Fantacalcio: negli anticipi emerge il solito Totti, ma niente di più

di Redazione 1

Gli anticipi della 26^ giornata, almeno sulla carta, non ci hanno fornito sorprese. Si sapeva che la Roma in casa con il Parma non ha mai faticato tanto, visti i precedenti (3-0 negli ultimi tre scontri all’Olimpico, e numerosi gol a favore dei giallorossi nelle sfide al Tardini), mentre si sapeva che il Milan potesse far fatica contro una Lazio con l’acqua alla gola, e così è stato, come ha dimostrato l’1-1 di ieri.

Ma prescindendo dalla carta in effetti le cose non sarebbero dovute andare così. La Roma ha dimostrato di non pensare troppo al Real, forse anche aiutata dalla scarsa attenzione dei gialloblù, che le hanno regalato 3 dei 4 gol della serata. Mentre per quanto riguarda il Milan, vista la formazione reinventata da Ancelotti, ci saremmo aspettati che uscisse senza punti dalla sfida con la Lazio, più o meno con tutti gli effettivi disponibili.


Sarà difficile trovare, tra i 50 calciatori scesi in campo finora, il migliore ai fini del Fantacalcio, ma sicuramente potremo individuare i peggiori. Il primo di questi è Luca Bucci, che ha letteralmente regalato la prima rete ad Aquilani, respingendogli sul piede una palla che si poteva bloccare tranquillamente. E con le quattro scoppole rimediate, immaginiamo che il suo voto finale si potrebbe aggirare intorno allo zero.
Il miglior portiere invece non uscirà da questi anticipi, dato che tutti hanno subito gol tranne Doni, che però in tutta la partita ha toccato un solo pallone, quindi è facile aspettarsi un s.v. da lui (con conseguente 6 d’ufficio).

In difesa, tragicomica partita per chi aveva in campo Falcone. Una gara ben al di sotto della sufficienza per l’ex difensore del Cagliari, che ha qualche responsabilità sul primo gol, dato che mette pressione a Bucci e contribuisce al suo errore, perde continuamente la marcatura di Totti, e segna anche una bella autorete in rovesciata. Anche per lui il voto difficilmente supererà 1 punto.
Di contro, buona la partita di Massimo Oddo, che contro la sua ex squadra sfodera una delle partite migliori dell’anno, insieme a Pato. E’ l’unico nel Milan che corre tanto, difende benissimo su Rocchi e mette in area una quantità enorme di cross. E’ premiato dal rigore trasformato, che gli farà anche alzare il voto finale, che prevediamo sarà tra il 9,5 e il 10.

A centrocampo la situazione è dura, guardando alle partite del sabato. Infatti la linea centrale della Lazio non è praticamente esistita, dato che giocava con 3 punte in avanti, e gli altri 7 a protezione della propria area; nel Milan, uscito Seedorf per infortunio, si è visto solo Gourcuff, ma che spesso risultava poco incisivo nella manovra. Mentre il centrocampo del Parma era spesso saltato, e a parte Gasbarroni, l’unico a provare a far male alla Roma, non è pervenuto nei nostri taccuini. Quindi le attenzioni si spostano inevitabilmente sui giallorossi, dove spicca il nome di Aquilani, ottima prestazione per lui, oltre al gol, anche per la tanta corsa e la forma ritrovata. Interessante anche la prova di Taddei, che ha mostrato numeri d’alta scuola, ma che poi, arrivato al limite dell’area, sembrava non sapere più cosa fare con la palla, e vanificava tutto il buon lavoro fatto prima.

In attacco, sicuramente ci sarà una delle migliori punte di giornata: Francesco Totti. Partito un pò in sordina, ha ripreso da dove aveva lasciato il discorso contro l’Inter. Colpi di tacco e magie che solo lui sa fare, e un altro gol da cineteca che va ad aggiungersi ai tanti che ha fatto nel passato.
Menzione anche per Pato, che non avrà segnato, ma che per le numerose assenze a centrocampo ha giocato un pò alla Nedved, partendo da sinistra ed accentrandosi. Ha contribuito all’espulsione di De Silvestri e all’ammonizione di numerosi suoi colleghi. Ha retto praticamente da solo l’attacco, dato che ancora una volta Gilardino non si è visto, e Paloschi ha corso tanto ma concluso molto poco.
Ultima annotazione su Rolando Bianchi. Ci mette molta buona volontà l’ex attaccante del Manchester City, ma evidentemente non si ricordava più come si giocava in Italia. Non guarda praticamente i compagni per tutta la partita, corre da solo, tira da qualsiasi posizione del campo e fa spazientire i suoi colleghi di attacco. Segna anche un gol, ma non sarà abbastanza per fargli meritare un buon voto, viste tutte le occasioni che ha saputo sprecare.

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