Mourinho: Santon come Facchetti

Nell’Inter dei tanti campioni, che spesso fanno fatica a ritagliarsi un quarto d’ora di gloria, era difficile aspettarsi l’esplosione di un ragazzino. Al massimo era lecito puntare sulla consacrazione di Balotelli, dopo le buone prove offerte durante la gestione Mancini, ma chi avrebbe mai puntato sulla scoperta di un vero talento nel reparto arretrato?

E invece Davide Santon ha saputo stupire tutti, guadagnandosi partita dopo partita la fiducia dell’ambiente, fino a diventare titolare fisso nella difesa nerazzurra, nonché unico italiano in una squadra di stranieri (e non è poco!).

Merito suo e della sua personalità così spiccata e per nulla incline alla soggezione di fronte a calciatori ben più navigati e famosi, ma anche merito di Mourinho, che ha saputo buttarlo nella mischia al momento opportuno ed ora ne loda le qualità, paragonandolo addirittura al mito Giacinto Facchetti.

Juve, torna l’idea Diego

Diego alla Juve? Fino ad un mese fa la trattativa sembrava ben avviata verso una soluzione rapida. Il talento brasiliano del Werder Brema interessava non poco i dirigenti di Corso Ferraris, tanto che si parlava di un suo passaggio in maglia bianconera già dal prossimo giugno.

Poi un po’ per l’alto costo dell’operazione (20 milioni), un po’ per la titubanza di Ranieri (non proprio convinto di aver bisogno di un calciatore con le sue caratteristiche), un po’ anche per il ritorno di fiamma con Antonio Cassano, il centrocampista è finito nel dimenticatoio. Almeno fino a qualche giorno fa.

Ora però la situazione sembra mutata ed il club bianconero è tornato a bussare alla porta del Werder, convinto dalle ottime prestazioni del ragazzo contro il Milan e dalla necessità di sostituire Nedved sin dalla prossima stagione.

Parte la rifondazione Milan: via i senatori e…Berlusconi

Le voci secondo cui a breve potrebbe cambiare la presidenza del Milan non erano completamente infondate. Soltanto che a prendere il posto del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non sarà lo sceicco Mansour come si sospettava inizialmente, ma un altro italiano, Michele Ferrero, proprietario della famosa industria dolciaria, nonchè, secondo la rivista Forbes, 68esimo uomo più ricco del mondo, anche più dello stesso Berlusconi.

Secondo l’indiscrezione comparsa questa mattina su ilsussudiario.net, entro il 2010 la presidenza rossonera dovrebbe cambiare, viste le molte difficoltà che stanno incontrando le aziende della famiglia Berlusconi nel gestire anche il Milan. Ma per adesso quello che più interessa ai tifosi rossoneri è il prossimo mercato estivo, quello del 2009. Ci si aspetta molto, prima di tutto perché si ritornerebbe (almeno per come stanno adesso le cose) a giocare la Champions, e poi perché, all’atto della vendita della società, conviene che la squadra sia formata da calciatori di prima fascia per far lievitare il valore dell’azienda.

Fantacalcio: crisi Roma, puntate sull’Inter

Si prospetta una giornata senza grosse difficoltà per la maggior parte delle squadre di serie A. Quasi tutte le assenze saranno quelle di lungo termine, con i calciatori infortunati da tanto tempo per cui si sono spesso trovate delle contromisure.

Sarà complicata la giornata però per due squadre in particolare. Una è abituata a questo, ed è la Roma, ancora alle prese con i capricci delle ginocchia di Totti, che si sono fermate di nuovo e non è detto che reggano per la gara contro l’Inter, ma anche con gli infortuni di Juan e Perrotta. L’altra è l’Atalanta, che dovrà affrontare un Chievo in ripresa senza i due suoi calciatori più importanti, Doni e Floccari, infortunati.

Milan, quale futuro?

Scudetto e Coppa Uefa: questi gli obiettivi del Milan all’inizio di una stagione che non lo vedeva protagonista della competizione più importante a livello internazionale. Senza Champions League sarà facile concentrarsi sul campionato, tentando di conquistare anche l’unico trofeo che ancora manca nella ricca bacheca del club di Via Turati. Già, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e dei due obiettivi sbandierati a bocce ferme non rimane che un pallido ricordo.

I cugini dell’Inter ancora dettano legge a livello nazionale ed ora i punti di distacco sono 11, quando mancano appena 13 giornate alla fine della stagione; la Coppa Uefa continuerà ad essere un sogno, dopo la figuraccia rimediata ieri sera contro il Werder Brema. Cosa resta?

Resta da agguantare il terzo posto in classifica, che significherebbe accesso diretto alla fase a gironi della Champions del prossimo anno, senza dover passare per il rischioso turno preliminare. Questa la magra consolazione per i rossoneri, partiti con la voglia di spaccare il mondo e ritrovatisi improvvisamente con le ambizioni di una qualunque provinciale. Lo sa bene Adriano Galliani, che questa mattina ha disertato una riunione in Lega, per recarsi a Milanello. Nel pomeriggio, poi, vertice in sede con Leonardo e Braida per studiare la strategia da adottare da qui a fine stagione.

Coppa Uefa: ottavi in Russia per l’Udinese

Dopo la Juventus, lo Zenit di Sanpietroburgo incontrerà un’altra squadra italiana, tra l’altro bianconera, agli ottavi di finale della coppa Uefa. Si tratta dell’Udinese, unico club della serie A uscito indenne dal terribile impegno dei sedicesimi di finale, in cui ha eliminato i polacchi del Lech Poznan.

Uno scontro impegnativo quindi per gli uomini di Marino, a cui poche squadre potevano sembrare peggiori dello Zenit. Evitate infatti l’Olympique Marsiglia e l’Amburgo, ma di certo lo squadrone di Advocaat venderà cara la pelle. Non ci sarà però la stella che ha trascinato i russi alla conquista del titolo lo scorso anno, Arshavin, venduto all’Arsenal nel mercato di gennaio, ma ci sarà ugualmente da fare attenzione ai vari Pogrebnjak, Tymoschuk (capitano della nazionale ucraina) ed al gioco spregiudicato di una squadra atletica che non ha nulla da perdere, e che in casa ha fatto molte vittime illustri (vedi il 4-0 rifilato al Bayern Monaco lo scorso anno).

Mourinho verso il Liverpool?

Solo ieri titolavamo “Rafa Benitez non si muove da Liverpool“, certi del fatto che il tecnico spagnolo avesse convinto una volta per tutte i proprietari americani del club, dopo l’ottima prova sul campo del Real Madrid. Ma una rondine non fa primavera e l’accordo tra l’allenatore e la società sul rinnovo del contratto appare più lontano che mai, tanto che sulla stampa inglese si vocifera da tempo sul suo possibile sostituto.

L’ultima indiscrezione ha però del clamoroso, visto che porta sulle tracce di Josè Mourinho, già stanco della sua avventura in terra italiana e intenzionato a tornare quanto prima nella Premier League. Stando a quanto afferma il Daily Mail, il tecnico di Setubal punterebbe alla panchina del Manchester United, approfittando della scadenza del contratto di Sir Alex Ferguson datata 2010.

Ma nel caso arrivasse un’offerta irrinunciabile dal duo Gillet-Hicks, il caro Josè non ci penserebbe su due volte e salirebbe al volo sul primo aereo per l’Inghilterra. E l’Inter?

Figuraccia Italia in Coppa Uefa

Speravamo di poter commentare un’Italia che torna a far paura nel Vecchio Continente. Eravamo certi di poter applaudire il passaggio del turno di almeno due delle squadre impegnate nel ritorno dei sedicesimi di Coppa Uefa, preparandoci già ad esaltare le rimonte di quelle che in casa erano state costrette a cedere le armi.

Speranze vane, certezze effimere. Il risveglio è doloroso di fronte all’eliminazione di tre squadre su quattro, contro avversarie non certo insuperabili. L’unica consolazione arriva dalla terra del Friuli, ma è troppo poco rispetto a quanto ci si aspettava alla vigilia.

Passi pure la sconfitta della Sampdoria, che ha ceduto le armi prima ancora di scendere in campo (basti ricordare che Palombo e Cassano hanno guardato la partita in tv), ma i pareggi di Milan e Fiorentina sanno di delusione cocente, pur essendo arrivati in maniera diversa l’uno dall’altro.

Coppa Uefa: giornataccia per le grandi, eliminate Valencia, Stoccarda e Aston Villa

Nella giornataccia di ieri di coppa Uefa, in cui 3 italiane su 4 sono uscite dalla competizione, sono state le squadre dell’Est Europa a dominare, e a farci fare una grossissima figuraccia. Se in Champions League infatti si poteva parlare della sfida Italia-Inghilterra, in Uefa si parlava di Est contro Ovest Europa, e dal confronto usciamo decisamente con le ossa rotte.

Detto già dell’eliminazione-beffa per Milan, Fiorentina e Sampdoria, ad essere eliminate sono anche tante delle favorite dei maggiori campionati europei. Peggio di tutti va alle squadre spagnole, dato che 2 club su 2 vengono buttati fuori dalla competizione. Una di queste era tra le favorite, il Valencia, ma come la Samp a buttarla fuori sono stati gli ucraini, stavolta della Dinamo Kyev, che dopo l’1-1 dell’andata sono riusciti a pareggiare 2-2 al Mestalla. Peggio ancora va al Deportivo Lacoruna, che dopo aver perso 3-0 una settimana fa contro l’Aalborg, subisce altri 3 gol in casa, chiudendo con un pesantissimo passivo di 6-1.