Scolari chiede rinforzi, ma Abramovich non lo sopporta più

di Redazione Commenta

Incurante del rischio esonero, Felipe Scolari continua il suo show in Inghilterra, com’è nel suo stile. Evidentemente la panchina del Chelsea non è destinata a vivere periodi tranquilli. Si è passati da Mourinho che litigava con mezza Premier League a Scolari che se la prende praticamente con tutti, ed ora anche con il suo ricco presidente.

Secondo Felipao infatti la sua rosa non sarebbe all’altezza degli obiettivi che Abramovich vorrebbe raggiungere. Il che farebbe venir dal ridere, dato che una squadra che può vantare gente come Drogba, Terry, Lampard, Carvalho, Deco e ancora tantissimi altri campioni, è una bestemmia dire che non sia all’altezza. Ma questo è Scolari, e lui vuole sempre di più.

Dopo il mezzo flop proprio di Deco, arrivato quest’estate alla modica cifra di 8 milioni di sterline (circa 8,5 milioni di euro) dal Barcellona, ma utilizzato con il contagocce, ed oltre a tutti gli altri acquisti, adesso Scolari chiede ad Abramovich di aprire nuovamente il portafoglio per completargli la squadra. Peccato che il magnate russo abbia deciso proprio la scorsa estate di non rimetterci più tanti milioni come faceva prima, ma di far funzionare il Chelsea come le altre squadre, cioè quello che guadagna può spendere.

Comunque sulla lista di Scolari c’è il nome di Robinho, che vorrebbe evadere dalla sua prigione dorata di Manchester. La squadra della City è in zona retrocessione, e il talento brasiliano potrebbe abbandonare la nave prima che affondi. Peccato però che gli arabi quest’estate abbiano sborsato 32 milioni e mezzo di sterline (quasi 34 in euro) per averlo, e difficilmente il prezzo pagato dal Chelsea potrebbe discostarsi tanto da quello.

Il secondo nome sarebbe quello di Tim Cahill, più abbordabile come costo, se non fosse per la rivalità che c’è tra Everton e Chelsea. Tra l’altro Cahill è uno dei simboli del club, un pò come Lampard per il Chelsea, e questo passaggio verrebbe considerato come un tradimento. La sensazione è che a gennaio non arrivi nessuno (parola di Abramovich), a parte una sola persona: un nuovo allenatore. Tutto lo spogliatoio è contro Scolari, e se anche il presidente dovesse mettersi di traverso, il tecnico avrebbe le ore contate.

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