Genoa: Malesani a rischio se perde con la Juve?

Una squadra da sempre considerata di media classifica che dopo 7 giornate si trova al decimo posto a pari punti con il Milan e con il doppio dei punti dell’Inter dovrebbe vivere sonni sereni. Dovrebbe, appunto, a meno che non si chiami Genoa. Il club che da sempre fa vivere sul filo del rasoio i suoi allenatori potrebbe cambiare ancora.

Preziosi appena qualche giorno fa ha affermato che Malesani può anche perderle tutte d’ora in avanti, tanto non lo licenzia. Peccato che voci vicine agli ambienti del Grifone raccontano tutta un’altra storia. Secondo i ben informati, ci sarebbe aria di maretta tra i due, un po’ perché il Genoa non sempre dà l’impressione di sicurezza, un po’ per imcompatibilità sulle scelte di mercato, ultima delle quali, che per ora è solo una voce, che dà Kucka già all’Inter a gennaio.

Ranking Fifa: Spagna ancora prima, Italia stabile in sesta posizione

 Nel nuovo aggiornamento del Ranking mondiale FIFA non ci sono stati scossoni nei primi tre gradini del podio. Rimane tutto invariato, con la solita Spagna che si conferma al primo posto dopo aver vinto tutte le gare di qualificazione a Euro 2012. Le furie rosse sono in testa con 1624 punti, seguiti in seconda posizione dall’ altra finalista dei Campionati del Mondo 2010, l’Olanda (a 1425 punti). Terza piazza con 1352 punti per la Germania che completa il podio.

Rimane invariata la posizione dell’Italia di Cesare Prandelli, che conquista qualche punto,  ma rimane in sesta posizione a quota 1135 punti. Davanti alla nostra nazionale troviamo in quinta posizione il Brasile, che arriva a 1144 punti e guadagna ben due posizioni in classifica, scavalcando l’Italia (che rimane però sesta visto lo scivolone indietro del Portogallo). Stabile in quarta posizione l’Uruguay fresco vincitore della Coppa America a 1230 punti. Guadagna una posizione anche l’Inghilterra di Fabio Capello, che ora si trova il settima posizione a  1101 punti.

Inter a caccia di Ocampos, ma la concorrenza è micidiale

Si chiama Lucas Ocampos, ha appena 17 anni e a detta di molti sarà il campione del futuro. Nonostante la giovane età è stato già paragonato a Cristiano Ronaldo, un accostamento scomodo ma che lui non respinge affatto. Anzi, probabilmente è azzeccato, visto che i club di mezzo mondo si stanno letteralmente svenando per lui.

Il primo ad accorgersi di quanto sia forte questo centrocampista del River Plate è stata l’Inter che da qualche mese lo sta seguendo. Nei giorni scorsi gli emissari nerazzurri avevano presentato una proposta scioccante per un calciatore che non è nemmeno maggiorenne: 23 milioni di dollari, o circa 16 milioni di euro. Un club in crisi nera, economica e non solo, come il River avrebbe dovuto accettare, ed invece ha risposto picche perché nel frattempo altre squadre si sono fatte avanti.

A Gentile offerta panchina della Libia, ma lui chiede prima di catturare Gheddafi

Molti Paesi in crisi spesso rinascono anche attraverso lo sport (e la dimostrazione è stata la nazionale dell’Iraq). Così la Libia ora tenta di ritornare tra il novero dei Paesi “normali” anche grazie al calcio, e per farlo ha chiesto proprio ad un italiano, Claudio Gentile, di allenare la sua nazionale.

L’ex campione del mondo ha immediatamente accettato l’incarico per motivi affettivi, visto che è nato a Tripoli, ma ha posto come condizione che venga catturato Gheddafi. Lui è innamorato della Libia, ha affermato che il Paese, una volta pacificato, può diventare molto bello tanto da farci trasferire tutta la famiglia ed i suoi anziani genitori che tanti anni hanno vissuto nella Capitale, ma con l’ombra di Gheddafi non si può lavorare serenamente.

Agnelli: “La perdita di bilancio della scorsa stagione è intollerabile”

 Si è conclusa l’assemblea degli azionisti  della Juventus, in cui è stato approvato l’aumento di capitale di 120 milioni di euro, già deciso in estate. Il Presidente Andrea Agnelli ha parlato lungamente durante l’assemblea, vediamo cosa ha detto, oltre alla clamorosa notizia del ritiro a fine anno di Alessandro Del Piero.  A cominciare dalle dure parole pronunciate ad inizio discorso, sul passivo di bilancio dell’ ultimo anno:

Il bilancio 2010-2011 è il peggiore della storia della Juventus. È un bilancio che accoglie l’investimento virtuoso per lo stadio  ma anche quattro anni di incapacità di rinnovamento della società sulla parte sportiva che ha ingolfato il motore.

Il passivo ammonta a 95,4 milioni di euro, frutto di ricavi notevolmente scesi rispetto al passato ( 172,1 milioni) a fronte di costi che invece sono aumentati (196,3, ben  20 milioni in più rispetto all’ ultimo bilancio). Tra le voci che hanno inciso per questa perdita troviamo ben 12,3 milioni di euro utilizzati come incentivi ai calciatori per accettare i trasferimenti. Pesa molto ovviamente anche  la mancata qualificazione alla Champions League e il mancato incasso di oltre 2o milioni di Euro oltre  ai proventi minori per i diritti TV rispetto alle stagioni scorse.

Juventus: Conte cambia giocatori, ma non il modulo

Sembra essere momentaneamente messo in soffitta il 4-2-4 che ha reso Conte famoso, sostituito da un ben più equilibrato 4-3-3. Sabato prossimo contro il Genoa la truppa bianconera dovrebbe scendere in campo con il tridente formato da Matri punta centrale, Pepe a destra e, novità dell’ultim’ora, Vucinic a sinistra. Quando il montenegrino fu acquistato quest’estate, in molti pensarono che sarebbe stato impiegato sulla fascia sinistra, come con Spalletti nella Roma, ma Conte smentì tutti affermando che il montenegrino era un centravanti.

Ma la Juve ha dimostrato di non avere ancora gli esterni pronti (Krasic bocciato, Giaccherini infortunato e i nuovi Estigarribia ed Elia ancora un’incognita). Per questo meglio spostare sulla sinistra l’ex romanista e mettere da solo in avanti l’unico che ha dimostrato di saper segnare anche da unica punta.