Liga: il Real rientra in zona Champions

Tutti gli occhi erano per i due debuttanti, e su uno in particolare. Stiamo parlando del rivoluzionato Real Madrid, che vedeva esordire dal primo minuti i due nuovi arrivi Diarra e Huntelaar. Tutti si aspettavano il gol dell’ex Ajax in una gara difficile contro il Villareal, ma alla fine a risolvere la partita è un altro debuttante atipico, Arijen Robben, che a Madrid c’era da prima, ma con tutti gli infortuni subiti si può considerare quasi nuovo.

Ed è proprio il migliore in campo e l’autore del gol che decide la partita. Una gara che avrebbero potuto vincere entrambe le squadre, ma che alla fine è il Real a portare a casa, rientrando nella zona che le compete, quella della Champions League. Peccato (per il Real) che anche il Barça 24 ore prima era riuscito a vincere la sua gara, e quindi i punti di distacco dalla vetta restano sempre 12, un obiettivo impossibile da raggiungere.

Calciomercato: al via gli affari a costo zero

Ci siamo. Sta per riaprirsi il calciomercato e le società sono in fibrillazione, alla ricerca dei migliori affari possibili. La crisi finanziaria ha ormai travolto anche il mondo del pallone e difficilmente assisteremo a colpi clamorosi di mercato. Più probabilmente i club cercheranno di puntare su quei giocatori in scadenza di contratto già dal prossimo giugno, sperando di poter acquistare a costo zero.

Di affari di questo tipo ce ne sono molti in giro per l’Europa (a sentire la Gazzetta, sarebbero ben 488 i calciatori svincolati nei cinque maggiori campionati del Vecchio Continente), con nomi anche eccellenti tra i quali pescare.

E se molti giocatori troveranno l’accordo con i rispettivi club per il prolungamento del contratto, ci potranno anche essere dei clamorosi cambi di maglia nella prossima stagione. Ma andiamo ad analizzare la situazione in giro per l’Europa, rivelando i nomi dei pezzi più pregiati.

Che fine ha fatto Marcel Desailly?

E’ stato uno dei centrocampisti più controversi della storia. A partire dal nome, dato che non si chiamava all’anagrafe così come lo conosciamo noi, ma Odonkey Abbey, assunse il nome francese dopo la sua naturalizzazione. Ma al contempo è anche uno dei centrocampisti più forti di tutti i tempi. Rientra nei 100 calciatori più forti di sempre, classifica stilata nientemeno che da Pelè, ed è stato uno dei fautori di quella Francia spaziale di 10 anni fa, in grado di vincere coppa del mondo, europeo e due Confederations Cup di fila.

Di lui ci ricordiamo i grandi momenti passati al Milan, ma anche gli ottimi 6 anni in cui ha militato nel Chelsea. Poi di lui si sono perse le tracce. Possibile che un così forte calciatore sia scomparso nel nulla?

FA Cup: clamoroso tonfo del Manchester City, Chelsea beffato al 90′

La Premier League è ferma questa settimana, ma solo per far spazio alla coppa nazionale, la FA Cup, che da loro non è un fastidio, anzi è un onore disputarla, tanto da far fermare addirittura il campionato. E come al solito la gara da dentro o fuori porta le sue solite novità, che rendono la competizione avvincente come sempre.

Dopotutto da una formula grazie alla quale i campioni d’Inghilterra, d’Europa, ed ora anche del mondo del Manchester United erano stati eliminati (nell’altra coppa nazionale, la Curling Cup) da una squadra di semi-dilettanti, ci si può aspettare davvero di tutto. Noi italiani abbiamo provato ad adottare la stessa teoria del calcio inglese, ma come al solito la pratica ha lasciato molto a desiderare.

Ronaldinho: Milan a 5 stelle!

Pirlo, Seedorf, Kakà, Ronaldinho e Beckham tutti insieme appassionatamente. Album di figurine? Fantacalcio? Forse si, ma l’idea è stuzzicante e almeno una volta ci piacerebbe vedere contemporaneamente in campo tutte le stelle di Ancelotti, un po’ come si fa quando nei videogiochi si sceglie la formazione dei sogni, senza dar troppo peso alle posizioni in campo o agli equilibri di squadra.

Ma c’è chi è convinto che tante stelle possano realmente convivere, a dispetto di chi sostiene che si tratti solo di una serie di nomi messi insieme per ragioni di marketing. Chiedere informazioni a Ronaldinho, una delle figurine acquistate dalla società rossonera:

Farci giocare tutti insieme è una decisione che spetta ad Ancelotti, ma credo che si possa fare, perché no? Basta che tutti i giocatori siano disposti a sacrificarsi per il bene della squadra: io posso adattarmi a qualunque situazione o posizione in cui mi chieda di giocare l’allenatore. Non ho difficoltà: centrocampo, attacco, sinistra o destra per me non c’è problema.

Serie B: gli affari conclusi e quelli in dirittura d’arrivo

Mentre tutti aspettiamo i grandi colpi di mercato in serie A, c’è un altro campionato che in silenzio si sta dando molto da fare, ed è il campionato cadetto, sempre fucina di giovani talenti. Sono tre i contratti già chiusi e molti altri sono in dirittura d’arrivo. La data di apertura del calciomercato, lo ricordiamo, è il 7 gennaio, ma in B sembra interessare a pochi.

La squadra più scatenata di tutti è il Bari. Dopo i 19 acquisti della scorsa stagione, e dopo aver portato a casa anche il primo rinforzo del mercato di gennaio, Davide Lanzafame in prestito dalla Juve, via Palermo, sta per mettere a segno un altro colpaccio, stavolta per l’attacco. L’annoso problema della prima punta potrebbe essere colmato da Calaiò, che la serie B la conosce molto bene, o nella peggiore delle ipotesi da Frick, inseguito anche da qualche club di A. Tutto si deciderà il prossimo martedì.

Juve by night a gennaio, infortuni in agguato

Maledette esigenze televisive! Sarà il pensiero ricorrente da qui a fine mese dei giocatori della Juventus, costretti a giocare la maggior parte delle gare in notturna. E, se è vero che finora la Vecchia Signora ha dato dimostazione di essere una “bella di notte” (quasi sempre), è anche vero che ci avviciniamo al periodo più freddo dell’anno e dal servizio metereologico dell’Aereonautica non arrivano certo previsioni incoraggianti.

Il termometro arriverà a toccare i meno cinque gradi centigradi in quel di Torino, dove la Juve giocherà la maggior parte delle prossime gare, senza contare che è attesa dalla trasferta di Udine e da quella di Roma (dove farà meno freddo, ma in compenso bisognerà fare i conti con l’umidità).

Sei gare in 20 giorni (addirittura sette, nel caso i bianconeri dovessero passare al turno successivo di Coppa Italia). Una sola gara da disputare “al tepore” del pomeriggio, mentre per il resto occorrerà servirsi delle luci artificiali. Cosa significa tutto ciò in termini pratici? Che la Juve catalizza l’attenzione di molti ed è tra le preferite della tv a pagamento. Ma significa anche un altissimo rischio-infortuni. dovuti al freddo pungente ed al terreno gelato.

Gazza il tormentato apre il suo cuore ai giornalisti

Il mio compagno di stanza, Jimmy Five Bellies, ha detto che ho più vite di un gatto e ha ragione. Ma questa è l’ultima.

Esordisce così la commovente quanto dolorosa intervista fatta dal Sun a Paul Gascoigne, ritrovato in una stanza d’albergo pochi giorni fa, dopo che era stato dato per disperso la notte di Natale. L’arrivo di Santa Klause lui lo ha festeggiato con un mix di droga e alcool, ma ora è pentito e chiede aiuto. Anche per questo parla di ultima possibilità e chiede aiuto a tutti attraverso le pagine del giornale inglese, soprattutto ai suoi figli.

L’alcool e la droga lo hanno ucciso più volte, ha ammesso, e noi non stentiamo a credergli nemmeno quando dice che l’essere ricoverato nella clinica di igiene mentale lo ha fatto morire ancora un’altra volta. Una parte di sè non si riprenderà mai da quel momento, e forse è l’unico caso al mondo di persona che, dopo il ricovero, sta anche peggio di prima.

E’ Rooney il re di dicembre

Dici Manchester United e pensi subito a Cristiano Ronaldo, dimenticando che in maglia rossa gioca anche un certo Wayne Rooney, indispensabile per la squadra di Ferguson e disposto a giocare persino da terzino all’occorrenza.

Sono in molti a pensare che il portoghese non sarebbe Pallone d’Oro se al suo fianco non ci fosse stato il brutto anatroccolo, che proprio a fine anno è riuscito a guadagnarsi il suo spicchio di gloria solitaria, regalando ai Red Devils il successo nel Mondiale per Club.

Quel gol in finale, cercato e voluto, lo fa balzare al primo posto nella classifica dei migliori calciatori del mese di dicembre, mettendo in fila nomi che occupano spesso le pagine dei giornali per le meraviglie mostrate in campo.