Carletto Parola: il Signor Rovesciata

di Redazione 1

Ancora un grande del passato ad arricchire queste pagine, anche se dubito che qualcuno tra i nostri lettori abbia avuto la fortuna di vederlo giocare. Il passato al quale ci riferiamo è molto lontano nel tempo, ma le gesta di questo campione sono rimaste come slogan dello sport più bello del mondo.

Stiamo parlando di Carletto Parola ed ora alzi la mano chi non unisce questo nome alla spettacolare rovesciata che lo ha reso famoso, finendo poi stampata sulle Figurine Panini a mo’ di spot promozionale.

Cominciamo la sua storia proprio da quel 15 gennaio 1950, quando Carletto riuscì ad impedire un gol quasi certo della Fiorentina, esibendosi in una spettacolare sforbiciata volante, che fece balzare in piedi l’intero stadio. Quel gesto rimase impresso come un marchio di fabbrica e, benché Parola si sia distinto anche per altre doti tecniche, verrà ricordato da allora in poi soprattutto per quel movimento acrobatico.


All’epoca giocava nella Juventus, squadra nella quale era arrivato dopo aver militato nel Dopolavoro Fiat. Ma i suoi inizi sportivi erano lontani anni luce dal mondo del calcio. La sua passione era la bicicletta e sin da piccolo immaginava fama e fortuna sulle due ruote. I risultati arrivavano, nonostante la giovane età tra una gara di velocità ed una di mezzofondo, ma ben presto cominciò a mostrare interesse per quella palla di cuoio che rotolava su un campo sterrato: ormai il calcio aveva conquistato il suo cuore, diventando la strada da percorrere per il futuro.

L’occasione di fare il grande salto gliela offrì la società bianconerà, trasformandolo in breve tempo in uno dei forti stopper della sua epoca, tanto in gamba da essere selezionato per un’amichevole tra Gran Bretagna e Resto d’Europa, come unico italiano in campo. I britannici vinsero quella gara per 6-1, ma Carletto fece la sua figura e venne contattato da numerose squadre d’oltremanica nel tentativo di ingaggiarlo.

Da allora venne chiamato Carletto l’Europeo, anche se poi passò alla storia come il Signor Rovesciata o Nuccio Gauloises, dal nome della marca di sigarette che fumava.

Forte e preciso, elegante nelle movenze e senza alcuna cattiveria agonistica, Parola ha rappresentato quanto di meglio si potesse chiedere ad un centrale difensivo della sua epoca, creando una nuova figura di stopper, chiamato non solo ad interrompere il gioco altrui, ma anche a porsi come primo costruttore della manovra d’attacco.

Di lui si ricorderà per sempre la rovesciata acrobatica, ma Carletto è stato molto di più. Sarebbe stato un vero peccato regalarlo al ciclismo!

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