Vai Cassano, è la tua notte! La Juve con Giovinco-Amauri contro il Catania

Appassionati di calcio di tutta Italia, mettetevi comodi: sarà un mercoledì sera di gennaio straordinariamente interessante per Voi, come non ce ne sono da qualche anno a questa parte. Scendono infatti in campo la Juventus, in un incontro valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia, e la Roma, che ospita all’Olimpico la Sampdoria del grande ex Cassano nel recupero della nona giornata di campionato.

Cominciamo parlando della “Fidanzata d’Italia”, che riceve il sempre ostico Catania schierando una formazione molto vicina a quella “tipo”, almeno stando alle indiscrezioni della vigilia. I -8 °C previsti per la serata non spaventano Gigi Buffon, che scalpita per rientrare dopo 100 giorni di assenza per infortunio; proprio la temperatura rigida consiglierebbe prudenza, ma difficilmente Ranieri saprà opporsi al desiderio del suo “numero 1”.

Roma – Milan, parata di stelle e di gol

Doveva essere la serata di Beckham e per certi versi lo è stata, ma l’esordio del campione inglese è passato in secondo piano di fronte allo spettacolo offerto da Vucinic e Pato, autori entrambi di una doppietta e trascinatori delle proprie squadre.

Roma-Milan offriva diversi motivi di interesse, al là del debutto dell’ennesima figurina arrivata alla corte del Diavolo. C’era la curiosità di vedere come la fantaformazione di Ancelotti avrebbe retto all’assalto di una Roma in cerca di riscatto, dopo la sconfitta di Catania; c’era la sfida nella sfida tra i due tecnici, dopo le battute e le schermaglie degli ultimi giorni; c’erano tre punti pesanti in palio, dopo aver visto i risultati di Inter e Juve…

Ancelotti ha fatto pretattica, negando che il neo-acquisto potesse essere impiegato fin dal primo minuto, salvo poi affidargli una maglia da titolare in un centrocampo imbottito di stelle. Ed il giocatore più mediatico del pianeta ha risposto bene alla chiamata, restando in campo per ben 88 minuti e dimostrando che almeno la condizione fisica non gli manca.

Ancelotti – Spalletti, tra passato e futuro

Archiviate le festività natalizie, siamo pronti a rituffarci nel clima del campionato, ansiosi di rivedere quel pallone che rotola sul rettangolo verde, dopo tre settimane di chiacchiere.

E la giornata di domani ci propone subito una sfida dal sapore particolare, sebbene entrambe le formazioni siano ben lontane dalla testa della classifica e, per ora, dalle ambizioni-scudetto.

Ma in Roma-Milan assisteremo anche ad una sfida nella sfida, ovvero Spalletti contro Ancelotti, due dei tecnici più apprezzati (e a volte discussi) del calcio italiano. Per l’allenatore del Milan sarà l’ennesimo ritorno al passato, visti i suoi trascorsi in maglia giallorossa, con un occhio particolare anche a quello che potrebbe essere il suo futuro prossimo. Carletto finirà sulla panchina della Roma? Non lo sappiamo, ma ultimamente si è divertito parecchio a stuzzicare il tecnico toscano, invitandolo a farsi da parte per lasciargli il posto.

Roma, Lazio e la questione dei contratti

Mancano pochi giorni all’apertura del mercato di riparazione, nella speranza che qualche grosso nome cambi maglia e movimenti il mese di gennaio. Ma in tempo di vacche magre, tanto vale guardare in casa propria e puntare sui nomi che si hanno a disposizione, tentando di convincerli a prolungare il contratto.

E’ questa la strategia della Roma (soprattutto) e della Lazio, squadre che mirano a trattenere i pezzi forti, allettati dalle offerte dei grandi club europei.

Spalleti ha fatto sapere di essere poco interessato a nuovi acquisti, se prima non verranno sistemate le varie questioni contrattuali rimaste in sospeso, che rischiano di mutilare la rosa nel futuro prossimo. Sono ben 11 i calciatori che dall’oggi al domani (si fa per dire) potrebbero cambiar maglia, sebbene in (quasi) tutti ci sia la volontà di restare.

Floccari, ipotesi Roma

Sarà aria di calciomercato in apertura, o meglio di Fantacalcio, ma di questi tempi se ne sentono veramente di tutti i colori. Per sopperire alla mancanza di Francesco Totti alla

Totti – Mihajlovic: c’eravamo tanto amati

E’ trascorso poco più di un mese da quando Sinisa Mihajlovic si è seduto per la prima volta sulla panca del Bologna, esordendo proprio contro la “sua” Roma, che lo aveva lanciato alla ribalta del campionato italiano una vita fa. Finì 1-1 con autorete di Cicinho nel finale, dopo che Totti aveva portato in vantaggio la Roma, regalando un dispiacere all’amico mister.

Amico si, perché fino a quel giorno (anzi, fino a ieri) pensavamo che i due fossero amici. Il capitano giallorosso aveva esordito in serie A nel 1993, proprio nel giorno in cui il serbo segnava il suo unico gol in maglia giallorossa. Ed è per questo che, alla vigilia di Bologna – Roma dell’8 novembre scorso, avevamo presentato la gara come una sorta di amarcord, riportando anche gli auguri reciproci tra i due. Ma evidentemente il rapporto non era così idilliaco, se è vero che ieri, in vista della gara di Coppa Italia che li vedrà nuovamente l’uno contro l’altro, Sinisa ha lanciato un messaggio non proprio d’amore all’indirizzo di Totti:

Totti per me non esiste più. Gli ho tolto il saluto dopo che non è venuto a giocare alla mia partita d’addio al calcio.

Vucinic denunciato per atti osceni

Questa proprio ci mancava! Che si possa venir puniti per comportamento scorretto o offensivo ci può stare, così come è ammissibile che uno spettatore possa sentirsi offeso da taluni atteggiamenti assunti dai protagonisti in campo, ma qui forse si sta perdendo il senso della misura.

Non tifo Roma né ho particolarmente apprezzato lo striptease di Mirko Vucinic dopo la rete segnata contro il Cagliari, ma se fossi stata presente all’Olimpico domenica scorsa, mai mi sarebbe venuto in mente di arrivare a tanto. E invece Flavio Tucci ha voluto rendersi protagonista, arrivando addirittura ad una denuncia in piena regola ai danni del montenegrino per “atti osceni in luogo pubblico”.

Ma chi è costui? Potremmo capire se si trattasse di un tifoso rossoblu, deluso per la sconfitta all’ultimo minuto e deciso a vendicarsi per “il torto” subito. Il fatto è che il signore in questione è un tifoso giallorosso, col cuore che batte da sempre per i colori della “magica”. E allora che senso ha?

Che fine ha fatto Falcao?

E’ stato uno dei calciatori più forti della storia della Roma (e forse il più forte), e del calcio mondiale. E’ da sempre il simbolo della bella Roma vincente che fu, come il calciatore più pagato e più adorato della storia della squadra della Capitale. Paulo Roberto Falcao è stato il mito giallorosso per eccellenza nelle stagioni dal 1980 al 1985, anno in cui a causa di un brutto infortunio decise che era il caso di lasciare l’Italia.

Dopo una lunga convalescenza si sa che non è mai più tornato quello di una volta, tant’è che decise di non giocare più nemmeno in Europa, e di chiudere la carriera in Brasile. Lì fu ingaggiato dal San Paolo, dove l’anno successivo, a soli 33 anni, appese le scarpette al chiodo. Ma poi che fine ha fatto?

Champions League: Roma, Juventus e Inter, ecco le insidie del sorteggio

Passata l’ultima nottata di Champions a gironi, ed archiviati in fretta i bilanci che – a conti fatti – regalano sorrisi da “ho compiuto il mio dovere” solo a Roma – incredibile la cavalcata dei giallorossi dopo un inizio drammatico anche in campionato – e Juventus – magica la nottata al Bernabeu con un Del Piero stellare -, è già tempo di conti legati al prossimo futuro. Cosa riserverà l’urna al terzetto nostrano? A chi la sorte regalerà un A/R agevole e abbordabile?

Di sicuro si sa che dagli ottavi in poi, il sorteggio è previsto per venerdì 19 dicembre a Nyon, saranno partite di andata e ritorno: 180′ da dentro o fuori. Altra cosa certa è che l’Italia – rappresentata da Juventus, Roma e Inter – eviterà, come qualunque altra nazione ancora presente con più di una squadra, ogni rischio di derby. Altra certezza, le prime di ciascun girone potranno essere abbinate solo alle seconde, e viceversa con l’impossibile associazione di squadre che erano nello stesso girone. Assemblando, di conseguenza, gli enunciati appena indicati, è già possibile avanzare qualche ipotesi preventiva. Non la certezza di chi giocherà contro chi, ma la garanzia di chi non giocherà contro qualcun altro. Senza dimenticare che, arrivati a questo punto, ogni sfida è uno scontro all’ultima goccia di sudore.

Vergogna Inter, orgoglio Roma

Ed ora alzi la mano chi in sede di sorteggio aveva immaginato una situazione simile per le italiane impegnate in Champions League. Girone facile facile per l’Inter, mentre la Roma può ambire al secondo posto, trovandosi abbinata ad una delle finaliste dello scorso anno: questo si era detto al momento del responso dell’urna.

Invece eccoci qui, a gironi conclusi, a commentare il primo posto della Roma (strameritato) ed una qualificazione risicata per i nerazzuri, che devono ringraziare le altrui sfortune.

E dire che solo un mese e mezzo fa la situazione era completamente diversa. La Roma faticava a trovare la propria identità in campionato ed anche la Champions risentiva della situazione generale, tanto che, dopo tre gare, i giallorossi avevano la miseria di 3 soli punti. Poi arrivava la serata di gloria contro il Chelsea, vero spartiacque della stagione, e con essa la consapevolezza di poter raggiungere l’obiettivo qualificazione.

Champions League: non solo Roma e Inter. Già qualificate Atletico Madrid, Liverpool, Barcellona e Sporting.

I riflettori di questa prima serata dell’ultimo turno di Champions League sono tutti puntati sull’Olimpico di Roma. La squadra di Spalletti cerca la qualificazione per il prossimo turno contro il Bordeaux già battuto all’andata per 1-3 con la doppietta di Baptista ed il gol di Vucinic.

Ai giallorossi basterebbe anche un pareggio, ma conoscendo la voglia di Totti e compagni di chiudere alla grande davanti ai 60 mila dell’Olimpico, il segno uno appare scontato. Attenzione però perché la Roma rischierebbe grosso se dovesse uscire sconfitta dal match contro la compagine di Blanc.

A quel punto dovrebbe iniziare a fare i calcoli sperando che il Cluj (già eliminato da ogni discorso) faccia risultato a Londra con il Chelsea. Quindi, Roma qualificata se non perde, oppure se il Cluj ferma il Chelsea. Sarà confermato l’undici di Verona, fiducia ancora a Menez che si è sbloccato al Bentegodi con un gol stupendo al volo di esterno destro.

I giallorossi  non subiscono gol dalla gara di Bologna, mentre Doni addirittura dalla sfida con la Juve. Ci sarà Panucci che torna dopo un paio di settimane, con il ritrovato Riise, al centro Juan e Mexes, De Rossi davanti alla difesa, a centrocampo con Perrotta e Brighi, Menez e Baptista esterni e Totti centravanti.