Prandelli chiama Di Natale

di Redazione 3

Mancano pochi mesi all’Europeo del 2012 e Cesare Prandelli si ritrova costretto a cercare delle valide alternative alla coppia d’attacco Rossi-Cassano, che tanto bene ha fatto in fase di qualificazione. Inutile dire che si spera di recuperare sia l’attaccante del Villareal che il fantasista del Milan in vista della kermesse continentale, ma intanto occorre provare tutte le alternative, così da essere preparati ad ogni evenienza. Il selezionatore azzurro vuole regalare una possibilità a Totò Di Natale, che – nonostante il passare degli anni – continua a dimostrare di essere un ottimo goleador.

L’attaccante dell’Udinese era stato messo da parte da Prandelli proprio a causa della carta di identità, sebbene fossero in molti a chiederne a gran voce la convocazione. Ebbene, alla luce di questo inizio stagione estremamente positivo per il capitano bianconero, il ct azzurro ha deciso finalmente di rompere gli indugi, rivelando che Di Natale farà parte della comitiva azzurra per l’amichevole contro gli Usa del prossimo 27 febbraio.

Voglio vederlo con Balotelli, sono entrambe punte di movimento e possono muoversi come Rossi e Cassano. Totò ha già fatto Europeo e Mondiale, ma può anche essere maturato. Non si può prescindere da uno che per tre anni consecutivi sta lì ai vertici della classifica cannonieri.

Questo il Prandelli-pensiero in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, anche se la speranza è quella di recuperare l’attacco titolare:

Mi dicono che Giuseppe sta bene: a fine mese starò qualche giorno con lui in Spagna per vedere da vicino come procede il recupero. Antonio l’ho sentito a Natale: vorrebbe spaccare il mondo. Lo aspetterò fino all’ultimo secondo dell’ultimo giorno utile.

Un pensiero particolare è rivolto a Pirlo, il faro del centrocampo della nazionale azzurra:

Pallone d’oro? Sì, anche perché vorrebbe dire che abbiamo fatto un grande Europeo… A centrocampo è il numero uno da dieci anni.

Infine un pronostico sullo scudetto:

I rossoneri sono leggermente favoriti perché, specie in attacco, hanno giocatori con più esperienza e convinzione. Ma la Juve sta bruciando le tappe. Conte non le ha trasmesso solo grinta, ma anche idee di gioco che si vedono in campo.

[Photo Credits | Getty Images]

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