E’ morto poche ore fa Giorgio Chinaglia, stella della Lazio dentro e fuori il terreno di gioco. Chinaglia, per i tifosi Long John visto quanto la sua stazza pesava in campo nel calcio degli anni ’70, soffriva da tempo di cuore, tanto che dieci giorni fa era stato ricoverato per un infarto. Infarto da cui non è più ripreso.
Quella che oggi conosciamo come Società Sportiva Lazio (o SS Lazio) nacque in realtà come Società Podistica Lazio per opera di nove atleti. Era il 9 gennaio del 1900 e Luigi Bigiarelli, sottufficiale dei Bersaglieri, si mise alla guida dei suoi giovani amici, che comunque nei primi anni di storia del club non parteciparono ad alcun campionato nazionale.
Per la prima partecipazione occorre arrivare al 1912, quando finalmente si organizzò un campionato che vedeva protagoniste anche le compagini del centro e del sud Italia. Due finali in quegli anni per i biancazzurri, che però si videro superare in entrambe le occasioni, così come accadde nel 1923, quando a conquistare il titolo fu il Genoa. L’iscrizione al primo campionato di Serie A arrivò nel 1929, ma per ricordare un piazzamento dignitoso bisogna arrivare fino al 1937, quando guidata da Silvio Piola (campione del Mondo l’anno successivo), riuscì a guadagnare il secondo posto in classifica.
Sarà difficile convincere i tifosi della Lazio che il loro idolo, Giorgio Chinaglia, era legato alla camorra, ma stavolta dovranno farsene una ragione. Quando due anni fa l’ex bomber biancoceleste,
Tempi duri per la Nazionale Italiana presa a schiaffi con prepotenza dall’Olanda un paio di giorni fa, a dimostrazione che non basta il titolo di Campioni del Mondo per guadagnare punti. Il presente è questo e ci propone un’Italia costretta ad inseguire le avversarie e a sperare di conquistare il passaggio del turno nelle gare con Romania e Francia.
E allora, visto che l’attualità è così dolorosa, godiamoci una bella pagina di passato, nel ricordo di una delle serate più entusiasmanti della storia azzurra.
Era il 14 novembre 1973 e nel mitico stadio di Wembley l’Italia affrontava l’Inghilterra davanti a 100.000 spettatori.
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