Serie A 22a giornata: Inter, decide Pazzini; Napoli sogna con Cavani

di Redazione Commenta

Foto: AP/LaPresse

Lazio-Fiorentina 2-0 –   GALLERY
Catania-Milan 0-2 –   GALLERY
Brescia-Chievo 0-3
–   GALLERY
Genoa-Parma 3-1: 16′ pt rig. Palacio (G), 32′ pt Crespo (P), 44′ pt aut. Paletta (P), 45′ pt Kaladze (G)
Bologna-Roma 0-0 (sospesa al 16′ del primo tempo)
Napoli-Sampdoria 4-0: 16′ pt, 45′ pt rig. e 12′ st Cavani (N); 3′ st Hamsik (N)
Cagliari-Bari 2-1: 8′ pt e 12′ st Matri (C), 14′ pt Okaka (B)
Lecce-Cesena 1-1: 11′ pt Corvia (L), 48′ st Bogdani (C)
Inter-Palermo 3-2: 5′ pt Miccoli (P), 36′ pt Nocerino (P), 12′ st e 28′ st Pazzini (I) , 31′ st rig. Eto’o (I)
Juventus-Udinese ore 20.45

Genoa-Parma 3-1: incidere nella prima frazione e gestire il punteggio nella seconda. E’ quanto ha provato a fare il Genoa che, dopo 45′ di grande calcio e solito, encomiabile carattere, si è limitato a frenare la spinta propulsiva degli ospiti. Il vantaggio arriva al 14′: Paletta stende Floro Flores e Palacio si incarica della trasformazione del rigore. Mirante da una parte, palla dall’altra. Il pareggi odi Crespo giunge in seguito al tap in dell’argentino sulla respinta iniziale di Eduardo. Il finale è tutto dei Grifoni: l’autorete di Paletta (giornata poco favoverole per lui) e la marcatura di Kaladze smorzano ogni intenzione ospite.

Bologna-Roma 0-0: si riprenderà, in data ancora da destinarsi, dal 16′ del primo tempo, ovvero dal momento in cui la gara tra le due formazioni è stata fermata per impraticabilità del campo e condizioni meteorologiche pessime. Nevicava, a Bologna, fin dalla mattina e, dopo una pausa di un’oretta a ridosso dell’inizio della partita, i fiocchi sono ripresi proprio in concomitanza con il fischio di inizio. Si è provato a sgroppare per 16′ – in cui il Bologna ha fatto meglio degli ospiti – poi la decisione del direttore di gara, giunta tempestiva.

Napoli-Sampdoria 4-0: assistere a una Samp tanto inconsistente in attacco e pensare che aveva – fino a qualche settimana fa – la possibilità di disporre di una delle coppie gol migliori – Cassano e Pazzini – fa quasi pena. Perchè il Napoli di oggi, devastante, ha sfruttato sì la qualità della propria rosa ma anche la pochezza degli avversari, mai pericolosi. Cavani fa la differenza con tre reti di pregevole fattura, Hamsik timbra il cartellino al 3′ della ripresa andando a finalizzare una manovra corale. A questo punto, i partenopei stanno mostrando di tenere il passo del Milan e sognare, per uno stadio San Paolo in estasi, è tanto più doveroso. Ogni giornata che passa, lo è sempre di più.

Cagliari-Bari 2-1: accade tutto nei primi quattordici minuti di gioco, quando le due formazioni danno il meglio e propongono più di una occasione da rete che i sardi sfruttano meglio degli avversari. In particolare, uno scatenato Matri, galvanizzato e stimolato dalle voci di mercato che continuano a circolare sul suo conto (accostato alla Juventus), prende per mano i compagni e sigla una doppietta che porta il Cagliari avanti di due gol. Il vantaggio arriva con un preciso sinistro, il raddoppio lo firma di testa. Okaka accorcia il punteggio in fretta ma nel proseguo dell’incontro i locali sono bravi a gestire il risultato e controllare il gioco. Nel finale di ripresa, Acquafresca si fa parare un rigore da Gillet, che compie una prodezza in tuffo.

Lecce-Cesena 1-1: una fiammata dei padroni di casa sembrava bastare per avere la meglio su un Cesena eccessivamente timoroso e con evidenti lacune in fase offensiva. E’ l’11’  della prima frazione quando Corvia arriva puntuale all’impatto con il pallone in occasione di un corner battuto da Olivera. Il colpo di testa della punta non lascia scampo ad Antonioli. Nella ripresa i salentini coprono con ordine ma dimenticano che nel calcio esiste anche il recupero: al 48′ Bogdani li castiga sfruttando a dovere una delle poche palle giocabili ricevute dai compagni.

Inter-Palermo 3-2: alcune gare piacerebbe raccontarle scrivendone pagine e pagine. Una di queste è quella cui si è assistito a San Siro, dove Inter e Palermo hanno dato vita a un pezzo di storia di questo campionato. Finisca come finisca. A tratti si è avuta l’impressione di non essere neppure in Italia, dove la fantasia è ingabbiata dal tatticismo, ma di stare in lidi iberici nei quali si è imparato ad apprezzare un gioco che non prescinde dalla qualità dei calciatori. Plauso al Palermo della prima frazione, capace di portarsi sullo 0-2 in virtù delle reti di Miccoli e Nocerino e di sfiorare la terza marcatura con un palo pieno colpito da pastore in occasione di un contropiede. I nerazzurri, per la verità, avevano prodotto una mole industriale di occasioni da rete senza riuscire, tuttavia, a sfruttarle a dovere. nella ripresa Leonardo decide di giocare la carta Pazzini e il neoentrato riesce a cambiare volto al match in mezz’ora. Una mano, all’Inter, la dà ancora Pastore che spreca un calcio di rigore facendosi ipnotizzare da Julio Cesar. Poi, i nerazzurri decisono di fare da sè. Spinti da un pubblico sempre vicino, i padroni di casa accorciano con una gran bella girata di Pazzini, pareggiano grazie a un colpo di testa dello stesso attaccante e firmano il sorpasso con Eto’o (straripante anche oggi) che trasforma un rigore conquistato, guarda n po’, da Pazzini. Gran bell’incontro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>