Sciopero calciatori, trattative aperte

di Redazione 1

Ieri i rappresentanti dell’Aic (Associazione Italiana Calciatori) e quelli della Lega di Serie A, si sono incontrati per avviare le trattative nel tentativo di evitare lo sciopero proclamato per il 25 e il 26 settembre prossimi. Ovviamente nessuno poteva aspettarsi che sarebbe bastato un incontro per risolvere la questione, ma seppur distanti, le due parti si sono lievemente riavvicinate.

Degli 8 punti della discordia, due sono quelli più complicati da risolvere, mentre sugli altri le parti si sono avvicinate molto. Secondo quanto riferito da Sergio Campana, presidente dell’Aic, i calciatori non transigono sui punti 7 e 8, e più precisamente sugli allenamenti in due gruppi differenti e sull’obbligo da parte dei calciatori di accettare un trasferimento.

E’ quest’ultimo il punto più caldo, dato che secondo la proposta della Lega, se un calciatore non accetta un’offerta da parte di un altro club della stessa categoria del suo club attuale, che gli offre lo stesso ingaggio, e con cui la sua squadra ha già trovato un accordo, deve rescindere necessariamente il contratto pagando una multa equivalente al 50% del suo stipendio. Questo significherebbe per i calciatori essere obbligati ad accettare destinazioni non gradite, venendo trattati più come oggetti che come persone. Il dibattito sull’altro punto invece riguarda più che altro quei calciatori che vengono messi fuori squadra, come avvenuto ad esempio nella Lazio dove lo scorso anno con i calciatori fuori rosa ci si poteva giocare un campionato. I calciatori vogliono che questi si allenino insieme ai compagni, la Lega vuol fare due gruppi distinti.

Ancora non si è trovato l’accordo su nessun punto, e per adesso Campana afferma che lo sciopero è confermato. In ogni caso ci saranno altri incontri mercoledì (domani, ndr) e venerdì prossimo, in cui si spera di trovare l’accordo sulla maggior parte delle questioni, in modo da avvicinarsi ad una soluzione finale, o almeno far rinviare uno sciopero che davvero non vuole nessuno.

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