In serie B si sono recuperate due partite non disputate regolarmente:
Vicenza-Siena (recupero della 14ª giornata) 2-2 Reti: 25′ pt Schiavi (V), 43′ st Sestu (S), 26′ st Misuraca (V), 43′ st Marrone (S)
Reggina-AlbinoLeffe (recupero 17ª giornata) 1-2 Reti: 17′ pt Girasole (A), 27′ st Acerbi (R), 43′ st Previtali (A)
Vicenza-Siena 2-2: i toscani hanno necessità di vincere per avvicinare il Novara capolista e, soprattutto, tenere distante l’Atalanta che si sta riaffacciando con prepotenza in cima alla classifica. Per i veneti, tuttavia, i tre punti sembrano altrettanto importanti: in caso di vittoria, infatti, le ambizioni vicentine potrebbero davvero diventare qualcosa in più della semplice permanenza in cadetteria. Adocchiati i play off, gli uomini di Maran sembrano di rimando aver trovato linfa vitale nuova: lo si intuisce fin dalle prime battute.
Posticipo della diciassettesima giornata di serie B.
Stadio Alberto Braglia, Modena: Modena-Cittadella 1-1
Reti: 16′ st Gabbiadini (C), 18′ st Cani (M)
Modena e Cittadella, dice la graduatoria, sono squadre da metà calassifica che ambiscono, quale obiettivo minimo, a un campionato tranquillo che sia sinonimo di permanenza in cadetteria. Raggiungere al più presto la soglia dei 40, 45 punti e – laddove il finale dovesse regalare un epilogo più entusiasmante – provare semmai a puntare più in alto. I moduli ai quali si affidano i due allenatori sono differenti: più spregiudicati i canarini, che Bergodi schiera con il tridente composto da Pasquato, Cani e Bellucci; maggiore copertura nelle file ospiti, con i veneti disposti nel 4-4-2 classico che propone quale terminale offensivo la coppia composta da Nassi e Piovaccari.
Che tratti somatici avrà mai, la tensione? Foste capitati a Siena, l’avreste vista sui volti dei ventidue in campo, su quelli dei due allenatori, assiepata tra gli spalti del Franchi: tanto entusiasmo, la voglia di crederci fino in fondo, la sensazione di poter tornare a casa con la gioia di tre punti fondamentali. L’avranno pensato i sostenitori dei locali ma anche la fitta rappresentanza giunta all’occorrenza da Novara: si chiude con un pari e la conferma di quanto si va dicendo da tempo. Entrambe, in serie A, rischiano di arrivarci senza passare per i play off. Quanti chilometri sono, da Vicenza a Crotone? Parecchie centinaia, ma la fede sportiva, l’attaccamento alla propria maglia sono in grado di abbattere qualunque distanza spaziale: i vicentini hanno vinto sul campo, ma vederlo allo stadio, quel plotone veneto, ha rinnovato il piacere verso quanto di bello offre questo sport.
L’Empoli s’è perso a centrocampo: il gioco dei toscani stazionava lì e, come un Ovosodo – direbbe Virzì – che non va nè giù nè su, la manovra locale non è mai decollata. Ottimo Sassuolo, obiettivo prossimo: non perdere continuità. Lupoli ha salutato la Ciociaria con una rete che ha vanificato quella locale di Terranova: Ascoli e Frosinone si avviano verso una stagione difficile. Rischiano entrambe di fallire l’obiettivo salvezza, hanno entrambe i mezzi per centrarlo senza problemi. Si vedrà. Bianchi e candidi, quelli del Padova. Abili palleggiatori, ottimi incursori ma ancora immaturi per pensare di realizzare sogni. Il Varese lo ha chiarito una volta di più, oltre a rimarcare il dato di fatto che la squadra lombarda, con tale carattere, può vincere per davvero contro chiunque. Poi, per carità, con chiunque potrebbe anche perdere: stesso motivo, quel carattere un po’ così. Da invincibili e, vai capire perchè, da ingenui. Stavolta era la giornata sì.
Anticipo della diciassettesima giornata di serie B:
Stadio Azzurri d’Italia, Bergamo: Atalanta-Livorno 0-2 Reti: 31’ pt e 47’ st Pagano (L)
Sfida tra big, il venerdì sera è riservato a loro: Atalanta-Livorno è gara di vertice e cartello che riporta con la memoria a un recente passato nel quale la sfida sarebbe stata parte del calendario di una giornata di serie A. Cadetteria quale purgatorio da abbandonare il più in fretta possibile: la graduatoria dice che gli orobici hanno sei punti in più (30 contro 23) ma lo scorcio di stagione appena accantonato mostra un rendimento speculare che accomuna l’avvio delle due squadre. Belle e impossibili in alcuni frangenti, troppo brutte per essere vere in altri; incisive e puntuali in ogni fase del campo a volte, mai in partita in altre circostanze. Non hanno avuto continuità, né i padroni di casa né gli ospiti.
Le statistiche dicono che Atalanta e Livorno si sono già affrontate in 38 precedenti diretti (22 in Serie A, 16 in Serie B): il bilancio vede in testa i locali che, a fronte delle dodici sconfitte racimolate hanno registrato negli annali 13 vittorie. Tredici anche i pareggi. Si comincia in uno stadio nel quale si gela eppure i due gradi centigradi di Bergamo non hanno scoraggiato la tifoseria nerazzurra che ha risposto all’appello in maniera discreta.
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