Europa League: colpaccio Rapid Vienna, eliminato l’Aston Villa, male le turche

La serata di ieri sera ha portato tantissime sorprese in Europa League, come ha ben potuto vedere il Palermo che per poco non veniva eliminato. Ma risultati incredibili, con big fuori ai preliminari, non ne sono mancati, come nella tradizione delle coppe europee.

Ad esempio in quest’edizione dell’Europa League non vedremo alcune tra le favorite, prima su tutti l’Aston Villa, eliminata a sorpresa dal Rapid Vienna. Gli inglesi, che all’andata avevano pareggiato in Austria per 1-1, hanno forse sottovalutato gli avversari, i quali non si sono fatti intimorire dai campi britannici e, dopo essere andati sotto per 2-1 riescono a ribaltare il risultato in soli tre minuti e a guadagnare la qualificazione.

Europa League: Juve, Napoli e Palermo qualificate

Juventus – Sturm Graz 1-0
Maribor – Palermo 3-2
Elfsborg – Napoli 0-2

In attesa dei sorteggi della fase a gironi di Europa League (domani a Montecarlo), Juventus, Napoli e Palermo tengono alto il nome dell’Italia e si liberano delle rispettive avversarie senza troppi problemi. Bene i bianconeri contro lo Sturm Graz, grazie soprattutto al 2-1 conquistato lontano dalle mura amiche, che lasciava pochi dubbi sulla qualificazione. In realtà nel corso del primo tempo gli uomini di Delneri hanno corso un paio di rischi inutili, facendosi trovare impreparati nel reparto difensivo, tanto che lo Sturm Graz poteva passare al minuto numero 28, quando Szabics coglieva il palo con un violento sinistro.

Juventus, preso Quagliarella

Incredibile operazione di mercato sull’asse Torino-Napoli. Nel giro di pochissime ore, praticamente soltanto un pomeriggio, i bianconeri si sono aggiudicati Fabio Quagliarella, attaccante partenopeo, per un prestito oneroso da 4,5

Champions League: gironi di ferro per Inter e Milan, abbordabile quello della Roma

L’Inter ed il Milan partivano dalla urna numero uno, quella delle teste di serie, ma purtroppo sono capitati nei gironi più difficili tra gli 8 della Champions League. E così l’ironia della sorte ha voluto che la Roma, nonostante partisse dall’urna numero 2, beccasse un girone piuttosto abbordabile.

I campioni d’Europa dell’Inter infatti hanno pescato il Werder Brema che ha appena eliminato la Sampdoria, ma soprattutto la squadra più insidiosa di quelle dell’urna 3, il Tottenham. La vittima sacrificale invece si chiama Twente, ma spuntarla tra le altre sarà davvero dura.

Sorteggi Champions League: i rischi per le italiane

La due giorni di sorteggi europei comincia tra poco più di un’ora nella suggestiva cornice di Montecarlo, dove l’urna deciderà quali saranno le avversarie delle italiane nei gironi di Champions League. Inter, Roma e Milan attendono con impazienza di conoscere i nomi delle squadre da affrontare nelle gare del girone e già incrociano le dita, nella speranza di non beccare gli avversari più pericolosi. Quali i rischi per prime tre classificate della scorsa stagione?

Per scoprirlo bisogna analizzare i criteri di costituzione dei gironi, con otto gruppi di quattro squadre suddivise per fascia in base al coefficiente Uefa. L’unica limitazione riguarda le squadre dello stesso Paese, che non potranno ritrovarsi nello stesso girone (niente derby italiani dunque).

Juventus: Diego è a Wolfsburg, spunta la pista Van Der Vaart

Ormai è fatta per Diego al Wolfsburg. Secondo i giornali tedeschi il fantasista brasiliano al momento è già in Germania, e oggi pomeriggio sarà presentato ai tifosi. Il motivo per cui ancora i bianconeri non hanno voluto dare l’ufficialità è perché non hanno ancora trovato un sostituto.

Sembrava fatta per Di Natale, ma l’attaccante non ne vuole sapere di lasciare Udine dove ha intenzione di chiudere la carriera, e per questo, nonostante si continua a tentare la via della conciliazione, pare che Marotta abbia cambiato il tiro, puntando sulla Spagna.

Champions League, preliminari: Spalletti eliminato, qualificazione storica per lo Zilina

Si è concluso ieri sera il quadro delle squadre che parteciperanno alla Champions League, e come la serata precedente non sono mancate le sorprese. La prima è l’eliminazione dello Zenit Sanpietroburgo di Luciano Spalletti. Un’eliminazione che potrebbe costare il posto all’ex allenatore della Roma, dopo l’1-0 dell’andata. I russi partono troppo sulla difensiva contro l’Auxerre, ma l’impostazione è sbagliata perché dopo solo 9 minuti i francesi segnano e tutto si azzera. I russi non sono molto concentrati, subiscono la rete del 2-0 e restano anche in nove a causa di due espulsioni per falli di nervosismo, ma nonostante nel finale crescano si dovranno accontentare dell’Europa League.

Zeman contro Mourinho (e contro tutti)

Pensavate forse che l’addio al calcio italiano di Josè Mourinho ci avrebbe risparmiato una buona dose di polemiche? E invece no, perché per un polemico che se ne va ne arriva un altro forse ancora più pungente nelle esternazioni, uno di quelli che non hanno difficoltà ad esprimere a chiare lettere i propri pensieri, giusti o sbagliati che siano.

Parliamo di ZdenÄ›k Zeman, da poco tornato nel mondo del calcio con il suo Foggia e già pronto a lanciare accuse a 360°. L’obiettivo principale delle sue invettive nell’intervista rilasciata a Max è proprio Josè Mourinho, colui che la scorsa stagione ha fatto man bassa di trofei in campo nazionale ed internazionale:

L’Inter di Mourinho ha vinto la Champions giocando l’anticalcio, non da squadra che passa per la migliore d’Europa.

Serie A 2010/2011: Udinese

L’Udinese è probabilmente la squadra meno facilmente decifrabile della serie A. La sua politica di mercato è molto complicata, e si basa su una grandissima mole di acquisti di calciatori più o meno sconosciuti, di cui meno della metà giocherà nel campionato italiano, mentre tutto il resto verrà ceduto in prestito o in comproprietà ad altri club.

Così se andiamo a vedere il numero dei nuovi arrivi della squadra friulana, troveremmo tantissimi nomi, almeno sette finora, ma quelli che probabilmente vedremo calcare i campi da gioco saranno solo Denis, Candreva e Surraco. Più importanti invece sono state le cessioni, dato che sono partiti D’Agostino, Pepe, e probabilmente a breve partirà anche il suo uomo simbolo, Totò Di Natale. Altre partenze importanti sono state quelle di Obodo e Lukovic, più tante altre minori.

Champions League, preliminari: fuori anche il Siviglia

Un’incredibile serata di preliminari di Champions si è conclusa poche ore fa con diverse sorprese. Oltre alla immeritata eliminazione della Sampdoria, a far scalpore è anche il Siviglia che viene fatto fuori, contro tutte le aspettative, dallo Sporting Braga.

I portoghesi già all’andata hanno fatto preoccupare non poco gli spagnoli, quasi chiudendo il discorso con una traversa colta negli ultimi minuti di gara (finita poi 1-0 per i padroni di casa), ma è proprio in Spagna che il Braga dà il meglio di sé. La gara viene sbloccata da Mattheus alla mezz’ora e Lima cerca di chiuderla all’inizio della ripresa. Sullo 0-2 sembrava fatta, ma il Siviglia riapre i giochi con Luis Fabiano e Jesus Navas. A questo punto gli spagnoli si lanciano tutti in attacco, ma si espongono facilmente al contropiede, e così accade ciò che tutti i tifosi vorrebbero vedere: 3 gol in 6 minuti. Ancora Lima mette a segno le due reti del Braga portando a tre il suo score, mentre al 91′ segna Kanouté. Finirà 3-4 e i portoghesi ottengono una qualificazione su cui non contava nessuno alla vigilia.

Elkann-Moratti, botta e risposta. Lo juventino: “Non ha imparato a vincere”

Continua il botta e risposta tra due insospettabili signori distinti che finora si erano tenuti lontani dalle polemiche. Ma nel calcio italiano, ricco di tensioni, sfottò e spesso qualche parola di troppo, non potevano essere esenti a lungo. Dopo la “battuta” di Massimo Moratti che avantieri aveva dichiarato che era meglio avere una squadra multietnica che vincere comprando le partite, è arrivata la risposta di John Elkann, azionista di maggioranza della Juventus il quale, stuzzicato dalle domande dei giornalisti di Mediaset Premium, ha dichiarato:

Non hanno mai saputo perdere, ma soprattutto non hanno ancora imparato a vincere.

Poche parole ma chiare ed efficaci, a cui fa eco il neo presidente bianconero Andrea Agnelli che ha aggiunto

Moratti dovrebbe imparare a gioire dei suoi successi, le sue parole sono state assolutamente inutili.