Inter-Cassano: è già fatta?

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Secondo quanto riporta Tuttosport di questa mattina, pare che ci sia già un accordo tra Inter e Antonio Cassano per far trasferire l’attaccante barese a Milano a gennaio. Perse ormai tutte le speranze di rivederlo in maglia blucerchiata, Fantantonio tornerebbe al suo primo amore, quell’Inter per cui ha dichiarato di tifare sin da quand’era bambino.

Un’occasione unica per entrambe le parti, perché Cassano ritroverebbe immediatamente un posto da titolare, e di conseguenza la nazionale, con l’opportunità di vincere qualche trofeo, ma lo è soprattutto per Moratti che si assicurerebbe un campionissimo a parametro zero, permettendo a Benitez di schierare Eto’o nel suo ruolo preferito, quello di punta centrale, dandogli la miglior spalla possibile sul mercato.

Eto’o chiede scusa a tutti

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Tre giorni dopo la partita con il Chievo – e la testata che molto probabilmente gli farà saltare tre turni di campionatoSamuel Eto’o ha rotto il silenzio. Lo ha fatto con un comunicato in cui chiede scusa per il brutto gesto.

Inizia rivolgendosi a tutti

Desidero offrire le mie sincere scuse a tutte le persone che sono rimaste scioccate e sorprese dal mio brutto gesto di domenica a Verona.

e poi scende nel particolare, chiedendo scusa:
a) ai protagonisti della partita, compresi gli arbitri

che non hanno potuto vedere il fallo perché era fuori dal loro raggio visivo

Moratti: sceglierei di nuovo Benitez

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C’è chi parla di fiducia illimitata e chi invece vede nella gara di mercoledì contro il Twente il crocevia dell’esperienza di Benitez sulla panca dell’Inter. Non sappiamo quale sarà il futuro del tecnico spagnolo di qui alla fine della stagione, ma quel che è certo è che Moratti non è affatto pentito della scelta fatta la scorsa estate, quando strappò mister Rafa dal Liverpool per portarlo a Milano:

Se sceglierei di nuovo Benitez? Le cose si fanno nel momento in cui si pensa sia giusto farle. Lui è una persona seria, ha le spalle forti, ci credo, avanti così.

Tracollo Inter, analisi del declino di un’armata invincibile

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Non più tardi di 6 mesi fa l’Inter sembrava la squadra più forte del mondo e tra le formazioni migliori della storia. Alla fine dell’anno d’oro 2010 invece, i nerazzurri sembrano diventati una squadretta da metà classifica. Cos’è cambiato in questi mesi? Probabilmente non l’hanno capito nemmeno a Milano.

Può essere che la squadra non fosse tutto questo splendore nemmeno 6 mesi fa, ma i problemi sono strutturali, e forse hanno un solo nome che li accomuna: José Mourinho. Non che Benitez sia tanto inferiore, ma perché Mourinho ha portato via con sé un pezzo di Inter, forse più importante di qualsiasi tattica e stile di gioco.

Inter: Benitez in bilico, ecco i nomi dei probabili sostituti

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Moratti continua a ribadire che Benitez non si tocca, ma ormai lo sanno tutti che se dovesse fallire le prossime due partite (Chievo e Twente), con ogni probabilità verrà sollevato dall’incarico. Nonostante per ora la sua panchina non traballi, i primi nomi cominciano a circolare per sostituirlo già prima di Natale.

L’ipotesi più suggestiva è Andrè Villas Boas, che agli italiani dirà ben poco, ma tra gli esperti di calcio internazionale è conosciuto come l’erede di Mourinho. Portoghese, stesso caratterino, stesso stile di gioco azzardato, ottimi risultati ottenuti con il Porto, ma soprattutto conosce già l’ambiente nerazzurro avendo fatto l’assistente di Mou nel 2008 e 2009. Questo è Boas, già accostato a tanti ottimi club europei, ed ora anche all’Inter. Di certo entrerebbe immediatamente nei cuori dei tifosi visto che ricorda molto lo Special One.

Inter: la strategia per risollevare la stagione

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La sconfitta contro il Milan nel derby è senza dubbio il crocevia della stagione interista. Il gioco, ma soprattutto la preparazione fisica voluta da Benitez, non soddisfano Moratti, che però non vuol ripetere l’errore del passato di esonerare il suo tecnico, ma ha deciso di dargli fiducia tornando sul mercato per ingaggiare calciatori a lui graditi.

I reparti più importanti su cui agire sono senza dubbio centrocampo e difesa, almeno finché Eto’o continua a giocare così. L’ipotesi Afellay sembra ormai sempre più lontana. Il Barcellona sembra più vicino dell’Inter, e così rimangono in piedi due ipotesi. Una è Payet, che avendo attitudini più offensive potrebbe essere adattato in qualsiasi delle tre posizioni alle spalle della prima punta, l’altra è Lucas Pezzini del Liverpool.

Moratti il giorno dopo il derby

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Ieri sera è andato in onda il Moratti furioso. Dopo la bruciante sconfitta nel derby, con il viso terreo dichiarava:

E’ stato un brutto derby, molto brutto e noi abbiamo partecipato alla bruttura. Non mi è piaciuto nulla, né l’approccio né quello che c’è stato dopo. L’espulsione di Gattuso ci poteva anche stare, ma non è che devi vincere le partite perché gli altri rimangono uno in meno. Non abbiamo proprio giocato. Così non basta, è difficile andare avanti: anzi, così non si va da nessuna parte.

L’ultima frase, il “così non si va da nessuna parte” è stata utilizzata oggi per ipotizzare un cambio in corsa di Benitez se le cose nelle prossime settimane non fossero andate bene. Si facevano già i nomi di Spalletti o Leonardo per il futuro prossimo. E così oggi il presidente dell’Inter ha aggiustato il tiro – anche perché deve aver iniziato a metabolizzare la sconfitta nel derby.

Inter-Milan: Benitez e Allegri vogliono i tre punti

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Il Milan scappa, l’Inter rincorre, trend invertito rispetto alle ultime stracittadine milanesi, quando erano i nerazzurri a fare la lepre in classifica, mentre i rossoneri arrancavano nell’inseguimento. Non che il vantaggio del Milan sui cugini sia incolmabile (tre soli punti in più), ma è chiaro che nel posticipo di domani sera sarà la squadra di Allegri a partire “favorita”, potendosi permettere il lusso di guardare gli avversari dall’alto in basso.

Che derby sarà? Qualcuno lo ha definito “il derby degli incerottati”, visti gli infortuni che hanno decimato entrambe le rose, ma resta pur sempre la sfida più importante dell’anno all’ombra della Madunina, chiunque siano i protagonisti in campo.

Inter: Demichelis, Afellay e quell’idea Cassano…

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Gennaio è sempre più vicino e l’Inter deve capire cosa vuol fare da grande. Dopo aver incassato durante il mercato estivo, Moratti ora è chiamato a spendere, ma non solo per un acquisto, come preventivato il mese scorso, ma bensì almeno 3.

Benitez aveva chiesto un centrocampista centrale, ma lo scarso rendimento di Milito e l’infortunio di Samuel costringeranno i nerazzurri ad effettuare almeno un acquisto per reparto. Andando in ordine, il più urgente è il difensore centrale, ed il nome numero uno sul taccuino di Branca è Demichelis. Il centrale del Bayern Monaco è in scadenza di contratto, ed il club bavarese lo manderà via sicuramente a gennaio per non perderlo a parametro zero a giugno. Su di lui c’è la Juventus da tempo, e quindi potrebbe aprirsi un’asta con base di partenza da 7 milioni. Anche altri club sembrano interessati, ma sono questi due i più probabili acquirenti.

Inter: tutti i nomi per il dopo-Samuel

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Walter Samuel è stato operato. Dopo l’infortunio occorso nella partita contro il Brescia il centrale argentino sarà costretto a rimanere in convalescenza per diversi mesi, e c’è chi parla di stagione finita. Ma sia che dovesse tornare in primavera che se dovesse farlo il prossimo anno, l’Inter ha bisogno necessariamente di trovare un altro centrale dato che ha venduto Burdisso, e le alternative sono Cordoba e Materazzi, uno molto avvezzo agli infortuni, l’altro che di certo non può garantire continuità.

I nomi più probabili che si fanno in questo momento sono italiani, e si tratta di Ranocchia e Barzagli. L’ex calciatore del Bari, oggi al Genoa, è in realtà di proprietà dell’Inter che lo ha lasciato in Liguria in prestito per un anno. La dirigenza nerazzurra avrebbe tutto il diritto di richiamarlo a Milano sin da gennaio, ma quella rossoblù si è opposta sin dai primi istanti in cui è sorta questa ipotesi, affermando che Ranocchia non andrà via prima della prossima stagione.

Inter: Samuel stagione a rischio, Moratti “molto preoccupato”

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Il gioco dell’Inter è a sprazzi, e se si trattasse di una squadra normale, non dei campioni d’Europa, non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi. Ciò che invece toglie il sonno a molti tifosi interisti, primo fra tutti Massimo Moratti, sono gli infortuni.

Al Corriere dello Sport il patron nerazzurro si dice “preoccupato” per le continue defezioni nerazzurre (e cosa dovrebbe dire se fosse il presidente della Juve?), ma ne ha tutte le ragioni, visto che l’infortunio a Samuel sembra molto serio. A primo impatto sembrava una distorsione al ginocchio, dalla quale si recupera in poche settimane, ed invece gli accertamenti parlano di un sospetto interessamento del legamento crociato posteriore e rottura del menisco. Tradotto significa che Samuel potrebbe perdere tutta la stagione.

Sneijder: “Eravamo così forti!”

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Wesley Sneijder ha rilasciato un’intervista all’Equipe che è un po’ un amarcord per il suo anno perfetto passato all’Inter, e che gli ha consentito di entrare nella rosa dei favoriti per succedere a Lionel Messi nel palmares del pallone d’Oro FIFA.

Sneijder ricorda gli inizi della sua avventura milanese. Arriva il giovedì e sabato scende subito in campo per il derby:

Al di là del risultato (4-0) giocammo benissimo. Sentii subito che organizzazione aveva l’Inter in tutti i reparti. Ognuno giocava per gli altri. Quanto eravamo forti! Dopo una settimana, ho detto a mia moglie: ‘questa è una squadra’. E alla fine abbiamo vinto tutto.

Inter, Juve, e quei due scudetti mancanti

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Ormai è scontro aperto:

La Juventus ha la sua politica, quando entreremo nel loro ordine di idee allora chiederemo anche noi i due scudetti che ci mancano nel passato.

Queste le parole del presidente Moratti ai giornalisti che lo stuzzicavano sulla richiesta di Andrea Agnelli di riavere indietro i due scudetti, quello revocato del 2005 e soprattutto quello assegnato all’Inter nel 2006. I trofei richiesti dal patron nerazzurro invece sono quello del 1998 (il famoso fallo di Juliano su Ronaldo) e quello del 2002, quello dell’altrettanto famigerato 5 maggio, non tanto per quella gara che l’Inter perse meritatamente, ma perché nelle partite precedenti la sua squadra aveva subìto, a suo dire, dei torti arbitrali che le fecero perdere i 10 punti di vantaggio che aveva accumulato sulla Juve.

Inter, lo scudetto 2006 potrebbe essere revocato

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Ieri l’annuncio della nuova dirigenza bianconera di voler richiedere indietro i due scudetti revocati per Calciopoli. Oggi invece comincia a circolare la notizia che, in attesa di prendere in considerazione le richieste di Agnelli e soci, la FIGC ha avviato un’inchiesta almeno per revocare quello assegnato all’Inter.

L’esposto presentato da Andrea Agnelli giace in federazione già da quasi 6 mesi, ma di fronte alle pressioni della piazza, e all’impossibilità di far finta (come avvenne nel 2006) che fosse la Juventus l’unica squadra coinvolta in movimenti sospetti come si apprende dalle recenti intercettazioni, ha messo in condizione la FIGC per avviare l’iter per la revoca dello scudetto ai nerazzurri.