Inghilterra-Italia 0-1: lezione di calcio in casa di Sua Maestà!

Tempi duri per la Nazionale Italiana presa a schiaffi con prepotenza dall’Olanda un paio di giorni fa, a dimostrazione che non basta il titolo di Campioni del Mondo per guadagnare punti. Il presente è questo e ci propone un’Italia costretta ad inseguire le avversarie e a sperare di conquistare il passaggio del turno nelle gare con Romania e Francia.

E allora, visto che l’attualità è così dolorosa, godiamoci una bella pagina di passato, nel ricordo di una delle serate più entusiasmanti della storia azzurra.

Era il 14 novembre 1973 e nel mitico stadio di Wembley l’Italia affrontava l’Inghilterra davanti a 100.000 spettatori.


Una serata tipicamente inglese, con pioggia e nebbia a fare da contorno a quella che doveva essere l’ennesima lezione di calcio impartita dagli inglesi all’Italia dei “camerieri” (il riferimento era alle migliaia di nostri connazionali partiti alla volta del Regno Unito in cerca di fortuna).

Mai era successo che gli azzurri tornassero in patria con la vittoria in tasca ed il 2-0 ottenuto cinque mesi prima a Torino (gol di Anastasi e Capello) rappresentava solo solo una goccia nel mare dei tanti, troppi successi inglesi.

Il gioco dell’Italia di Valcareggi era quello che ci ha reso famosi per anni agli occhi del mondo: catenaccio e contropiede, difesa protagonista e licenza di offendere solo quando c’era la possibilità di gettare il cuore oltre la metà campo.

E la partita di Wembley si giocò sullo stesso copione: gli inglesi a fare la gara, con Riva spesso e volentieri sulla linea dei difensori. Qualche ottima occasione anche per i nostri attaccanti, ma alla fine quello che contava era tornare a casa salvando la faccia.

Era l’86’ minuto e Nando Martellini, storico telecronista Rai, stava già preparando il commento ad una gara finita a reti bianche. Ma non aveva fatto i conti con Chinaglia, un passato da cameriere inglese e tanta voglia di riscatto.

Fuga sulla fascia e cannonata a centro area, tuffo di Shilton, anticipato da Fabio Capello e palla in rete! I 100.000 di Wembley somigliavano ora ad una macchia colorata senza voce, persa nella nebbia della sconfitta.

Per la prima volta avevamo dato una vera lezione agli inventori del calcio in casa loro. Ed ora, a distanza di 35 anni, cercano un riscatto sportivo, affidandosi proprio al castigatore!

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