Di ufficiale c’è poco o niente, ma la voce pare uscita dallo spogliatoio dell’Inter all’indomani della disfatta di Bergamo. Lo Special One si è accorto improvvisamente di avere a disposizione una squadra assolutamente normale, ben lontana dallo schicciasassi che dovrebbe fare un solo boccone di qualunque avversaria su qualunque campo. E allora via ad una strigliata come si deve, con tanto di colpevoli additati e fatti fuori e relativo ripescaggio degli assenti a Bergamo. Ma non basta. Mister Mourinho ha rigirato il dito nella piaga, ricordando ai suoi il recente passato:
Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di…
Aggiungete voi il termine che vi sembra più adeguato alla circostanza e provate a dire che nelle parole attribuite al mister non c’è un attacco al lavoro del suo predecessore. Certo, l’intenzione era quella di scuotere la squadra, risvegliandone la fame di vittorie, ma la frase suona come “Mancini ha avuto vita facile, impossibile non vincere in quelle condizioni”.