Curve chiuse anche allo stadio Friuli di Udine. Anzi, ad essere più precisi una curva, la Sud. Stavolta però non si tratta di provvedimenti contro il tifo violento, ma solo del mega-concerto che Vasco Rossi sta preparando proprio nello stadio dell’Udinese, e che tra poche ore ospiterà la gara della Nazionale contro la Georgia.
Quando Vasco si muove, si sa, gli va dietro mezza città. La struttura per il concerto è talmente grande che, nonostante l’evento sia programmato per venerdì prossimo, non era possibile costruirla in 48 ore, ma ci sono voluti così tanti giorni da costringere i nostri azzurri a giocare senza uno spicchio di stadio.
La prendono a ridere a Casa Azzurri intanto, con Lippi che scherzando ammette che preferisce il Friuli con un palco al centro del campo allo stadio di Cipro, dove la sua squadra ha giocato la peggior partita della sua gestione. Si è data la colpa agli infortuni, al ritardo di preparazione, e addirittura al campo troppo piccolo per l’estro dei nostri ragazzi, ma se anche stavolta le cose dovessero andare storte, probabilmente ci si trincererà dietro questo mezzo palco per ripararsi dai pomodori che arriveranno dagli spalti.
La cosa importante è che comunque la Fifa ha dato il proprio assenso a giocare la gara, verificando che le norme di sicurezza sono tutte ugualmente rispettate. Certo, una pallonata su un faretto che farebbe un volo di 10 metri non sarebbe da augurare a nessuno. Comunque anche gli azzurri provano a prenderla con filosofia. Buffon rimpiange solo di non saper cantare, mentre per Di Natale c’è il pericolo che distragga dalla partita, facendo perdere il contatto con la porta, quella vera. Alla fine anche Vasco in persona si è pronunciato in merito, dicendo
“Mi auguro che il mio palco porti fortuna e che i nostri attaccanti non si distraggano troppo”.
Glielo auguriamo anche noi, e speriamo che, almeno questa volta, gli azzurri vadano al massimo.
