Dopo lo stop inatteso contro il Palermo, torna a vincere la Roma, portandosi momentaneamente a -3 dalla quarta in classifica. A recitare il ruolo di sparring partner è il Chievo, fermo a quota 39 ed ancora non matematicamente certo della salvezza raggiunta.
La gara si mette subito in discesa per i padroni di casa, che solo dopo quattro minuti di gioco fanno esultare l’Olimpico: palla di Totti per De Rossi, passaggio a Perrotta, che non si lascia sfuggire l’occasione di colpire ed affondare. Dopo il vantaggio i giallorossi giocano sul velluto ed il solito Vucinic avrebbe la possibilità di arrotondare il punteggio, facendosi così perdonare gli errori commessi contro Palermo ed Inter. Ma la vena realizzativa del montenegrino sembra essere in vacanza e l’1-0 continua ad imperare sul tabellone luminoso.
Anticipo della trentaquattresima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma: Roma-Chievo Verona 1-0
Reti: 4′ pt Perrotta (R)
Roma – Chievo Verona 1-0
Alla Roma, che pure ha conservato qualche chances di accedere ai preliminari di Champions League, tocca quantomeno salvare l’onore compromesso in maniera evidente da un finale di stagione poco proficuo sotto il profilo dei risultati: a peggiorare la situazione, nonostante la piacevole novità del cambio di proprietà, anche la debacle interna (1-0 per l’Inter) nella semifinale di andata di coppa Italia e le polemiche – con tanto di aggressione da parte di un manipolo di tifosi – che ruotano intorno a Jeremy Menez e qualche senatore del gruppo storico (Mirko Vucinic e Daniele De Rossi su tutti), additati quali probabili partenti a fine anno.
Il male dei giallorossi sembrava essere Claudio Ranieri ma neppure la cura di Vincenzo Montella, inizialmente in grado di garantire uno scossone salvo assestamento della rosa con i medesimi alti e bassi di prima, ha portato i frutti sperati. Che il gruppo sia da rifondare, oltre che l’età media dei calciatori in quota al club, lo dice il rapporto tra obiettivi stagionali e graduatoria attuale. In casa Chievo, invece, si vivono ore più serene per la consapevolezza che i punti in classifica – vicinissima la soglia dei 40 – bastano e avanzano per affrontare con relativa tranquillità le giornate che restano da qui alla fine del torneo. Montella ritrova Totti, squalificato in Tim Cup, e lancia Menez dal 1′, cercando di accantonare i dissapori che hanno segnato il rapporto tra i due negli ultimi giorni. Vucinic confermato sull’esterno di centrocampo. Gli ospiti, invece, si affidano alla vena offnsiva di Pellissier.
Nonostante si dica che, in caso di vittoria della FA Cup, Roberto Mancini debba restare al Manchester City, il suo nome è quello che tutti danno come più probabile per la panchina della Juve della prossima stagione. A confermare questo sospetto arriva la notizia che ieri il Mancio si sarebbe incontrato con Fabio Paratici e Pavel Nedved, e pare abbia accettato di dirigere i bianconeri nella prossima stagione. Per farlo però ha chiesto delle garanzie.
O meglio, una in particolare: una campagna acquisti sontuosa nella prossima estate. Non importa se giocherà la Champions o l’Europa League, ciò che Mancini vuole è che la rosa sia competitiva e possa lottare per le prime tre posizioni (ricordiamo che il prossimo anno la quarta giocherà l’Europa League). E vediamo se sarà accontentato.
Nuova puntata della telenovela Walter Mazzarri. Dove allenerà il prossimo anno? Per i tifosi napoletani il coach toscano ha detto più volte che continuerà la sua avventura alle pendici del Vesuvio.
Ma i tifosi bianconeri continuano a sperare, anche perché ogni tanto Mazzarri si rifiuta di parlare del suo futuro, come ieri:
Io parlo alla fine, sono uno serio e dico sempre le cose in faccia. Non sono distratto dai giornali e vado dritto per la mia strada. I bilanci, così come li fanno la società, i giornalisti e tutto l’ambiente, alla fine li fa anche il tecnico. Tutto il resto sono cavolate per cercare di destabilizzare l’ambiente. Ora sono intento a portare il Napoli più avanti possibile. Le voci che arrivano dal Nord non mi interessano.
Si era ritirato dal calcio da due anni, ma in patria il nome di Cheung Sai-ho era ancora sulla bocca di tutti per aver fatto diventare famosa la sua nazionale
I tifosi interisti si mettano l’anima in pace. Se non è bastata la frase di qualche giorno fa di José Mourinho che invitava Moratti a ripartire nella prossima stagione da
Come abbiamo scritto qualche giorno fa era in atto un derby di mercato tra Juventus ed Inter per assicurarsi i servizi di Gabriel Appelt Pires. Alla fine l’anno spuntata i bianconeri.
Il giocatore – che a differenza di quanto avevo scritto è un volante, ovvero un centrocampista che giostra normalmente davanti alla difesa – arriverà a Torino insieme al fratello Guilherme – una seconda punta che ricorda nei movimenti capitan Del Piero – per due milioni di euro più bonus.
Alla guida del Barcellona ha vinto praticamente tutto ed ora non accetta che il suo operato venga messo in discussione dopo una sconfitta, seppur pesante. Lui è Pep Guardiola, uscito sconfitto dalla sfida con Mourinho nella finale di Coppa del Re e criticato da una parte di stampa. L’allenatore dei blaugrana non ci sta e difende le proprie ragioni, usando l’ironia:
Vincere solo la Liga sarebbe un disastro, un flop. Bisognerebbe cambiare allenatore, presidente e giocatori: è finito un ciclo.
Alena Seredova è nata il 21 marzo del 1978 e trascorre i suoi primi anni di vita nel quartiere praghese di Vinohrady. A quindi anni arrivano i suoi primi scatti per un fotografo ceco di moda – Jadran Šetlík. Due anni dopo arriva per la prima volta in una delle capitali della moda.
A vent’anni partecipa a Miss Repubblica Ceca – arriva seconda -, questo le permette di partecipare a Miss Mondo dello stesso anno – nel quale si classifica quarta. In italia si fa conoscere nel 2001 con la partecipazione alla trasmissione Torno Sabato di Giorgio Panariello.
Il bello del calcio è questo. Possono avvenire delle giocate fantastiche anche in quelli che sembrano campetti di periferia. In questo caso siamo in Bolivia: le due squadre sono il Blooming e i Destroyers. I due club si sono affrontati il 15 aprile in un amichevole per la Copa Fundacion de Santa Cruz.
Il Blooming ha vinto la partita 2-1, grazie al centrocampista ventiseienne uruguaiano Diego Andres Martiñones. Dopo un cross non irresistibile, la difesa dei Destroyers non riesce a liberare, e la palla arriva al nostro eroe nei pressi dell’area piccola.
Anche nel giorno del venerdì santo volano parole grosse tra i dirigenti dei club di Serie A. Ormai la partita è tra i primi 5 club per numero di tifosi (Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli), e tutti gli altri, l’oggetto del contendere sono i 200 milioni dei diritti televisivi.
Dopo la lite dei giorni scorsi tra Lotito e De Laurentiis, e la proposta di Lazio, Udinese e Cagliari di coinvolgere il bacino d’utenza e non i tifosi che si recano allo stadio (come volevano le big), a prendere la parola è Tommaso Ghirardi, presidente del Parma che di solito parla poco, ma quando parla si fa sentire.
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