Ci sono più magliette della Samp e del Genoa che simboli religiosi.
A parlare è Monsignor Giuseppe Lanfranconi, facendo riferimento al cimitero di Genova, dove pare ormai consolidata l’abitudine di ricordare i defunti con i simboli della propria squadra del cuore. Parla del capoluogo ligure, ma immaginiamo che la stessa “lamentela” possa espandersi alla gran parte dei cimiteri italiani, vista la tendenza degli ultimi anni.
Basti pensare al ragazzo morto nel crollo della scuola di Rivoli, il cui feretro è stato completamente ricoperto da sciarpe della Juventus e dalla maglia di Legrottaglie. Una storia balzata sulle prime pagine dei giornali, come quella che ha visto protagonista suo malgrado il piccolo Nicolò, ucciso dalla caduta di un albero in quel di Roma la sera del trionfo dei giallorossi contro il Chelsea. Ad accompagnarlo nell’ultimo viaggio, la maglia di Totti, il suo idolo.