Dzeko vuole partire, la Juve offre 30 milioni

Il Wolfsburg solo ieri lo ha dichiarato incedibile, ma lui non vuole proprio saperne di restare per un altro anno in terra di Germania. La telenovela-Dzeko si sta dunque trasformando in un muro contro muro di non facile soluzione ed al momento è difficile vedere spiragli positivi in un senso o nell’altro.

L’attaccante bosniaco fa gola ormai da un paio d’anni ai club più prestigiosi d’Europa ed è lecito da parte sua ambire a piazze importanti e blasonate (vedi la Juve, ad esempio). Ma il Wolfsburg ha posto delle condizioni inaccettabili per qualunque club, costringendo di fatto il ragazzo a restare, seppur controvoglia:

Vogliono che resti al Wolfsburg? Allora vedranno come giocherò…

Maiorca, troppi debiti: fuori dall’Europa

Una decisione destinata a far discutere è stata presa ieri sera dall’Organo di Controllo e Disciplina dell’Uefa, il quale ha deciso di escludere il club del Maiorca da qualsiasi competizione europea. Il piccolo club spagnolo era riuscito nell’impresa di raggiungere il quinto posto nel difficile campionato della Liga, sfiorando persino la Champions League che è stata vicina per tutta la stagione, e proprio nell’ultimo mese di campionato, quando si fanno i conti e vengono concesse le licenze Uefa, l’aveva ottenuta, seppur con riserva.

Ieri però la sua posizione debitoria, che parla di 60 milioni di buco, è stata rivalutata, e secondo l’articolo 2.07 del regolamento Uefa Europa League, la licenza è stata revocata per inadempimenti societari. In pratica, a causa dei molti debiti, la squadra non potrà partecipare a nessuna competizione internazionale nella stagione che sta per cominciare.

Milito: Inter per sempre

Ci ha messo poco ad entrare nel cuore dei tifosi nerazzurri, a suon di gol e di prestazioni di altissimo livello, ed ora Diego Milito non prende neppure in considerazione

Clamoroso scambio Ibrahimovic-Kakà?

 Barcellona-Real Madrid e Ibrahimovic-Kakà. Qualche settimana fa sarebbe stata solo parte della presentazione del super classico della Liga. Oggi, invece, la lettura è completamente diversa. Dalla Spagna rimbalza la voce secondo cui blaugrana e blancos starebbero pensando a uno scambio fra lo svedese e il brasiliano.

José Mourinho vuole il suo vecchio pupillo ai tempi dell’Inter e per tornare ad allenarlo ha messo sul piatto della bilancia l’ex milanista, che non rientra nel suo piano tattico. Il verdeoro potrebbe essere la chiave per aprire le resistenze del Barça, poco propenso a mettersi al tavolo delle trattative con gli acerrimi rivali.

Rossi: l’Inter pensa al Sottomarino

Giuseppe Rossi potrebbe diventare un giocatore dell’Inter. Condizionale d’obbligo perché per riportare in Italia il calciatore del Villarreal, la società nerazzurra deve cedere Balotelli. Secondo radiomercato l’attaccante della Beneamata è

Diego: l’Amburgo vuole riportarlo in Bundesliga

 Sembra già finita l’avventura italiana di Diego, che dopo un solo anno potrebbe tornare in Bundesliga. Sul trequartista bianconero c’è l’interesse dell’Amburgo, squadra che spalancherebbe le porte al brasiliano.

Diego è l’ago della bilancia del mercato della Juventus, che nelle settimane passate ha provato a inserirlo nella trattativa con il Wolfsburg per Dzeko. Ago della bilancia perché la dirigenza della Vecchia Signora vuole monetizzare non poco dalla sua cessione per non mettere a bilancio una minusvalenza.

Maradona, i retroscena del rinnovo

Maradona sarà ct della nazionale argentina almeno fino al 2014. Questo è quanto si sente e legge ormai da 24 ore su tutti i media. In molti si sono concentrati sull’amore della sua gente verso il ct e soprattutto verso l’uomo, ma le ragioni per cui El Pibe ha rinnovato sono altre.

Non capita spesso infatti che un allenatore che, nonostante guidi una macchina da gol come l’albiceleste, dopo aver rischiato la mancata qualificazione al Mondiale (ottenuta con un gol nei minuti di recupero della penultima partita) e dopo essere mestamente uscito con un sonoro 4-0, ottenga un prolungamento per altri 4 anni con aumento dell’ingaggio. Ed infatti dietro questa trattativa ci sono motivi economici e politici.

Arbitri, niente tecnologia, si continua con i giudici di linea

Dalla riunione di Cardiff non esce nessuna novità, le cose rimangono così com’erano prima: niente tecnologia, la moviola in campo rimane un’utopia e l’unico provvedimento per ridurre gli errori di valutazione nel calcio saranno ancora una volta i giudici di linea. Almeno in via sperimentale.

Alla fine questa soluzione è quella che piace di più alla classe arbitrale e alla Fifa, da sempre contraria all’uso della tecnologia, per questo l’idea di mettere due arbitri sulle linee di porta per valutare i gol fantasma era la scelta più ovvia, che è stata immediatamente adottata, seppure in via sperimentale.