Inter Campione d’Italia, la festa-scudetto (gallery)

La Roma ha sperato fino in fondo che il Siena potesse fermare l’armata di Mourinho, ma alla fine della fiera è ancora l’Inter ad aggiudicarsi lo scudetto, il suo quarto di fila (il quinto, se si considera quello assegnato a tavolino nel 2006). I padroni di casa del Siena hanno fatto quanto era nelle proprie possibilità, forse anche di più, per tenere l’Italia col fiato sospeso, mentre la Roma vinceva a Verona e viveva la stessa situazione di due anni fa.

E se all’epoca era stato Ibrahimovic a regalare ai suoi il tricolore, stavolta l’uomo del trionfo è Diego Milito, impeccabile ancora una volta sottorete e decisivo nei momenti che contano. Alla fine sarà festa sul terreno del Franchi, mentre qualche centinaio di chilometri più a nord la Roma veniva osannata per l’impegno profuso nel corso della stagione, sebbene non sia bastato per assicurarsi il titolo. Ed ora l’Inter spera di portare a casa il trofeo più importante, aggiudicandosi anche la Champions League contro il Bayern di Monaco. Ce la farà? Nell’attesa gustiamoci le immagini della festa tricolore.

Chievo-Roma, Di Carlo promette battaglia

Nelle ultime settimane si è parlato, spesso a sproposito, di Siena-Inter e dell’impegno preteso da Mezzaroma, che ha promesso ai suoi il premio salvezza in caso di punti conquistati contro l’Inter, nonostante la retrocessione ormai certa dei toscani. Ma in tutto questo si è data per certa la vittoria della Roma contro il Chievo, considerando che i gialloblu hanno ormai conquistato la salvezza da qualche giornata. Tutto facile dunque per gli uomini di Ranieri? Nient’affatto, almeno stando a quanto dice mister Di Carlo:

Ci teniamo a fare bella figura e quindi vuol dire non perdere. Impegnarsi? Lo facciamo per 38 partite all’anno. Cercheremo di fare questa come le altre 37. Noi giocheremo per vincere, senza assilli particolari visto che siamo già salvi. Ma non per questo faremo regali alla Roma. Non l’abbiamo fatto con l’Inter, non lo faremo con i giallorossi. Poi se saranno più bravi, vorrà dire che gli renderemo omaggio. Ma i ragazzi lo sanno, ci tengo a finire bene.

Ranieri annoiato da Mourinho

Il finale di stagione si fa incandescente, specie per quanto riguarda la testa della classifica, dove Inter e Roma si giocano la possibilità di conquistare lo scudetto all’ultima di campionato.

Toni saluta la Roma

E’ arrivato nella Capitale a gennaio con la speranza di giocarsi le sue chances di convocazione per i prossimi mondiali. Poi un infortunio lo ha fermato sul più bello, ma

Mezzaroma: Siena come Lecce di Fascetti

Correva l’anno 1986 ed il campionato italiano viveva una delle sue pagine più emozionanti. La Roma di Sven Goran Eriksson era riuscita a recuperare 11 punti alla Juventus e si apprestava a giocarsi in casa la partita del sorpasso e del possibile scudetto, il terzo della sua storia. Era la penultima giornata di campionato ed il calendario recitava Roma-Lecce e Milan-Juventus: un’occasione assolutamente imperdibile per i capitolini contro una squadra già retrocessa che non aveva più nulla da chiedere alla stagione in corso.

Pronti via e Ciccio Graziani insaccava di testa, mentre l’Olimpico vestito a festa già pregustava il sapore della vittoria, reso ancor più dolce dalle tante occasioni da rete che ebbe la Roma di lì a poco. Ma al 34′ successe l’imprevedibile: il difensore Di Chiara, romano de Roma, penetrò nella difesa dei padroni di casa, infilando la rete del pareggio. Gelo sull’Olimpico, sebbene nessuno potesse immaginare cosa sarebbe accaduto di lì al 90′. Trascorsero altri otto minuti e dalla delusione si passò alla disperazione, quando Barbas mise a segno il rigore del sorpasso, stroncando sul più bello i sogni di gloria dei giallorossi.

Lotito minacciato di morte

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Roma-Sampdoria 1-2 – Video – Posticipo 35^ giornata

La Roma ha il dovere di crederci fino in fondo, dopo la lunga rincorsa durata mesi e mesi e la vetta solo assaporata. Ma se arrivare ai piani alti è difficile, lo è ancor più confermarsi, ed i giallorossi forse non sono abituati a trainare il carro. La vittoria nel derby aveva fatto ben sperare, tanto che “scudetto” è stato il termine più gettonato nella Capitale in quest’ultima settimana. Ma la Roma non aveva fatto i conti con la Samp, lanciata verso il quarto posto e decisa a non concedere nulla ai padroni di casa.

In realtà qualcosa i doriani lo hanno concesso, se è vero che al quarto d’ora i giallorossi andavano in rete sull’asse Vucinic-Totti. Festa all’Olimpico per una Roma bella da vedere e più volte pericolosa nel corso della prima frazione di gioco. Nel calcio però vince chi segna e gli uomini di Ranieri non sono riusciti a concretizzare la gran mole di lavoro creata, andando al riposo con un solo gol di vantaggio.

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