Come promesso, eccoci tornati alle nostre consuete rubriche settimanali, dopo tanto parlare di calciomercato e di attualità pressante. Oggi, come ogni giovedì, ci occupiamo di portieri, non sempre numeri uno di nome e di fatto, ma spesso con piccole grandi storie dietro le spalle da raccontare.
E’ il caso di Juan Pablo Carrizo, portiere appena sbarcato a Roma, sulla sponda biancazzurra del Tevere, che già sogna di diventare un vero idolo per la curva Nord.
Impresa ardua la sua, visto che negli occhi dei tifosi ancora scorrono le istantanee dei voli di Angelo Peruzzi, che ritirandosi ha lasciato le chiavi della porta nelle mani non troppo sicure degli eredi che hanno provato a prenderne il posto.
Ed è stato proprio “l’Angelo nazionale” a segnalare a Lotito il giovane portiere argentino nel corso dell’estate passata. Gli emissari biancazzurri si recarono in Sudamerica e, nonostante la concorrenza delle due squadre di Manchester, dell’Arsenal, del West Ham, del Milan e del Mallorca, riuscirono a strappare Carrizo al River Plate, pagandolo ben 7 milioni di euro.
L’arrivo del portiere nella Capitale è stato però
ritardato di un anno a causa di problemi burocratici legati al passaporto. In realtà Carrizo potrebbe gicare
da comunitario nel nostro paese, avendo i nonni di origine italiana, ma come accade in molti altri casi simili, si preferisce sempre avere tutte le carte in regola prima di dare l’ok al tesseramento come cittadino europeo. Ultimamente poi il suo nome è stato accostato allo
scandalo passaporti che sta sconvolgendo il calcio argentino, nonostante la Lazio abbia provveduto a tesserarlo come giocatore
extracomunitario.
Fatto sta che Juan Pablo Carrizo la prossima stagione vestirà la maglia che fu di Peruzzi, cercando di emularne le prodezze e dando così ragione a chi lo vede come l’erede del “cinghialone”. Il paragone forse è un po’ azzardato, anche se bisogna ammettere che il ragazzo è ben dotato fisicamente ed ha offerto delle buone prestazioni negli anni del River, conquistando anche l’ultimo Torneo di Clausura.
Chi lo ha visto giocare ne esalta la sicurezza e l’agilità, oltre alla spiccata capacità di saper leggere le varie situazioni di gioco. Non crediamo che possa prendere il posto di Peruzzi nel cuore dei tifosi, ma gli auguriamo di riuscire almeno a far meglio dei suoi recenti predecessori. I numeri li ha e l’ambizione pure:
Voglio vincere lo scudetto con la Lazio!
Magari non quest’anno, Juan Pablo, ma è comunque importante crederci sempre!