Roma, ufficiale Bojan per 12 milioni

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Dopo oltre un mese di trattative, indiscrezioni, smentite, voci, è finalmente ufficiale: Bojan Krkic è un giocatore della Roma. A dare la notizia è il sito del Barcellona, che tramite una nota ufficiale svela il passaggio del talento classe ’90 dai blaugrana ai giallorossi e ne pubblica tutte le cifre. Nel contratto, oltre alla cifra per l’acquisto del calciatore è presente anche un obbligo di riscatto per il Barca ed un controriscatto che la Roma potrà esercitare. Insomma, un contratto creativo di non facile lettura e che non fa capire chi delle due società ci guadagnerà davvero.

Infatti la Roma si è assicurata le prestazioni sportive di Bojan per due stagioni, fino all’estate 2013, al prezzo di 12 milioni di euro. Dopo questa data il Barcellona dovrà esercitare l‘obbligo del riscatto, fissato a 13 milioni. In pratica un prestito di due anni con un pagamento di un milione di euro da parte della società detentrice del cartellino. A questo punto se la Roma vorrà trattenere il gioiellino spagnolo nel 2013, dovrà annullare questa clausola pagando 28 milioni di euro oltre ai 12 già pagati, per un totale di 40 milioni. Probabilmente troppi per quello che ha fatto vedere fino ad ora Bojan.

Roma: mancano 17 milioni, e ora chi paga?

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Non c’è pace per la Roma, nemmeno adesso che la questione societaria era quasi conclusa. In dirittura d’arrivo infatti, l’Unicredit ha annunciato che c’è un ulteriore buco di bilancio da 17 milioni di euro da coprire, e la proposta è che vengano coperti a seconda delle quote societarie, 60% (10 milioni) da DiBenedetto e 40% (i rimanenti 7) dalla stessa Unicredit.

Un ragionamento che non fa una piega se non fosse che l’imprenditore americano non ci sta. Secondo lui non è corretto che gli venga presentato un conto da pagare più alto di quello stabilito, e per questo ha dichiarato di non voler spendere un solo euro in più di quanto precedentemente pattuito.

Colpaccio Udinese: ad un passo da Giovani Dos Santos

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Sarà Giovani Dos Santos il nuovo Sanchez. Questo nome non dirà molto ai più, ma chi segue il calcio estero sa che, se davvero dovesse arrivare all’Udinese, potrebbe essere il grande colpo di mercato, forse anche più dei big delle grandi squadre.

Il “piccolo” Giovani, alto 175 cm per appena 71 kg, è una sorta di Sanchez tatticamente più preparato, che finora non ha avuto l’opportunità di esplodere soltanto perché Redknapp non gli ha dato questa possibilità. Ma nonostante il tecnico del Tottenham l’abbia messo praticamente fuori rosa, conosce il valore del calciatore, e per questo non lo cederà a meno di 8 milioni.

Lazio, Reja: “Scudetto? Non si sa mai”

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Pochi giorni fa Cissè, eccitato dal suo esordio con la maglia biancoceleste, ha ammesso che secondo lui la Lazio era da scudetto. I dirigenti ci vanno più cauti, ma lanciano segnali importanti. Lotito ad esempio parla di rinforzare la squadra per migliorare il risultato della scorsa stagione (quinto posto). Eventualità possibile visto che l’Udinese senza Sanchez e qualche altro pezzo importante potrebbe non ripetere l’annata galattica di un anno fa, anche se bisogna stare attenti al ritorno di Juventus e Roma.

E così tra i due si inserisce Reja che, dopo le prime amichevoli, si lascia scappare qualche sbilanciamento di troppo:

Non pensavo fossimo così avanti. Cissè e Klose? Con loro dovremo aver risolto il problema del gol.

Scudetto 2006: Della Valle chiede spiegazioni a Moratti

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La decisione (o la non decisione?) della Figc di lasciare lo scudetto 2006 nella bacheca dell’Inter non ha certo spento le polemiche su una delle pagine più tristi del calcio italiano. A prendere la parola questa volta è l’azionista di maggioranza della Fiorentina, Diego Della Valle,che invita Massimo Moratti, patron dei nerazzurri, a farsi avanti per spiegare cosa accadde realmente cinque anni fa:

Non ci si può celare dietro silenzi inspiegabili da parte di alcuni protagonisti di questa vicenda, o nascondersi dietro cavilli giuridici come hanno fatto altri. Bisogna dare delle spiegazioni chiare sincere e leali e a tutti i tifosi di tutti i club coinvolti per permettere loro di capire cosa è veramente successo, spiegando tutto senza opportunismi, tatticismi e strategie mediatiche che in alcuni casi sono state di totale cattivo gusto, volendosi riparare dietro persone eccellenti che purtroppo non ci sono più.

Roma, l’arrivo di Sanchez al Barça libera finalmente Bojan

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Rischiava di diventare l’ennesimo colpo fallito del mercato estivo ed erano in molti ormai a scommettere che la Roma rimanesse con un pugno di mosche in mano, dopo aver sperato a lungo di portare sotto il Cupolone Bojan Krkic. Tutta colpa della trattativa infinita tra il Barcellona ed Alexis Sanchez, che sembrava essersi arenata negli ultimi giorni, costringendo il giovane attaccante blaugrana a disfare la valigia e ad annullare il biglietto aereo per la Capitale.

Del resto, il Barcellona non voleva saperne di liberarsi di un giovane promettente senza avere prima la certezza di aver messo le mani sul cileno. Ma oggi è arrivato finalmente un raggio di sole con la definizione della trattativa che porta il calciatore dell’Udinese in Spagna e che permette a Bojan di trasferirsi a Roma.

Mandorlini, arriva il deferimento per il coro razzista

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La procura della Federcalcio ha aperto oggi un procedimento di carattere disciplinare sul comportamento tenuto dall’allenatore dell’ Hellas Verona, Andrea Mandorlini, durante la presentazione della sua squadra, avvenuta il 18 luglio scorso. Facciamo un passo indietro e andiamo a vedere cosa è successo in quella data, le reazioni che si sono scatenate e la difesa del tecnico gialloblù.

Il Verona è tornato in serie B dopo un infuocato spareggio di playoff contro la Salernitana, ma le polemiche a distanza di oltre un mese non sembrano finite. Infatti durante la presentazione ufficiale del Verona, l’allenatore ha conquistato la scena, incitando la folla accorsa a cantare cori di sfottò nei confronti dei campani. In particolare il coro preso in esame e che ha fatto scaturire le polemiche diceva: “Ti amo terrone“. Il coro è in realtà un ritornello di una canzone del gruppo musicale bolognese Skiantos, salito alla ribalta nazionale qualche anno fa per esser stato ospite fisso della famosa trasmissione comica Colorado Caffè.

Arturo Vidal, conosciamo il guerriero

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Arturo Erasmo Vidal Pardo nato a Santiago del Cile il 22 maggio 1987, alto 183 cm per un peso forma di 77 Kg è il nuovo acquisto della Juventus targata Conte. Secondo cileno nella storia a vestire la maglia bianconera (dopo Marcelo Salas) è il centrocampista che farà coppia in mezzo al campo con la mente della squadra Andrea Pirlo. Proviamo a conoscere meglio questo ragazzo, soprannominato il Guerriero, per il temperamento in campo e per la sua voglia di combattere sempre.

Vidal ha iniziato la sua carriera professionistica in patri, tra le file del Colo Colo con cui ha vinto il campionato di Apertura e di Clausura nel 2006 e quello di Apertura nel 2007.  Nello stesso anno si mise in mostra durante i mondiali under 20 disputati in Canada, dove la sua nazionale arrivò terza, dietro  all’Argentina e alla Repubblica Ceca. Il Bayer Leverkusen lo osservò a lungo e decise di investire forte su di lui, pagando quasi 10 milioni di euro, per poterlo portare in Germania.

Partite storiche: Juventus- Ajax, finale Champions League 1996

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Post dedicato ad un’altra gioia, riservata ai tifosi bianconeri. Dobbiamo risalire a quindici anni fa – un’eternità per il calcio. L’ultimo successo nella Champions League della Juventus.

Vittoria tutt’altro che semplice, visto che i bianconeri per superare i Lancieri di Amsterdam hanno bisogno dei calci di rigore. Dopo centoventi minuti di battaglia in cui la Juve meritava almeno la vittoria ai punti. Il penalty decisivo lo batte Vladimir Jugovic, e segna con un tiro preciso nell’angolo basso a sinistra di Edwin Van der Sar.

Larissa Riquelme, strip per festeggiare il suo Paraguay (fotogallery)

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Larissa Riquelme nuda (o quasi), di nuovo, sia in pubblico che sul giornale. La procace tifosa più famosa del mondo aveva promesso, con uno stile molto italiano, che si sarebbe spogliata in caso di vittoria finale nella Coppa America del suo Paraguay, come se ai suoi fans non bastasse il recente servizio su Playboy. Ma evidentemente la dichiarazione è bastata a far fioccare i contratti pubblicitari, così una rivista colombiana ha anticipato tutti sul tempo e si è assicurata un servizio in cui la modella lascia poco spazio alla fantasia.

Finita qui? Nient’affatto. Infatti la bella paraguaiana ha voluto deliziare i tifosi giunti a vedere i quarti di finale contro il Brasile e la semifinale con il Venezuela, facendosi trovare con i suoi soliti abiti succinti in tribuna, disponibile alle foto con dei ragazzi decisamente contenti di aver acquistato il biglietto per la partita. Se lo strip era previsto per la finale, festeggiare in anticipo non porta affatto bene, ma anche se dovessero perdere, i tifosi paraguaiani avranno modo di tirarsi su di morale. Dopo il salto qualche foto di Larissa.

Coppa America 2011: Paraguay – Venezuela 5-3 d.c.r.

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Il Paraguay accede alla finale di Coppa America, anche se questo traguardo è davvero poco meritato. La squadra biancorossa infatti, oltre a non aver vinto nemmeno una partita finora (5 pareggi su 5, ed ha passato il turno solo grazie ai rigori), non ha mostrato nemmeno un buon gioco, tanto che il Venezuela in questa semifinale avrebbe ampiamente meritato il passaggio del turno.

La squadra di Martino è molle, sembra quasi che dia per scontata la vittoria, e così in 120 minuti ne gioca appena una trentina. Ben diverso invece è l’approccio alla gara dei venezuelani, pericolosi sin dal primo tempo. Almeno un paio di volte avrebbe meritato di andare in gol, compresa una in cui la rete si gonfia davvero, ma l’arbitro annulla per fuorigioco.