Attacco di Blanc alle milanesi: “Non potranno spendere miliardi per sempre”

di Redazione 2

Da quando la Juve è risalita dalla serie B, tutto l’ambiente si è tolto una soddisfazione dietro l’altra. Non contano più (non per ora almeno) i trofei, ma quello che mancava alla Juventus degli ultimi anni erano le soddisfazioni morali, e mai come quest’anno i bianconeri hanno la pancia piena.

La prima è stata vedere i veri uomini che ci tenevano alla Juve e hanno patito l’anno di B per farla tornare grande (Buffon, Del Piero, Nedved, ecc.); poi il fatto che l’Inter sia diventata la squadra più antipatica d’Italia (primato che fino a due anni fa spettava alla Juventus); poi sono arrivate le vittorie negli scontri diretti e il terzo posto ormai acquisito, per una qualificazione in Champions a cui nessuno credeva.


Ora spetta alla dirigenza bianconera prendersi una rivincita sulle milanesi, e lo fa attraverso la voce del suo general manager, Jean-Claude Blanc, che sulle pagine di Tuttosport attacca duramente l’Inter e il Milan. “Mo­ratti, in cinque o sei anni, ha perso un miliardo di dollari, Berlusconi non ha problemi di liquidità, se vuole comprare un giocatore paga… Noi no. – spiega Blanc – Ma i so­stenitori della Juventus devono essere orgogliosi di avere una società che sta in piedi pure sotto il pro­filo del bilancio senza abbassare il proprio coeffi­ciente di competitività. Mi domando: tra vent’anni, il giorno in cui non ci sarà più Moratti o non ci sarà più Berlusconi, Inter e Milan che fine faranno?” Gufata o semplice sprone a ridurre gli esborsi di tasca propria ai grandi Paperoni del nostro calcio?

Questo non si sa, ma quando si sente il manager definire l’acquisto di Ronaldinho “Un inutile esborso di soldi”, perchè la Juventus se lo costruisce in casa propria, allora l’attacco è proprio completo. Anche perchè a chi gli fa notare che alla Juve i soldi ci sono, lui risponde: “Ci sono perché li generiamo noi”.
Certo il dubbio se un Giovinco e un Lanzafame possano mai diventare come Ronaldinho viene, ma effettivamente se Moratti o Berlusconi decidessero di chiudere i rubinetti, i serbatoi delle milanesi potrebbero rimanere a secco.

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