Coppa Italia semifinale andata: Roma – Inter 0-1

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Gara valevole per l’andata delle semifinali di Coppa Italia.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Inter 0-1
Rete:
45′ pt Stankovic (I)

Roma – Inter 0-1

Trofeo Tim Cup. A meno di miracolosi stravolgimenti del destino che la stagione in corso ha riservato a Roma e Inter, a giallorossi e nerazzurri è rimasto solo questo. La Coppa Italia. A differenza degli anni passati, quando le due formazioni avevano preso gusto a sfidarsi in finale, nel 2011 tocca loro scontrarsi nel turno di semifinale per accedere all’ambita, ultima gara. Chi perde butta via anche il salvagente di scorta, chi riuscirà a vincere potrà rendere meno amaro un periodo da archiviare in fretta.

Reduci da due ko in campionato, le rose di Montella e Leonardo sono schierate dai rispettivi tecnici nel pieno delle forze: l’ex Aeroplanino, tuttavia, deve rinunciare allo squalificato Totti mentre l’ex rossonero fa a meno di Eto’o, infortunato. 4-2-3-1 per la Roma con Doni in porta; Cassetti, N. Burdisso, Juan e Riise in retroguardia; Pizarro, De Rossi a fare da collante tra difesa e mediana; a centrocampo Taddei, Perrotta e Vucinic; Borriello unica punta. L’Inter risponde con il 4-3-1-2: tra i pali Julio Cesar; il ritorno da titolare di Maicon che prende posto in difesa al fianco di Lucio, Ranocchia e Nagatomo; in mediana Zanetti, Cambiasso e Stankovic; Sneijder il trequartista; in attacco Milito e Pandev.

Inter: Leonardo in partenza alla fine dell’anno

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Nel giro di quattro giorni l’Inter ha salutato la Champions League e pure la lotta per lo scudetto. E dopo la sconfitta contro il Parma i dirigenti nerazzurri devono aver preso atto delle lacune tattiche dell’ex-giocatore rossonero che con le scelte suicide del secondo tempo ha contribuito in modo sostanzioso al risultato finale.

Per reagire al gol del Parma, all’inizio del secondo tempo ha messo Sneijder al posto di Chivu, retrocedendo Zanetti sulla linea dei difensori, e lasciando il centrocampo con un solo giocatore di contenimento – Cambiasso.

Parma – Inter 2-0 : fotogallery

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L’eliminazione dalla Champions League pesa ancora sulle gambe e – soprattutto – sulla testa dei giocatori dell’Inter, che continuano a perdere punti dalla testa della classifica e forse dicono addio definitivamente al sogno scudetto. Contro il Parma gli uomini di Leonardo avevano la possibilità di avvicinare i cugini del Milan, impegnati nell’anticipo contro la Sampdoria, o almeno di mantenere inalterate le distanze.

Ma la voglia dei gialloblu di tirarsi fuori dalla zona più scomoda della classifica ha avuto la meglio ed alla fine della fiera è proprio il Parma a brindare. Il 2-0 dei padroni di casa è firmato dagli ex juventini Giovinco ed Amauri, che portano il Parma a 35 punti, quota che lascia ben sperare per la permanenza nella massima serie.

Serie A 33a giornata: Parma – Inter 2-0

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Anticipo della trentatreesima giornata di serie A.
Stadio Tardini, Parma:
Parma-Inter 2-0
Reti:
35′ pt Giovinco (P), 41′ st Amauri (P)

Parma – Inter 2-0

Dimenticare l’eliminazione dalla Champions League è compito arduo, soprattutto per una squadra quale è l’Inter reduce da una stagione – quella passata – in cui i nerazzurri avevano fatto incetta di trofei. Guardare al campionato, in un contesto di amarezza, diventa necessario ma anche difficile: occorre una reazione immedata con la convinzione che, a sei giornate dal termine, diventa impossibile perdere ulteriore lunghezza. Eppure, riprenders dalla batosta contro lo Schalke 04 assegnando colpe e responsabilità – Maicon e Thiago Motta finiscono furoi squadra per scarsa concentrazione – pare il peggiore degli inizi.

Leonardo sa bene che il Parma è avversario da non sottovalutare: non solo perché guidato da un allenatore esperto come Franco Colomba ma anche per il fatto che i ducali sono in piena lotta retrocessione e fare punti – anche per loro – è di vitale importanza. A rendere ancora di più il senso della delicatezza dell’incontro, il fatto che le doppie sfide in scena a San Siro e al Tardini sono incontri che vedono protagoniste due delle tre forze ancora in lizza per lo scudetto ma anche due delle sette squadre in ballo per non retrocedere. Trionfo e debacle, successo e catastrofe sportiva: gli intrecci degli anticipi della 33esima giornata di serie A dicono di fatto questo.

Inter, Maicon e Thiago Motta in castigo

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Tira una brutta aria in casa Inter. Leonardo sa di essere in bilico, e allora tenta di dare un ultimo colpo di coda per evitare di affondare. C’era bisogno di un segnale forte per far riprendere la squadra dalla doppia scoppola rimediata in Champions, ed ecco che è arrivato: Maicon e Thiago Motta in punizione, fatti fuori per scelta tecnica.

I due non si sono potuti allenare con i compagni nell’ultima seduta perché, secondo il loro allenatore, non si stavano impegnando abbastanza. Per questo è meglio togliersi queste “palle al piede”, e dare spazio ha chi ha più voglia di giocare.

Inter: Robben in nerazzurro?

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Arjen Robben e l’Inter si erano avvicinati in più occasioni negli ultimi anni. E probabilmente questa è la volta buona, visto che il Bayern Monaco rischia pure di non giocare la prossima Champions League.

E non è il solo motivo per cui il giocatore olandese è ormai ad un passo dai nerazzurri. L’Inter contro lo Schalke 04 ha giocato con un tridente in cui un protagonista – Goran Pandev – ha dimostrato tutti i suoi limiti.

Inter, Zanetti smentisce Moratti: nessuna rifondazione, vogliamo Leonardo

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A mente calda, dopo l’ennesima sconfitta della stagione, Moratti non si è saputo controllare ed ha parlato subito di possibili vittorie delle prossime stagioni, ma soprattutto di rifondazione, lasciando intendere anche che si ripartirà con un nuovo allenatore.

Ma a smentirlo il giorno dopo è nientemeno che il suo capitano, Javier Zanetti, che ricorda a tutti, ma pare che il discorso sia diretto al suo presidente, che la stagione non è ancora finita. L’Inter è terza, ed ha solo 5 punti di distacco dal Milan; c’è ancora in ballo la Coppa Italia, e sono stati portati a casa nei mesi scorsi la Supercoppa Italiana ed il Mondiale per Club, quindi tanto disastrosa l’annata interista non è stata.

Affare Ganso: il Santos denuncia Milan e Inter

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Sono mesi che Milan e Inter, più di tutti gli altri club europei, stanno insistendo per convincere Ganso a trasferirsi a Milano, ed ora la dirigenza del Santos si è stancata di questa insistenza ed ha deciso di denunciare i due club. Secondo il regolamento internazionale infatti una società che vuol acquistare un calciatore deve prima trattare con il club che ne detiene il cartellino, e solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione da parte del club stesso, può cominciare a contattare il calciatore.

Invece le milanesi hanno saltato la prima parte e si sono buttate subito sul fantasista che, probabilmente a causa a quest’interessamento, ha deciso di rifiutare il rinnovo del contratto propostogli dal Santos, il quale fissava la clausola rescissoria a 50 milioni di euro.

Inter: Leonardo ed Eto’o credono ancora nello scudetto

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Suonano un po’ come frasi di circostanza, ma siccome il calcio è strano, mai dire mai. Poche ore dopo la vittoria contro il Chievo, a mente fredda gli interisti tornano a mostrarsi col sorriso davanti ai microfoni, come non accadeva ormai da quasi un mese. Il primo a parlare è Leonardo, che nonostante le voci su un suo possibile esonero, non perde la speranza:

Continuo a essere ottimista dentro di me tutto è possibile. Prima della partita contro il Chievo eravamo a cinque punti dal Milan e mercoledì abbiamo ancora il match di ritorno in Champions. Gli obiettivi c’erano e ci sono ancora e quindi questa partita era importante soprattutto per gli obiettivi, che sono rimasti intatti. Stiamo pensando a tutto.