Barcellona-Milan, Guardiola: “Temo Ibra”

di Redazione Commenta

Mancano poche ore all’inizio della decisiva sfida di ritorno valida per i quarti di finale di Champions League tra Barcellona e Milan. I rossoneri possono contare su due risultati su tre visto il pareggio a reti bianche strappato all’andata, ma Guardiola, allenatore dei blaugrana, non si fida ed è convinto che il Milan non giocherà per ottenere un pari con reti. Specie con Ibrahimovic in forma.

IL RITORNO DI IBRA – L’attaccante svedese tornerà questa sera per la prima volta da avversario al Camp Nou, dopo l’annata non propriamente felice nella città catalana. Una motivazione in più per il capocannoniere del Milan.

Un giocatore del livello di Ibra è sempre pericoloso e dobbiamo partire dal presupposto che i palloni alti sono tutti suoi. Bisognerà dunque cercare di non farglieli arrivare o di tenerlo il piu’ lontano possibile dall’area.

ESPERIENZA MILAN – Guardiola avverte peraltro come la maggiore esperienza dei giocatori rossoneri nel saper controllare le partite possa essere un vantaggio non da poco per la truppa di Allegri.

Dobbiamo impostare la partita pensando che il Milan segnerà un gol. Loro hanno la capacità di dominare le partite e, quando le dominano, difendono molto bene e partono forte in contropiede. Il Milan è meglio di noi, noi non sappiamo difendere il risultato per molto tempo.

ONORE CATALANO – Rispettare il Milan non vuol dire comunque che il Barcellona campione di tutto si farà intimorire. In conferenza stampa, l’allenatore blaugrana è piuttosto chiaro.

Quando una squadra come la nostra arriva ai quarti di finale ha l’obbligo di dare il meglio di sé. Tutte le partite, a questo punto della stagione, sono vitali e quella di domani (oggi, ndr) non farà eccezione, specie dopo il risultato dell’andata. La situazione è semplice: chi vince, va in semifinale. Cercheremo di attaccarli nel modo migliore ma non credo che finirà 3-0 per noi, un gol lo faranno. Il nostro obiettivo è comunque creare occasioni e imporre un ritmo alto. Il gioco delle posizioni e gli squilibri nelle varie zone del campo saranno fondamentali, anche perchè il Milan gioca molto chiuso ma i suoi giocatori non sono statici.

Photo credits | Getty Images

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