Terribile confessione di Jardel: “Sono un cocainomane”

di Redazione 1

Ve lo ricordate Mario Jardel? Sicuramente i tifosi del Milan si. Fu lui l’artefice dell’eliminazione dalla Champions sul finire degli anni ’90, quando lo incontrarono prima con la maglia del Porto e poi con quella del Galatasaray. Ora, a 35 anni e con due scarpe d’oro nella sua bacheca, la confessione scioccante: “Sono un cocainomane“.

La dichiarazione è avvenuta in diretta in un’intervista della tv nazionale brasiliana “Globo“, che ha raggiunto il calciatore che, attualmente senza una squadra, si sta allenando da solo, in attesa di un ingaggio.


Oltre 200 gol in carriera, di cui 130 con la maglia del Porto, con cui vinse anche il titolo di miglior cannoniere d’Europa, era un giramondo. Ha vestito le maglie di 12 squadre diverse, sparse in 7 nazioni di tutto il mondo. Nato calcisticamente nel Vasco Da Gama, ha girato per l’Europa, è tornato in Argentina, è passato per qualche mese anche in Italia, nell’Ancona in cui ha collezionato anche 4 presenze, ed ha finito la carriera, per ora, in Australia, nel Newcastle Jets, da cui si è svincolato qualche mese fa. E’ uno dei calciatori più prolifici del calcio portoghese, pensate che ha segnato 195 reti in 177 partite, evento rarissimo tra le punte nei campionato europei.

La confessione è risultata come uno sfogo per uno degli attaccanti più forti del mondo, capace di vestire anche la maglia della nazionale verdeoro per 10 volte, togliendola a giocatori del calibro di Ronaldo e Romario. “E’ iniziato tutto con cattive frequentazioni – ha spiegato a “Globo” – poi, in rapida successione, sono arrivati il divorzio, la depressione, e la droga. Purtroppo non si tratta di un vizio passeggero; è un problema che ho da anni, e non sono nemmeno sicuro di non ricaderci un’altra volta. Anche se da due mesi riesco a starne lontano”. Un grido disperato in cerca d’aiuto, magari da parte di qualche squadra di professionisti che potrebbe offrirgli il contratto che lo terrebbe impegnato e quindi lontano dalla droga.
La speranza è di trovare un nuovo ingaggio, per una grande squadra. – spiega ancora Jardel – Così finalmente anche la mia vita avrebbe di nuovo un senso. Chiedo scusa a tutti per il cattivo esempio che ho dato”.

Chissà, magari perdendo un pò del suo peso che lo ha caratterizzato negli ultimi anni, potrebbe tornare a livelli accettabili. Dopotutto il pentimento è arrivato, i piedi sono sempre divini, basterebbe soltanto che la forza di volontà faccia il resto. Forza Mario, un calciatore che segna 200 gol non merita di passare alla storia per la cocaina.

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