Liga: Il Real perde ancora, ma il Barça va troppo lento

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Se pensate che vincere lo scudetto sia la coronazione del lavoro fatto da agosto a maggio, ed è la cosa più bella che possa capitare ad un club di professionisti, non parlatene in presenza dei tifosi del Real Madrid. I giornalisti spagnoli parlano in senso funebre della prossima vittoria della Liga da parte dei Blancos, visto che giocando così male non meriterebbero nemmeno di posizionarsi a metà classifica. Il brutto, anzi bruttissimo 1-0 in casa del Deportivo fa precipitare l’indice di popolarità di Schuster, riuscito addirittura a far rimpiangere ai tifosi del Real un allenatore come Capello, tutt’altro che simpatico.

La partita è noiosa, il Real non spinge e il Depo aspetta, e siccome nessuna delle due squadre prova a scuotersi, ci pensa Pepe a gonfiare la rete, ma quella della sua porta, portando così a 6 le sconfitte nelle ultime 9 gare (compresa la Champions). Mai così male la storia dei Galacticos. Per loro fortuna però il Barcellona non è da meno, e sembra voler fare di tutto per fargli vincere lo scudetto. Non fatica nemmeno tanto l’Almeria a portare a casa un punto, grazie anche alla rete decisiva di Uche a 5 minuti dalla fine. Saranno pure tanti gli infortuni che hanno colpito i blaugrana, ma se non vinci per un mese difficilmente darai fastidio ai diretti concorrenti, lontani ancora 7 punti.


Ad approfittare di questi doppi tonfi ci prova il Villareal, che liquida tranquillamente il Saragozza grazie anche alla rete di Giuseppe Rossi, tornato dall’infortunio e subito in gol. Adesso sono solo due i punti che separano i canarini dal Barça, e chissà che non siano pronti a tirare un colpo basso a Rijkaard, che rischia quest’estate di passare le vacanze a preparare le partite del preliminare di Champions.
Tranquillo anche l’Atletico Madrid che passeggia sul già retrocesso Levante e segna tre gol per un buon allenamento che li fa essere la prima candidata alla qualificazione. Ma Siviglia ed Espanyol non mollano e tengono bene il passo contro due avversarie molto più probanti. Il Maiorca e il Valencia non sono due squadre da prendere sottogamba, soprattutto guardando le rose, ma non si capisce come mai i valenciani non riescano a fornire prove rassicuranti per i propri tifosi, e continuino ad annaspare a centro classifica, senza sapere più a quale obiettivo puntare.

Il sogno del Racing Santander dura solo una settimana. Ci pensa il cinico Getafe a riportarli con i piedi per terra, ripetendo l’exploit di coppa. Sconfigge 2-1 sul proprio campo i nero-verdi, riportandosi in gioco per la prossima qualificazione in Europa. Qualificazione a cui invece non sembra crederci più l’Osasuna, dopo il brutto 0-0 in casa del Valladolid, e il Betis, sconfitto in casa dall’Atletico Bilbao, nonostante la bottigliata che colpisce la testa del portiere basco.

In fondo alla classifica impresa del Recreativo Huelva di Sorrentino, che in casa non molla niente e batte il Murcia 4-2, condannandolo definitivamente a seguire le sorti del Levante. Per l’ultimo posto utile per la retrocessione ora ci sono 4 squadre a pari punti a 32, e altre 7 squadre subito sopra, racchiuse in 5 punti. Le ultime 10 giornate si attendono di fuoco, non solo per la retrocessione, ma anche per lo scudetto. Real e Barça possono perdere con chiunque.

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