Roma, Luis Enrique tiene duro: “non mi vergogno”

La squadra va male, anzi malissimo, e i 4 gol subiti dal Lecce ne sono la prova. Eppure Luis Enrique continua ad andare avanti e tiene lontante le ipotesi dimissioni. L’impressione, nonostante lui affermi il contrario, è che per mandarlo via ci voglia un esonero perché difficilmente lui farà un passo indietro, e già la partita di mercoledì sera è fondamentale. Se già oggi il terzo posto sembra un’utopia lontana, in caso di sconfitta diventerebbe impossibile.

Alla domanda, rivoltagli in conferenza stampa, se si vergogna del gioco della Roma attuale, la sua risposta è stata:

Mai, questi giocatori sono migliorati rispetto ad inizio anno, anzi sono orgoglioso dei miei ragazzi, mettetelo in maiuscolo. Sono orgoglioso di come si allenano, vedo le loro facce deluse dopo le tante sconfitte che abbiamo subìto. Non sono colpevoli di niente ma bisogna migliorare tantissimo, anche per i nostri tifosi che sono ad un livello superiore a noi.

 CHAMPIONS ANCORA POSSIBILE – Il tecnico spagnolo crede ancora nella qualificazione in  Champions, raggiungibile nonostante i 7 punti di ritardo. Sette, come il numero di giornate che mancano alla fine, e che per lui sono tutte partite che si possono vincere. Ma è bene ricordare che in queste gare ci sono anche Udinese, Juventus e Napoli, dunque chiaramente sono molto complicate. Ma lui ci crede perché i calciatori lo seguono ancora:

l giorno in cui mi accorgerò che i giocatori non mi seguiranno più non mi vedrete più qui. Nessuno può dire che questa squadra, in futuro, non potrà fare qualcosa. Che discorso è quello dei giovani? Tutti questi ragazzi stanno facendo un lavoro importantissimo, una crescita incredibile, ed è sicuro che, con qualsiasi allenatore, nel giro di due-tre anni faranno benissimo. La colpa è mia, mi prendo la resposanilità. Lasciamo in pace i ragazzi e anche i giocatori più esperti. Per favore smettetela di raccontare queste bugie. Non so chi abbia l’interesse di dire queste sciocchezze. I tifosi è giusto che siano arrabbiati quando giochiamo bene ma questi ragazzi si comportano da professionisti e lo dico a testa alta. Non si deve distruggere nulla ma migliorare la nostra prestazione, io per primo.

I tifosi se lo augurano, ma qualche dubbio sulla sua permanenza su quella panchina il prossimo anno comincia a serpeggiare.

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