà

Poche squadre potrebbero permettersi il lusso di rinunciare per 3-4 mesi ad un giocatore come Kakà, ma il Real Madrid ha tanti di quei talenti che l’assenza del centrocampista si farà sentire difficilmente. Questo almeno è il pensiero di Josè Mourinho, dispiaciuto per l’intervento al menisco del brasiliano, ma non così tanto da farne un dramma:

Dobbiamo prescindere da lui. Non c’è, punto. Non piango per lui. Non possiamo cambiare il suo ginocchio, se potessi gli darei il mio e me ne andrei in panchina… Vorrà dire che quando tornerà avremo un colpo milionario in più a costo zero.

Kakà vuole el triplete

Al momento è ai box, fermato dall’operazione al menisco che lo terrà fuori dal rettangolo verde per i prossimi quattro mesi, ma Ricardo Kakà è certo di essere ancora molto

Tevez: per il Real Madrid è più di un’idea

 Carlos Tevez è entrato nel mirino del Real Madrid. Secondo i media inglesi, José Mourinho vuole l’argentino per sostituire Kakà, che non rientra nei suoi piani.

Al tecnico di Setubal piace molto l’argentino per l’impegno con cui fa sia la fase offensiva che quella difensiva, caratteristica che gli ha permesso nell’ultima stagione all’Inter di giocare contemporaneamente con Milito, Eto’o, Sneijder e Pandev.

Mourinho vende Kakà

Ricardo Kakà è una pedina indispensabile nell’economia del gioco del Real Madrid? No, a giudicare dalla scorsa stagione, quando il brasiliano è stato spesso limitato dai noti problemi di pubalgia, che tante polemiche hanno scatenato anche nei confronti del Milan, vecchio proprietario del cartellino del calciatore. E, guai fisici a parte, pare che Josè Mourinho, neo tecnico delle merengues, non sia affatto convinto dell’importanza del centrocampista, al punto che spesso il nome di Kakà è finito nella lista dei possibili partenti.

Solo indiscrezioni create ad arte dai giornalisti per aumentare il numero delle copie vendute? Fino a ieri sembrava di si, ma oggi pare che la situazione sia più definita, come riporta il Sunday Times. A sentire il tabloid britannico, lo Special One avrebbe dato l’ok per la cessione di Kakà, o almeno per la metà del suo cartellino, per avere poi dei soldi freschi da investire nel calciomercato. Di squadre interessate all’ex milanista ce ne sono parecchie, a cominciare dal Chelsea dell’ex mentore Carletto Ancellotti, fino al Manchester City, che qualche tempo fa arrivò ad un passo dal brasiliano, per poi veder sfumare la trattativa all’ultimo minuto.

Guti, addio a Madrid tra le lacrime

Non è riuscito a trattenere le lacrime José Maria Gutierrez, meglio conosciuto solo come Guti, durante la conferenza stampa di addio alla città dove è cresciuto. 24 anni di militanza tra le merengues, di cui 15 in prima squadra e oltre 500 partite ufficiali disputate. Partendo a 33 anni il centrocampista lascia in Spagna un pezzo di cuore.

Ora andrà al Besiktas dove lo attende un contratto triennale da 3,5 milioni di euro a stagione, ma soprattutto Bernd Schuster che gli ha assicurato un posto da titolare. Un posto che al Real poteva solo sognare ormai, dato che negli ultimi anni era diventato un panchinaro fisso.

Clamoroso scambio Ibrahimovic-Kakà?

 Barcellona-Real Madrid e Ibrahimovic-Kakà. Qualche settimana fa sarebbe stata solo parte della presentazione del super classico della Liga. Oggi, invece, la lettura è completamente diversa. Dalla Spagna rimbalza la voce secondo cui blaugrana e blancos starebbero pensando a uno scambio fra lo svedese e il brasiliano.

José Mourinho vuole il suo vecchio pupillo ai tempi dell’Inter e per tornare ad allenarlo ha messo sul piatto della bilancia l’ex milanista, che non rientra nel suo piano tattico. Il verdeoro potrebbe essere la chiave per aprire le resistenze del Barça, poco propenso a mettersi al tavolo delle trattative con gli acerrimi rivali.