Assegnazione Mondiali, le reazioni politiche

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Foto: AP/LaPresse

Russia e Qatar, due nazioni dove il Mondiale non era mai stato organizzato, ma soprattutto due Stati dalla storia piuttosto controversa, non potevano mancare di suscitare polemiche. La più feroce si è scagliata contro la Russia, accusata di aver corrotto tre delegati  per ottenere il torneo. A dir la verità lo scandalo scoperchiato dalla BBC aveva rivelato tentativi di corruzione in favore degli Stati Uniti, ma secondo gli 007 sembra che ci fossero stati casi pro-Russia non documentati.

Fatto sta che ieri Putin non ha voluto essere presente a Zurigo, dove si è tenuta la votazione, per evitare pressioni esterne, e questa mossa è stata piuttosto distensiva, anche se non sufficiente a rasserenare gli animi. Il giorno dopo però ha tuonato contro le accuse, affermando che persone innocenti erano state accusate ingiustamente di corruzione e che si è trattato solo di metodi per mettere pressione al momento della votazione.

Ma l’assegnazione che ha suscitato più dubbi è stata quella del Qatar, una nazione che non ha nemmeno 40 anni di storia ed in cui il calcio è poco più che un hobby. I petroldollari contano molto, e l’abbiamo visto negli ultimi anni quando campioni del calibro di Batistuta e Rivaldo sono stati attirati nei Paesi arabi da contratti supermilionari. Le perplessità derivano da molti aspetti, primo fra tutti il caldo. L’estate nel deserto significa che le partite si giocheranno tutte ad una temperatura media che si aggira intorno ai 40 gradi, difficile per i giocatori in campo e con molto spreco energetico per la macchina organizzativa che deve assistere i milioni di turisti che si riverseranno nel Paese in quel periodo.

Mancano le strutture e la cultura sportiva, e addirittura il presidente Obama si è pronunciato a caldo, forse stizzito perché il Qatar ha battuto i suoi Stati Uniti sul filo di lana, affermando che quella del Paese arabo è stata una “scelta sbagliata”.

Una scelta arrivata dopo diverse votazioni, ben quattro, anche se il Qatar sin dalla prima ha sempre avuto la maggioranza (11 punti, eliminata l’Australia; 10, eliminato il Giappone; 11 eliminata la Corea; ed infine 14-8 contro Usa). Molto più rapida è stata la scelta in Europa, dove al primo turno è stata eliminata la favorita Inghilterra che ha ottenuto appena due punti, ed al secondo la Russia ha ottenuto la maggioranza assoluta.

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