Mourinho grida allo scandalo: il Barça ha troppo potere

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Bisogna saper perdere, ma lui, Josè Mourinho, forse era assente dai banchi di scuola quando la maestra insegnava questa importante lezione di vita. E allora eccolo materializzarsi davanti ai giornalisti al termine di Real Madrid-Barcellona di Champions League, il clasico più combattuto e discusso degli ultimi anni. Le merengues hanno appena beccato due sonori schiaffoni da quel furetto di Messi, mettendo così un piede nella finale di Londra del prossimo maggio. Mourinho non frena la rabbia e vomita tutto il suo malumore davanti ai microfoni:

Se dico quello che penso e che sento all’Uefa la mia carriera finisce oggi. Perché? Perché? Perché? Ho perso tre partite contro il Barcellona giocando in dieci. Perché tre anni fa con il Chelsea? Perché l’anno scorso con l’Inter? Perché oggi con il Real Madrid? Da dove viene questo potere?

Semifiale Champions League: Real Madrid Barcellona 0-2

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Semifinale di andata di Champions League.
Stadio Bernabeu, Madrid:
Real Madrid – Barcellona 0-2
Reti:
31’ st e 42′ st Messi (B)

Real Madrid – Barcellona 0-2

Per molti, una finale mancata. Ovvi rimandi, evidenti motivi: il derby spagnolo tra blaugrana e merengues racchiude un fascino tale che si fatica a individuare una sfida simile per prestigio e aspettative. Leo Messi di fronte a Cristiano Ronaldo significa godersi le gesta dei migliori calciatori al mondo; Pep Guardiola contro Josè Mourinho è assistere al confronto tra i due allenatori più vincenti dell’ultimo periodo. Per non parlare, va detto, di buona parte dei calciatori in quota alla Spagna campione del mondo che militano un po’ a Madrid, sponda Real, e un po’ a Barcellona.

I due club si trovano di fronte per la terza volta a stretto giro: dopo le punzecchiature dei tecnici nel corso della conferenza della vigilia, il Bernabeu accoglie i ventitue tra uno sventolio di bandierine bianche da lasciare impietriti. Uno striscione enorne saluta i padroni di casa e recita ‘Hasta el final, vamos Real’. In casa locale si deve far fronte alla squalifica di Carvalho in retroguardia ma Mourinho opta per lasciare Pepe in mediana e arretrare Sergio Ramos al centro della difesa. Cristiano Ronaldo unica punta dietro alle cui spalle agiscono Ozil e Di Maria. Sul versante opposo c’è poco da svelare: è lo squadrone di sempre, imbottito di fuoriclasse e guidato, in avanti, dal trio delle meraviglie: Villa, Messi e Pedro.

Cavani, il futuro è un’incognita

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Dove giocherà il prossimo anno Edinson Cavani? I tifosi partenopei sperano che l’attaccante resti a lungo in quel di Napoli, poiché è difficile trovare un altro bomber da 26 gol (fino alla 34esima giornata) in campionato. Ma radiomercato impazza e si fanno sempre più insistenti le voci che lo vorrebbero lontano dal Vesuvio e pronto a trasferirsi in una società che gli consenta maggiori soddisfazioni (se non sul campo, almeno nel conto in banca).

Di fronte ad un’offerta indecente Aurelio De Laurentiis potrebbe cedere e magari rinforzare la squadra con il soldi incassati dalla sua vendita. Ma ora è presto per fare previsioni, come conferma il procuratore dell’attaccante, Claudio Anellucci:

Sul futuro di Cavani sono state scritte tante cose inutilmente, cose blaterate da tanti personaggi che non fanno bene il proprio lavoro. Ma è inutile oggi addentrarsi in queste cose.

Calcio inglese sotto shock: aggredito e deriso portiere

Siamo nella Football League Two, l’equivalente della quarta serie calcistica inglese – l’equivalente della nostra C2. Siamo a Chesterfield, e i padroni di casa hanno appena segnato un gol.

Il portiere Cameron Belford – gioca nel Bury che alla fine vincerà il match per 3 a 2 – viene deriso e poi aggredito da un gruppo di giovani. La polizia locale avrebbe già operato un arresto, ed i dirigenti del club locale ha chiesto aiuto ai propri tifosi per identificare gli aggressori.

Genoa: pronto il Milito-ter

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Milito non rientra più nei piani dell’Inter? Niente paura, ci pensa il Genoa a riprenderselo. E’ questa l’idea che serpeggia da qualche giorno nella mente di Preziosi, il quale sogna, insieme al suo pubblico, di rivedere nuovamente il Principe con la maglia rossoblù. Un’idea nemmeno tanto campata in aria.

Prima di tutto va considerato che Milito non è più indispensabile all’Inter. La dimostrazione è che Branca sta lavorando all’acquisto di un altro attaccante (Tevez o Sanchez), e dunque i suoi 32 anni e i problemi muscolari lo relegherebbero in panchina. I tanti infortuni e la poca lucidità in zona gol lo hanno fatto allontanare anche dai tifosi nerazzurri, tanto da rendere ormai scontata la sua cessione.

Inter: il calciomercato si fa all’estero

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Comincia a prendere forma il calciomercato dell’Inter della prossima estate. Quest’anno, a differenza degli ultimi 3, si tornerà al vecchio stile, e cioè una mezza rivoluzione della rosa. Non si sa ancora se a guidare la squadra sarà Leonardo, ciò che si sa è che molti giocatori partiranno. Due di questi sono punti fermi dei nerazzurri, ma che stranamente Moratti non ha dichiarato incedibili: Julio Cesar e Sneijder.

Il primo, a dir la verità, si sospettava fosse in partenza visto l’interessamento a Viviano. Ma è il secondo a sorprendere. Entrambi sono stati richiesti dal Manchester United (che perderà Van Der Sar che si ritira), e per convincere Moratti a cederli, Ferguson è pronto a mettere sul piatto della bilancia il fenomeno Nani, centrocampista tuttofare, in grado di ricoprire quasi tutti i ruoli in mezzo al campo, peraltro anche bene.

Calciomercato: il Milan 2011/2012 è quasi pronto

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Adriano Galliani quest’estate potrà permettersi delle vacanze più lunghe, visto che la campagna acquisti del Milan per la prossima stagione è quasi finita. Dopo essersi assicurato i servizi di Philippe Mexès, nelle ultime ore i rossoneri hanno trovato l’accordo con il Genoa per il passaggio definitivo di Kevin Prince Boateng al Milan. La seconda metà del cartellino del centrocampista ghanese è stata rilevata dal Milan per sette milioni di euro.

Negli ultimi giorni è stata anche definito il passaggio – a costo zero – di Taye Taywo dal Marsiglia. Il difensore nigeriano non si può considerare ancora un giocatore rossonero perché non ha ancora lo status di comunitario – ma visto che gioca già da diversi anni nel campionato francese dovrebbe riuscire a diventarlo entro la fine dell’annata calcistica.

Roma: Vucinic potrebbe restare, Menez sarà scambiato con Amauri

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L’ultima idea di mercato della Roma arriva dal procuratore di Amauri Ernesto Bronzetti. L’italo-brasiliano, che negli ultimi due anni alla Juve ha raccolto più fischi che applausi, è rinato in quel di Parma, con 7 gol (alcuni anche molto belli) in 11 partite. Così si possono giustificare i 10 milioni che la società bianconera chiede per cederlo, e siccome i giallorossi hanno in casa un’altra grana, Jeremy Menez, ecco che lo scambio tra i due rende conveniente la transazione per entrambe le squadre.

Amauri costa troppo per le casse del Parma, ed inoltre, sempre secondo il suo procuratore, ha 6-7 squadre che lo cercano, e le due più sicure sono Milan e Roma. Ma i rossoneri hanno Ibrahimovic, e molto probabilmente si ritroveranno di nuovo in casa Borriello, che i giallorossi non vogliono riscattare, mentre il futuro allenatore della Roma, chiunque sia, avrà poche alternative in attacco, dato che partito l’ex rossonero, si ritroverà in casa soltanto Totti e Vucinic.

Semifinale Champions League: Schalke 04 – Manchester United 0-2

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Gara di andata delle semifinali di Champions League.
Veltins-Arena, Gelsenkirchen:
Schalke 04-Manchester United 0-2
Reti:
22′ st Giggs (M), 24′ st Rooney (M)

Schalke 04 – Manchester United 0-2

Tedeschi contro inglesi: la prima semifinale di Champions League mette di fronte la rivelazione Schalke 04 e il Manchester United, senz’alcun dubbio più avvezzo ad affrontare gare di cruciale importanza. Il tecnico dei padroni di casa, Ralf Rangnick, perde Howedes per infortunio e decide di arretrare nuovamente Matip al fianco di Metzelder. Rientra Farfan, che ha scontato la squalifica, e si piazza a ridosso del confermatissimo duo d’attacco Raul-Edu. Tra i Red Devils, Sir Alex Ferguson cambia due pedine rispetto alla squadra che ha battuto il Chelsea: Fabio sulla fascia destra, Valencia a centrocampo per Nani.

La prima conclusione a rete è dei locali: al 1′ Baumjohann calcia dal limite ma Van der Saar è attento. Due minuti dopo Rooney conclude a giro dal vertice dell’area ma Neuer vola sotto l’incrocio. Ancora Red Devils al 6′: Park si accentra e tenta il destro, Neuer gli dice di no. Replica dei tedeschi al 9′: da Raul a Farfan che evita un avversario e tenta il sinistro, palla sul fondo. Per quanto cerchino di tenere testa agli avversari, i tedeschi fanno fatica a contenerne le ripartenze: Hernandez al 15′ tenta il diagonale, Neuer blocca in due tempi; ancora Hernandez al 25′: supera in velocità Matip e conclude in diagonale, la palla lambisce il palo. Hernandez e Park ci provano fino al fischio che manda tutti a riposo, ma cozzano contro una difesa in grado di mettere pezze con cadenza frequente.

Champions League: botta e risposta Mourinho – Guardiola

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La tensione sale alle stelle a meno di ventiquattro ore dal clasico più atteso dell’anno, quello che assegnerà la semifinale di andata di Champions League tra Real Madrid e Barcellona. A scaldare gli animi era stato Guardiola qualche giorno fa, quando si era presentato in sala stampa per rispondere polemicamente alle voci che volevano un arbitro portoghese (e quindi connazionale dello Special One) designato per una delle gare più importanti della stagione. Mourinho solo oggi ha trovato modo di rispondere e – come al solito – le sue dichiarazioni non sono passate sotto silenzio:

E’ la prima volta che sento un allenatore criticare la scelta di un arbitro prima dell’inizio della partita. Non sono un amico degli arbitri. Quando gli arbitri sbagliano mi lamento e lo faccio in maniera onesta. È iniziato un nuovo ciclo. Finora c’era un piccolo gruppo che non parla degli arbitri e uno più grande che ne parla, e li critica quando fanno errori importanti. Di questo faccio parte io. Con le dichiarazioni di Pep siamo entrati in una nuova era, in un nuovo gruppo nel quale c’è solo lui, che critica la scelta dell’arbitro. Non si era mai visto.

Calciatori più ricchi del 2011: vince Cristiano Ronaldo, Balotelli primo italiano

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L’annosa sfida tra Cristiano Ronaldo e Messi questa volta va al portoghese. Ma non stiamo parlando di calcio giocato, bensì di chi ha il conto in banca più ricco. Se infatti la Pulce guadagna più di tutti in quanto a sponsor, è CR7 a superarlo per stipendio, guadagnando un milione netto al mese, o circa 23 euro al minuto (compreso mentre dorme), solo per prendere a calci un pallone.

La stella del Barcellona arriva solo secondo, guadagnando in un anno “appena” 10,5 milioni, seguito da Fernando Torres e Yaya Touré con 10 milioni netti. A stabilirlo è Futebol Finance che ha stilato la sua top 100 dei Paperoni del calcio, inserendo il primo calciatore della Serie A, Ibrahimovic, al settimo posto con 9 milioni di euro l’anno, seguito a ruota da Eto’o con 8 milioni.