Westfalenstadion: la Scala del calcio tedesco

Seconda tappa tedesca nel nostro viaggio alla scoperta degli impianti sportivi più suggestivi e ricchi di storia. Qualche tempo fa ci siamo occupati dell’Olympiastadion di Berlino che evoca in tutti noi ricordi di felici, legati alle sorti della nostra nazionale.

Oggi invece ci fermiamo a Dortmund per ammirare la maestosità del Westfalenstadion, considerato da sempre la Scala del calcio tedesco.

La sua costruzione risale al 1974, quando, per ospitare i Mondiali, la Germania fu costretta a dotarsi di stadi capienti e sicuri. La città di Dortmund aveva già un impianto, il Rote Erde, che poteva essere ristrutturato, ma si preferì progettare uno stadio ex-novo, grazie all’utilizzo di elementi pre-formati che abbattevano i costi di costruzione.


Nel 2001 ha subito un prima ristrutturazione, che ha interessato soprattutto le tribune, aumentando il numero di posti a sedere. In occasione dei Mondiali del 2006, poi, si è provveduto ad ulteriori modifiche, come ad esempio la collocazione delle spalliere sui seggiolini dell’anello inferiore e l’istallazione di un sistema di controllo elettronico per facilitare l’ingresso allo stadio.

Invariato invece l’aspetto esterno con gli otto piloni in acciaio, color giallo brillante, visibili anche da grande distanza.

Dal dicembre 2005 il Westfalenstadion ha cambiato nome, prendendo quello della ditta tedesca che lo ha preso in affitto fino al 2011. Ora quindi, nel caso vi capitasse di passare da quelle parti, chiedete del Signal Iduna Park, se volete essere sicuri di arrivare allo stadio.

In qualunque modo vogliate chiamarlo resta sempre uno dei più grandi impianti tedeschi, capace di contenere fino a 69.000 spettatori (più di 80.000 se si considerano anche i posti in piedi).

E pensate che per gare di campionato del Borussia Dortmund, squadra di casa, il Westfalenstadion vanta una media di 77.000 spettatori a partita. Un vero record per la Germania!

Per noi italiani è uno stadio portafortuna, visto che proprio qui abbiamo superato la Germania nella semifinale del Mondiale 2006, ponendo fine all’imbattibilità dei tedeschi che in questo impianto non perdevano da 14 partite.

Ricordi a parte, è sicuramente uno stadio da visitare, per la sua bellezza architettonica e per fama di Scala del calcio tedesco!

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