Guidolin come Mancini, si autoesonera, ma poi ritratta

di Redazione 1

E’ proprio dura perdere una partita importante. Ne sa qualcosa Roberto Mancini, con quella battuta infelice dopo la gara contro il Liverpool, e ne sa qualcosa in più Guidolin, che non vuol’essere da meno del tecnico interista, e mette in scena il replay del gioco del “Mi dimetto-non mi dimetto”.

A fine gara, dopo le 3 scoppole rimediate anche dal Genoa, il tecnico veneto ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti: “la squadra ha fatto tutto quello che poteva, i ragazzi li ringrazio di tutto. Hanno giocato bene in un clima impossibile, senza il minimo apporto da parte del pubblico. Tutto era stato ben preparato… Ai giocatori e a pochi altri voglio dire comunque grazie”. Parole dette prima di tutto per discolparsi della brutta figura fatta al Renzo Barbera, e poi per prepararsi ad un esonero che potrebbe arrivare da un momento all’altro. E invece il presidente Zamparini, anzichè esonerarlo, rilancia: “Per me può rimanere. Non c’è problema. E’ lui che ci ha messo in questa situazione, toccherà a lui tirarci fuori“.


Parole di fuoco del vulcanico presidente rosanero, non nuovo a queste trovate, dette nel tentativo di risvegliare un pò l’interesse nella squadra, e soprattutto quella grinta che Guidolin sembra aver perso a dicembre di due anni fa.
Vedendo ancora una flebile speranza, l’allenatore questa mattina ha in parte ritrattato le sue dichiarazioni, e ora si sente un pò meno esonerato.
“Riferendomi alle mie dichiarazioni rilasciate al termine della gara di ieri – dichiara Guidolin interpellato dall’Ansa – voglio precisare che non mi ha mai sfiorato l’idea che ci potesse essere qualche cosa di organizzato per quel che riguarda il clima di difficoltà nel quale ha giocato la squadra, nè da parte della mia società, nè da parte di nessun altro. È stata solo una partita tesa, la nostra situazione è un pochino delicata, non facile da giocare in un clima non ideale. Ma mai mi è passato per la testa di pensare che ci fosse qualche cosa di predeterminato”. E sul rapporto con Zamparini risponde: “Stamattina l’ho chiamato e gli ho riferito solo di questo, perchè questo tipo di dietrologia non mi appartiene. Mi interessava chiarire questo aspetto”.

In effetti il presidente sembrava più interessato alle dichiarazioni fatte sulla tifoseria, che dal cattivo andamento della squadra, ed è proprio su questo che Guidolin è stato costretto a fare marcia indietro. Ma il pentimento è forse un pò troppo tardivo, e non lo mandano giù i tifosi che attraverso Michele Sardo, web master del sito “Manie Rosanero“, dichiarano che stanno valutando l’ipotesi di querelare il tecnico per danni morali e di immagine verso “una tifoseria esemplare, che s’è sempre distinta per correttezza, civiltà e calore”.
A questo punto, visti i comportamenti di Mancini e Guidolin, il consiglio diventa uno solo: non sarebbe meglio collegare il cervello alla bocca prima di rilasciare dichiarazioni a caldo?

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