Fantacalcio: sfruttate il fattore campo di Palermo e Siena

E’ arrivato il momento di Balotelli. Non soltanto per i tifosi dell’Inter, ma anche per i centinaia di Fantallenatori che ad inizio anno avevano puntato su Super Mario, ma che finora sono rimasti delusi. L’assenza di Ibrahimovic per squalifica gli permetterà di scendere in campo, e lui sa benissimo che se non dovesse sfruttare quest’occasione, difficilmente ne avrà altre ancora.

In questa giornata ci sono molti scontri equilibrati, e quindi è molto difficile stabilire quale squadra sarà favorita e quale no. Guardando gli assenti, la Juventus è molto in difficoltà perché Ranieri ha dovuto reinventarsi la difesa per infortuni e squalifiche. Male anche l’attacco della Sampdoria, con il solo Pazzini sicuro di giocare, ma anche le solite difficoltà legate agli infortuni per Roma e Genoa. Da vedere infine come reagirà il Napoli senza il suo motore principale, Hamsik, squalificato.

Ridiamoci su: la giornata tipo del Milan

Pronti per un’altra buona dose di risate? Dopo il capitolo-Inter, ecco arrivare la giornata-tipo dei cugini rossoneri, che negli ultimi tempi hanno spesso offerto il fianco agli attacchi ironici degli avversari.

Stavolta l’autore non è un anonimo o uno sconosciuto, ma un redattore di Affari Italiani che si è divertito a prendere in giro Ancelotti & Co. E potete scomettere che anche qui ci sarà da sbellicarsi, tra battutine velenose sulla dieta del mister e riferimenti alla nota vicenda che avuto come protagonista Kaka.

Non ci credete? E allora continuate a leggere e preparatevi a divertentissimi resoconti che potrebbero arrivare nelle prossime settimane, perché nel bene o nel male tutte le squadre hanno la loro giornata-tipo.

Per un Kakà che va, c’è un Beckham che viene

Ieri pomeriggio alcuni giornalisti di As hanno atteso Kakà sotto casa sua per un’intervista sul suo possibile futuro con la maglia del Real Madrid. Nonostante questa invasione poco opportuna nella sua vita privata, dopo un primo momento di disappunto il calciatore brasiliano ha preferito rimanere sul vago. Alla domanda se c’erano possibilità che a fine stagione possa trasferirsi al Real, Kakà ha preferito non rispondere, ma lasciare la questione in sospeso.

Quando si era trattato del Manchester City, sin da subito il calciatore si affrettò a smentire il suo interessamento e disse che non avrebbe mai firmato per gli inglesi. Adesso questa sua incertezza aggiunge un altro capitolo alla sua vicenda, che pare lo debba portare lontano da Milano. Ma se Kakà andrà via, forse i milanisti potranno consolarsi con un’altra stella: David Beckham.

Ridiamoci su: la giornata-tipo dell’Inter

Errori arbitrali, contestazioni, giocatori che si vendono al migliore offerente, crisi fnanziaria che rischia di fa saltare in aria il giocattolo: il calcio di oggi offre ben pochi motivi per sorridere.

Per fortuna però c’è sempre la fantasia dei tifosi, che non si lasciano pregare quando si tratta di confezionare simpatici sfottò all’indirizzo della squadra avversaria. Di esempi se ne potrebbero citare a centinaia (basterebbe assistere ad una gara di campionato e leggere le scritte sugli striscioni o ascoltare i tipici cori da stadio).

Ma c’è qualcuno che è riuscito ad andare oltre, dilettandosi nel descrivere la giornata-tipo di quella che oggi è la squadra più antipatica d’Italia, con tanto di prese in giro più o meno pesanti per gli uomini di Mourinho. Non sappiamo chi ne sia l’autore, ma di certo meriterebbe un posto tra i comici di Zelig. Volete farvi due risate?

Makinwa firma col Chievo, Sheva pensa al ritorno in Ucraina

Ci avviciniamo alla chiusura del calciomercato, e come ogni finestra che si rispetti, nel momento in cui l’atmosfera comincia a diventare più calda, le porte dell’hotel Hilton si aprono a procuratori e direttori sportivi. Aspettando il prossimo colpo del Manchester City che vuol investire i 100 milioni “risparmiati” per Kakà (l’ultima pazzia pare essere 10 milioni di sterline per Henry), nella giornata di ieri l’unico contratto firmato è stato quello di Stephen Makinwa, che per giocare ha deciso di trasferirsi al Chievo in prestito.

Ma un’offerta molto interessante sta calamitando le attenzioni dei dirigenti rossoneri. Vista la deludente prima parte del campionato, e visto che ormai è diventato l’ultima scelta per Ancelotti, non è detto che Andry Shevchenko possa rimanere al Milan fino a fine stagione. Il suo ex club, la Dinamo Kyev, vuole approfittare di questo momento di sconforto per farlo ritornare in patria, proprio in quella squadra in cui lo stesso Sheva aveva detto di voler terminare la carriera. Per ora si tratta solo di proposte, ma non pensiamo siano tanto campate in aria.

Niente Kakà? Il City si consola con Drogba

Nella vicenda Kakà a pagare il prezzo più alto potrebbe essere l’Inter. Infatti Mourinho era tranquillo che a fine stagione Didier Drogba sarebbe arrivato a Milano per completare la coppia d’attacco più forte del mondo insieme ad Ibrahimovic. Ma il City potrebbe rovinargli la festa anticipandolo giusto di qualche mese.

Che l’ivoriano voglia andar via dal Chelsea, questo già lo si sapeva. A lui si aggiunge la volontà di Robinho di lasciare il City dopo il no di Kakà. Subito Scolari, che lo conosce molto bene, ha reso manifesta la sua volontà di farlo giocare nel Chelsea. D’altra parte i dirigenti del City vorrebbero recuperare quasi tutti i 32 milioni di sterline spesi la scorsa estate per strappare al Real Madrid il brasiliano, e siccome Abramovich ha chiuso i rubinetti dei miliardi, l’unica soluzione sarebbe uno scambio Drogba-Robinho. Ma gli sceicchi hanno altri colpi in canna.

Mourinho: l’Inter di Mancini ha vinto senza merito

Di ufficiale c’è poco o niente, ma la voce pare uscita dallo spogliatoio dell’Inter all’indomani della disfatta di Bergamo. Lo Special One si è accorto improvvisamente di avere a disposizione una squadra assolutamente normale, ben lontana dallo schicciasassi che dovrebbe fare un solo boccone di qualunque avversaria su qualunque campo. E allora via ad una strigliata come si deve, con tanto di colpevoli additati e fatti fuori e relativo ripescaggio degli assenti a Bergamo. Ma non basta. Mister Mourinho ha rigirato il dito nella piaga, ricordando ai suoi il recente passato:

Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di…

Aggiungete voi il termine che vi sembra più adeguato alla circostanza e provate a dire che nelle parole attribuite al mister non c’è un attacco al lavoro del suo predecessore. Certo, l’intenzione era quella di scuotere la squadra, risvegliandone la fame di vittorie, ma la frase suona come “Mancini ha avuto vita facile, impossibile non vincere in quelle condizioni”.

Altro che City, la squadra del futuro si chiama ancora Real

Alla storia dell’attaccamento alla maglia di Kakà ormai non ci crede più nessuno. Ogni minuto che passa le voci che lo vorrebbero a fine stagione al Real Madrid si fanno sempre più insistenti. Ieri pomeriggio sulle pagine on-line di As, quotidiano molto vicino alla dirigenza madrilena, il centrocampista del Milan Emerson ha affermato chiaro e tondo che il suo compagno di squadra non poteva andare al City perché non è un grande club, ma che sta pensando di trasferirsi al Real Madrid.

Le parole di Emerson si aggiungono a quelle di Beckham di qualche giorno fa, quando lo Spice Boy dichiarò che Kakà avrebbe rifiutato la Premier per vestire la camiseta blanca. Viste le polemiche subito seguite alla sua intervista, Emerson si è affrettato a smentire quelle frasi, ma non crediamo che già due suoi compagni si siano sbagliati allo stesso modo. Senza contare che anche il padre-agente, Bosco Leite, pare abbia detto che suo figlio gli ha confessato, durante la trattativa con gli inglesi “O resto al Milan o vado al Real Madrid”. Intanto però, con le nuove elezioni presidenziali in vista, il candidato principale Florentino Perez ha già fatto la lista della spesa, e si sa che lì le promesse sono spesso mantenute.

Borriello vuole sbirciare nelle mutande di Beckham

Era il dicembre del 2007 e sui cartelloni pubblicitari delle grandi metropoli campeggiava una foto che ha fatto molto discutere sia gli appassionati di calcio che i semplici curiosi.

Di cosa si trattava? Della campagna pubblicitaria di Emporio Armani Underwear che ritraeva un David Beckham in posa quasi osè con la sua camicia bianca sbottonata a mostrare un petto decisamente depilato, ma soprattutto un “pacco” piuttosto abbondante, tale da far pensare ad un miracolo di Photoshop.

E’ passato molto tempo da allora, ma c’è ancora qualcuno desideroso di verificare se in quelle mutande ci sia veramente tanta abbondanza o se si tratti solo di un rigonfiamento creato apposta per attirare l’attenzione. Chi sarà mai il curioso di turno? Che ci crediate o no, non è una “calorosa” fan del calciatore, ma Marco Borriello, compagno di squadra dello Spice Boy e al momento fuori squadra per infortunio.

Top 11 Uefa: trionfa la Spagna. E gli italiani?

Il 2008 si è concluso da una ventina di giorni, ma continuano a fioccare le classifiche sui migliori giocatori dell’anno. L’ultima in ordine di tempo è quella stilata dall’Uefa, tenendo conto dei voti dei tifosi, che tramite web hanno espresso le proprie preferenze.

A farla da padrona è ancora la Spagna, in virtù della conquista del campionato Europeo e del bel gioco messo in mostra dagli uomini di Aragones. Sono ben sei gli spagnoli presenti in questa lista, accompagnati dai soliti volti noti, dai quali non si può prescindere al momento di metter su una fantaformazione.

E allora andiamo a scoprire i nomi degli undici migliori calciatori europei, o almeno di quelli che hanno stuzzicato maggiormente la fantasia dei tifosi.