Fantacalcio, consigli per gli acquisti: Portieri e Difensori

Ormai ci siamo. Manca solo una settimana al calcio d’inizio della Stagione 2008/2009 e la febbre calcistica e Fantacalcistica comincia ad essere veramente alta. Credo sia arrivato il momento di inaugurare il Fantacalcio di quest’anno con due appuntamenti. Tra oggi e domani vi lasceremo i consigli su come allestire una squadra per il Fantacalcio molto competitiva. Come lo scorso anno le nostre valutazioni verranno prese direttamente dal Fantacalcio più famoso d’Italia, quello della Gazzetta dello Sport, che ci accompagnerà per tutto l’anno con le pagelle e le quotazioni di mercato.

Iniziamo questo primo appuntamento trattando le prime due categorie, quelle dei portieri e dei difensori, ricordandovi che non parliamo solo a chi partecipa al Fantacalcio della Gazzetta, ma a chiunque voglia giocare a questo bellissimo gioco, anche con i propri amici. I questo secondo caso le quote servono solo per avere un’idea sulla situazione dei calciatori di Serie A. Ci riferiamo alle quotazioni presenti al momento della pubblicazione di questi due articoli, quindi per i colpi dell’ultimo minuto lasciamo a voi la valutazione.

Olimpiadi 2008: medaglia d’oro all’Argentina

Come da pronostico, l’Argentina ha conquistato la medaglia d’oro all’Olimpiade di Pechino, bissando così il successo ottenuto quattro anni fa all’ombra del Partenone. Stesso risultato di Atene 2004, il minimo indispensabile per portare a casa la medaglia di maggior prestigio.

Determinante ancora una volta è stato il contributo offerto da Leo Messi, che si gode ora il suo titolo olimpico alla faccia di chi nemmeno voleva mandarlo a Pechino. La Pulce ha ispirato, Di Maria ha infilato nel migliore dei modi, con un sinistro imprendibile per il portiere della Nigeria, Riquelme ha garantito il solito gioco di classe e di sostanza ed alla fine i ragazzini terribili dell’Argentina si sono guadagnati un posto in cima all’Olimpo.

E se lo sono meritati fino in fondo, visto che davanti avevano una formazione tra le più ostiche del torneo, favorita, tra l’altro, dal giocare in un orario proibitivo per chiunque. Scusate il tono polemico, ma come si fa a giocare una finale olimpica a mezzogiorno con una temperatura media di 35-38 gradi (anche 42 in alcuni momenti), solo per soddisfare le esigenze televisive occidentali?

Serie A 2008/2009: Palermo

Se ieri vi abbiamo parlato del mercato faraonico del Napoli, oggi vi possiamo parlare di un mercato ancor di migliore, quasi al livello di quello di Fiorentina e Genoa. Il Palermo, come al solito, non ha badato a spese, e Zamparini ha voluto fornire al suo allenatore un materiale umano da prima della classe, e soprattutto tutto nelle prime settimane del mercato, in maniera tale da garantire maggior tempo a Colantuono per
preparare gli schemi e creare uno spogliatoio unito.

Sono rimasti solo quei calciatori che a Palermo ci volevano fortemente stare, quindi sono stati mandati via i vari Amauri, Barzagli, Caserta ecc. che non avevano più intenzione di rimanere in Sicilia, e sono stati ingaggiati ben 12 ottimi rincalzi, per portare la squadra in coppa Uefa.

Milan, addio Sheva

Niente più Sheva. Il Chelsea ha chiuso le porte al Milan ancora una volta sull’ucraino, dando l’impressione di voler far rivivere quel tira e molla di qualche estate fa tra

Fabio Capello tra schiaffi e pizze

Era arrivato alla corte di Sua Maestà accolto dalla fanfara e dal tappeto rosso steso sotto i suoi piedi, ma oggi, a pochi mesi dal suo insediamento sulla panchina dell’Inghilterra, sembra proprio che l’idillio tra Fabio Capello e la stampa britannica si sia interrotto.

E’ storia di due giorni fa: il pareggio riacciuffato negli ultimi minuti con la Repubblica Ceca non ha convinto affatto l’esigente pubblico inglese ed i tabloid britannici non hanno perso l’occasione per scagliarsi contro il tecnico italiano.

Ma se la stampa critica e fa a pezzi don Fabio, c’è anche chi lo apprezza al punto da inventare una pizza con il suo nome. Anzi, per dirla tutta, con la sua faccia, con tanto di peperoni a disegnare gli occhiali e olive nere per i capelli. Volete vedere il risultato? Continuate a leggere e scoprirete che anche gli inglesi a volte riescono ad essere simpatici.

Ligue 1: classifica sottosopra, in vetta c’è il Grenoble

Incredibile inizio di campionato della Ligue 1. Dopo due giornate del primo campionato europeo ad iniziare c’è solo una squadra in vetta alla classifica a punteggio pieno. Tutti penseranno al Lione. E invece no. In testa alla classifica c’è una neopromossa, il Grenoble.

La squadra di Bazdarevic ha avuto la meglio in casa contro il Rennes di Asamoah, strappando i tre punti grazie ad una rete di Akrour al 21′, e chiudendosi in difesa per il resto della partita. Insufficiente ancora una volta la gara dell’ex attaccante dell’Udinese, sostituito al rientro in campo nella ripresa da un Lacombe sempre più irritato dalla sua squadra piena di talenti, ma capace di mettere a segno un punto in due partite.

Alla baby-Juve il Trofeo Birra Moretti

Amichevole di lusso ieri sera al San Paolo di Napoli dove i padroni di casa hanno ospitato Juventus e Milan per il tradizionale Trofeo Birra Moretti. Una buona sgambata di fine estate, che offre però poche indicazioni a causa delle pesanti assenze in tutte e tre le formazioni. Alla fine la serata è stata utile soprattutto ai giovani della primavera che hanno avuto un’occasione per mettersi in mostra e fare esperienza.

Come da tradizione, il Moretti si è giocato in tre tempi da 45 minuti, con Juventus e Napoli ad aprire le danze. Davanti ai 60.000 del San Paolo le due squadre hanno provato a far vedere qualcosa di buono, attente soprattutto a non affollare un’infermeria già piena e a risparmiare le forze in vista dei rispettivi impegni in coppa la prossima settimana.

Ranieri ha dato spazio al baby talento Giovinco, che si è messo in evidenza con qualche giocata di classe, e all’altro azzurrino De Ceglie, dimostratosi ancora una volta un ottimo elemento. Nel Napoli si è rivisto Zalayeta dopo il lungo infortunio e lontano quindi dalla condizione migliore. Alla fine il risultato non si è mosso dallo 0-0 e sono stati necessari i calci di rigore per stabilire la vincente. Tutti a segno i tiri dal dischetto, tranne quello di De Zerbi che ha regalato la vittoria alla Juventus per 5-4.

Serie A 2008/2009: Napoli

Calciomercato di lusso quello del Napoli in quest’estate. I partenopei si sono aggiudicati alcuni dei calciatori più promettenti della Serie A e alcune conferme che possono fare il salto di qualità, e da quanto visto finora non sembra abbiano sbagliato molto.

Sono stati 7 gli arrivi alle falde del Vesuvio, ma di questi quello che finora è stato più determinante è chi meno ti aspetti: Ignacio Pià, da sempre considerato un attaccante da Serie B, o al massimo da panchina, a cui sono bastati i due gol al Villaznia per diventare il salvatore del Napoli. Difficilmente lo vedremo all’opera da titolare, ma dalla forma che si intravede, non sembra volersi accontentare della panchina per tutta la stagione.

Giuliano Sarti: una papera che cambia la vita

E’ stato uno dei più forti portieri degli anni ’50-’60, eppure se chiedete chi era Giuliano Sarti, vi sentirete rispondere: “quello della papera”. Strano destino per uno che ha conquistato montagne di trofei, regalando emozioni e strappando applausi in qualunque club abbia militato.

Andava in scena l’ultima di campionato della stagione ’66-’67. L’Inter di Sarti guidava la classifica con 48 punti, seguita dalla Juventus a 47. Le speranze per i bianconeri erano ridotte al lumicino: troppo forte l’Inter di quegli anni per sperare che avrebbe lasciato punti a Mantova.

E invece un cross di Beniamino Di Giacomo si trasformò in incubo per i tifosi nerazzuri,quando videro Sarti colpevolmente superato. Scudetto alla Juventus ed inizo della triste fama di Giuliano Sarti, ricordato da quel momento in poi solo per quell’errore grossolano.

Bundesliga: partenza col freno a mano tirato, si fermano tutte le big

Come per la Premier League, anche la Bundesliga inizia con molte difficoltà per i campioni in carica. Stavolta alla corrazzata del Bayern Monaco è toccato aprire il campionato, e non è stato un esordio facile.

Già l’urna era stata impietosa, facendo pescare ai bavaresi l’Amburgo, una delle squadre più ostiche del campionato tedesco. L’inizio sembrava promettere bene, dato che dopo un quarto d’ora i campioni in carica erano già in vantaggio di due reti, segnate da Schweinsteiger e Podolski, ma abbassando la guardia hanno subìto il ritorno degli avversari che con Guerrero e Trochowski hanno pareggiato i conti e fatto iniziare col piede sbagliato quest’annata alla squadra di Toni (che peraltro era fuori per infortunio).

L’Italia di Lippi riparte dal 2-2

L’avventura del Lippi-bis riparte con un pareggio sudato e conquistato con grinta e determinazione, dopo un primo tempo (quasi) da dimenticare.

I ragazzi ce l’hanno messa tutta per regalare al mister un esordio simile a quello di quattro anni fa in Islanda, quando l’Italia tornò a casa con le ossa rotte ed una buona dose di critiche, per poi partire alla conquista del titolo mondiale. Se tanto mi dà tanto, vale la pena steccare la prima, specie se si tratta di un’amichevole dove il risultato conta solo per gli annali di calcio.

Questa può essere la spiegazione di un primo tempo in cui l’Italia è passata dalla possibilità di andare in vantaggio allo 0-2, che lasciava poche giustificazioni agli azzurri, se non, appunto, quella di carattere scaramantico. Ma l’Austria ha voluto partecipare alla festa di bentornato per Marcello Lippi ed ha contribuito in modo determinante alla confezione del regalo finale, prima mandando in gol Gilardino (di stomaco, su respinta di un difensore), poi con un’uscita sconsiderata di Ozcan, autore di un’autogol da cineteca del comico.

Serie A 2008/2009: Milan

Se dovessimo assegnare la palma per la migliore campagna acquisti, quest’anno ci sarebbe una lotta a tre. A contendersela sarebbero Fiorentina, Genoa e Milan. Se poi andassimo a vedere il tasso tecnico dei singoli acquisti, a questo punto non ci sarebbero rivali.

L’ingaggio di Ronaldinho è stato il salto di qualità fatto dal Milan, che ora ha un attacco tutto brasiliano e una classe che nessun’altra squadra ha. Ovviamente questo “premio” non va solo per l’ingaggio di Dinho, ma anche perchè insieme a lui è stato fatto arrivare da Barcellona anche Zambrotta, l’esterno che all’Italia mancava, e altri 6 calciatori, tra ritorni a casa e neo acquisti.