Mourinho ingordo: vinco col Real, poi mondiale col Portogallo

L’ambizione di Josè Mourinho non conosce limiti, e questo lo sapevamo da un pezzo, da quando promise ai tifosi interisti che avrebbe riportato a Milano la Coppa dalle grandi orecchie. Missione compiuta e via verso nuove sfide, stavolta in terra di Spagna, ad allenare una squadra piena zeppa di campioni ed impaziente di tornare ai vertici del calcio nazionale ed europeo. Una nuova missione da compiere per il tecnico di Setubal, che ora spera di diventare l’unico allenatore capace di conquistare il titolo nei tre maggiori campionati continentali ed il primo a portare a casa tre Champions League con squadre diverse. L’unico a poterlo eguagliare, a sentir lui, è Carletto Ancelotti:

In questo momento siamo in gioco io, Carlo Ancelotti e Fabio Capello. Quest’ultimo ha vinto in Italia e in Spagna ma se, come dice lui, non tornerà ad allenare un club allora non potrà raggiungere questo obiettivo. Restiamo dunque io e Carlo, ma non so se lui ha il mio stesso obiettivo di vincere nei tre campionati più importanti al mondo. Vorrei anche vincere la Champions con tre club diversi.

Serie A 2010/2011: Parma

Se si va a guardare il tabellino dei trasferimenti del Parma sembra quasi che la squadra emiliana sia stata rivoluzionata, essendo una di quelle che hanno portato a termine il maggior numero di trasferimenti. Se però andiamo a vedere chi è arrivato, si capisce che quasi quasi la squadra è la stessa dello scorso anno.

Continua così la politica della società di puntare sui giovani cresciuti nei vivai di tutta Italia per dargli un’opportunità e farli diventare dei futuri campioni, ma questa politica, seppur molto positiva, non le ha permesso e probabilmente non le permetterà di fare tanta strada. Sono arrivati anche calciatori di un certo peso ed esperienza come Giovinco, Dzemaili, Paletta e Gobbi, e di partenze, se si escludono i prestiti, non ce ne sono state di così “dolorose” (Lunardini, Rossi, Pasi e Paponi), mentre peseranno un po’ di più gli addii a Biabiany e Lanzafame.

Messi show, Supercoppa spagnola al Barça

Dopo il 3-1 rimediato nella gara di andata, erano in molti ad attendersi una reazione da parte del Barcellona, troppo brutto per essere vero al cospetto del Siviglia nel primo round della Supercoppa spagnola. Ma stavolta Pep Guardiola ha lasciato poco spazio ai ragazzi della Primavera, recuperando parecchi dei suoi campioni, lasciati a riposo una settimana fa. In campo Messi sin dal primo minuto, così come Xavi, Pedro, Bojan, Piqué e Abidal, mentre continuavano a scaldare la panca Ibrahimovic, Villa (entrato nel corso della gara) ed Iniesta, l’eroe della finale mondiale.

Dall’altra parte, il tecnico del Siviglia cercava di risparmiare le energie, in vista della gara di ritorno dei preliminari di Champions League contro il Braga, e lasciava in panchina sia Luis Fabiano che Cigarini, spedendo addirittura in tribuna Kanouté. Con questi presupposti era logico aspettarsi un dominio quasi assoluto del Barcellona, che, nonostante il risultato penalizzante dell’andata, credeva nella rimonta.

Supercoppa Italiana: Inter-Roma 3-1

Il primo trofeo ufficiale della stagione finisce nella bacheca dell’Inter, che solleva sotto il cielo di San Siro la sua quinta Supercoppa Italiana, uguagliando così il record del Milan. L’avversaria di turno era ancora una volta la Roma, finalista di Coppa Italia nella scorsa stagione e sparring partner abituale per i nerazzurri.

Una Roma in palla nella prima parte di gara, con verticalizzazioni pericolose che avrebbero potuto far molto male alla compagine di Benitez. Clamorosa la palla capitata sui piedi di Vucinic, che però si lasciava ipnotizzare da Julio Cesar e sbagliava una ghiotta occasione per portare i suoi i vantaggio. Dall’altra parte Sneijder cercava di dimostrare di meritare il Pallone d’Oro, mentre Milito non sempre sembrava al meglio della forma.

Bundesliga: Youssef Mohamad, espulsione record

A modo suo ha stabilito un record, sebbene ci sia ben poco di cui andar fieri. Stiamo parlando di Youssef  Mohamad, difensore in forza al Colonia, che proprio oggi si è visto sventolare in faccia un cartellino rosso dopo appena 82 secondi di gioco. Nella gara contro il Kaiserslautern, Mohamad non ha trovato un modo migliore per fermare un attaccante avversario, se non commettendo un fallo da ultimo uomo. A quel punto l’arbitro non ha potuto far altro che applicare il regolamento ed invitare il giocatore a lasciare il campo.

Se proprio vogliamo trovare il lato positivo della faccenda, possiamo invitare il difensore a brindare per il record appena conquistato (il precedente in Bundesliga spettava a Ivanschitz del Magonza, espulso dopo 188 secondi).  A voi il video dell’impresa.

Fantacalcio, consigli per gli acquisti: centrocampisti

Scegliere i centrocampisti ormai è diventato quasi come scegliere degli attaccanti. Quasi tutte le squadre puntano sul centrocampo con il vertice alto, il quale in fase offensiva diventa quasi una seconda punta, mentre quelle che non lo fanno giocano spesso sugli inserimenti dalle retrovie. Per questo identificare quali saranno i calciatori in grado di fare questo tipo di gioco risulta fondamentale per riuscire a mettere in cassa quanti più punti possibile nel Fantacalcio.

Un consiglio preliminare è di non farsi attrarre dalle alte quotazioni. A differenza di quanto avviene per gli attaccanti, un centrocampista con la quotazione alta non vuol dire che sarà quello che segnerà di più, e la dimostrazione è stato Diego lo scorso anno, che costava più di tutti e alla fine si è dimostrato uno dei più deludenti. Ma non è detto che quest’anno la storia non cambi. Nella maggior parte dei tornei lo juventino continua a mantenere un alto valore, e forse questo è dovuto al fatto che Delneri lo fa giocare quasi da attaccante. Questo gli permetterà di vedere la porta molto più rispetto allo scorso anno, quindi pensare di prenderlo, nonostante la brutta stagione appena trascorsa, non sarà un errore.

Serie A 2010/2011: Palermo

Per prepararsi all’Europa League il Palermo ha imbastito una campagna acquisti molto complessa, fatta perlopiù di prestiti in entrata e uscita, ma senza però spendere tanto come accadeva nelle altre stagioni. Anzi, quest’anno il colpo maggiore l’ha portato in uscita, cedendo l’astro nascente Cavani, sostituito da un attaccante altrettanto forte ma di certo di minor prestigio, vista anche la non più giovanissima età, come Massimo Maccarone.

Finora quest’operazione ha dato ragione ai rosanero, dato che nel precampionato l’ex attaccante del Siena si è comportato bene, segnando anche nei preliminari di coppa, mentre l’uruguayano non ha ancora giocato, ma durante il campionato i valori saranno sicuramente diversi. Sono state molte le cessioni, alcune anche importanti come quella di Simon Kjaer, finito in Germania al Wolfsburg, ma sono partiti anche Simplicio e Bresciano che non hanno rinnovato il loro contratto, Cani, Guana, Bertolo e Succi, mentre in entrata, oltre a Maccarone, sono stati registrati pochi nomi. Tra questi Pinilla, Darmian, Benussi, Munoz, Glik e Garcia, nomi che per la maggior parte di noi non vogliono dire granché, ma conoscendo la dirigenza rosanera potrebbero essere futuri campioni.

Aquilani alla Juventus

L’ufficialità arriverà probabilmente nella giornata di domani, ma a questo punto non dovrebbero esserci ostacoli per il trasferimento di Alberto Aquilani alla Juventus. L’ex centrocampista della Roma, ora in forza

Serie A 2010/2011: Napoli

Il Napoli di coppa e del precampionato non fa sognare i tifosi partenopei, ma quello che vedremo in campionato dovrebbe essere ben diverso. E’ quanto sperano Mazzarri e soprattutto De Laurentiis, dopo lo sforzo economico di questi ultimi anni, buono finora solo per rivedere il suo Napoli in Europa, seppur nella competizione meno importante.

La squadra consegnata nelle mani dell’ex tecnico della Sampdoria è un gioiellino niente male, fatto di tanti calciatori di classe affiancati ad una squadra di “operai” di un certo livello. Manca soltanto l’esperienza, e poi questa squadra potrà raggiungere degli ottimi risultati. Sul mercato il Napoli si è mosso bene durante le prime battute, portandosi a casa Cavani, uno degli attaccanti più richiesti in serie A, mantenendosi stretti i suoi campioni Lavezzi-Hamsik-Quagliarella, e cedendo quei calciatori che al San Paolo non avevano entusiasmato come Hoffer, Datolo, Contini e Denis, per mettere da parte quel gruzzoletto che potrebbe servire per qualche colpo dell’ultimo minuto.

Europa League: Balotelli-show, le big vincono tutte

Gli scontri di questa giornata di Europa League, l’ultima prima della fase a gironi, erano tutti piuttosto scontati, ed infatti non ci sono grosse sorprese, così a fare notizia è Supermario Balotelli, che nella sua prima gara al Manchester City entra nella ripresa e salva la situazione. La squadra di Mancini infatti giocava in Romania contro il Timisoara, una squadra di certo non fortissima, decisa a vender cara la pelle. E così, dopo che per gran parte della gara il risultato rimane fissato sullo 0-0, entra Balotelli, il City diventa sempre più pericoloso fino al 72′ quando un’incornata dell’ex interista regala lo 0-1 che permetterà ai britannici di affrontare la gara di ritorno con molta più serenità.

Ma con così tante partite (37) era impossibile non ci fosse nemmeno una sorpresa, e così capita che il Sibir Novosibirsk, squadra russa sconosciuta ai più, finisca col vincere in casa contro il più titolato Psv Eindhoven. La gara finirà sull’1-0 per i russi, e si sa che il ritorno sarà tutt’altra partita, ma almeno gli olandesi dovranno mettere in campo molto più coraggio di quello mostrato ieri sera. A sorpresa viene battuto anche lo Sporting Lisbona, che in casa subisce due reti dal Brondby.