Maledette esigenze televisive! Sarà il pensiero ricorrente da qui a fine mese dei giocatori della Juventus, costretti a giocare la maggior parte delle gare in notturna. E, se è vero che finora la Vecchia Signora ha dato dimostazione di essere una “bella di notte” (quasi sempre), è anche vero che ci avviciniamo al periodo più freddo dell’anno e dal servizio metereologico dell’Aereonautica non arrivano certo previsioni incoraggianti.
Il termometro arriverà a toccare i meno cinque gradi centigradi in quel di Torino, dove la Juve giocherà la maggior parte delle prossime gare, senza contare che è attesa dalla trasferta di Udine e da quella di Roma (dove farà meno freddo, ma in compenso bisognerà fare i conti con l’umidità).
Sei gare in 20 giorni (addirittura sette, nel caso i bianconeri dovessero passare al turno successivo di Coppa Italia). Una sola gara da disputare “al tepore” del pomeriggio, mentre per il resto occorrerà servirsi delle luci artificiali. Cosa significa tutto ciò in termini pratici? Che la Juve catalizza l’attenzione di molti ed è tra le preferite della tv a pagamento. Ma significa anche un altissimo rischio-infortuni. dovuti al freddo pungente ed al terreno gelato.