Roma: si riparte dalle cessioni con il sogno Higuain

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Gli emissari di Di Benedetto, Baldini e Sabatini, hanno iniziato a lavorare alla Roma che sarà. E l’obiettivo principale è di sfoltire la rosa di tutti gli scontenti, specialmente ora che il quarto posto sembra un miraggio e verranno a mancare una ventina di milioni di euro per la mancata qualificazione in Champions.

Il più sicuro di partire è Mirko Vucinic. Secondo il suo procuratore il montenegrino sta pagando da un lato la sua voglia di cambiare aria che è stata soffocata più volte da Ranieri in passato, e dall’altro il brutto rapporto con la tifoseria che ormai non gli consente più nulla. Il montenegrino ormai ha perso il fascino che aveva un paio di anni fa, quando il Manchester United offrì 15 milioni per lui, ma ancora una decina di milioni potrebbe portarli alle casse giallorosse.

Roma – Inter 0-1: fotogallery

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Fino alla scorsa stagione era la sfida tra le migliori compagini del calcio italiano, mentre quest’anno quella tra Roma ed Inter è solo una gara tra le grandi deluse, tra due squadre partite con ben altri obiettivi, che non immaginavano certo di ritrovarsi a dover giocare alla morte una semifinale di Coppa Italia per salvare la faccia e la stagione.

L’ultimo turno di campionato ha mortificato le ambizioni delle due squadre, con l’Inter che probabilmente ha dato l’addio definitivo alla corsa scudetto e la Roma costretta a rinunciare (forse non definitivamente, ma quasi) al sogno di conquistare un posto nella Champions League della prossima stagione. Fare bene in Coppa Italia (e magari vincerla) rappresenterebbe dunque l’ultima chiamata per le due formazioni. Chiamata senza risposta per gli uomini di Montella, che tra le pareti domestiche non riescono ad imporre il proprio gioco ed alla fine soccombono di fronte alla maggiore voglia degli ospiti.

Coppa Italia semifinale andata: Roma – Inter 0-1

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Gara valevole per l’andata delle semifinali di Coppa Italia.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Inter 0-1
Rete:
45′ pt Stankovic (I)

Roma – Inter 0-1

Trofeo Tim Cup. A meno di miracolosi stravolgimenti del destino che la stagione in corso ha riservato a Roma e Inter, a giallorossi e nerazzurri è rimasto solo questo. La Coppa Italia. A differenza degli anni passati, quando le due formazioni avevano preso gusto a sfidarsi in finale, nel 2011 tocca loro scontrarsi nel turno di semifinale per accedere all’ambita, ultima gara. Chi perde butta via anche il salvagente di scorta, chi riuscirà a vincere potrà rendere meno amaro un periodo da archiviare in fretta.

Reduci da due ko in campionato, le rose di Montella e Leonardo sono schierate dai rispettivi tecnici nel pieno delle forze: l’ex Aeroplanino, tuttavia, deve rinunciare allo squalificato Totti mentre l’ex rossonero fa a meno di Eto’o, infortunato. 4-2-3-1 per la Roma con Doni in porta; Cassetti, N. Burdisso, Juan e Riise in retroguardia; Pizarro, De Rossi a fare da collante tra difesa e mediana; a centrocampo Taddei, Perrotta e Vucinic; Borriello unica punta. L’Inter risponde con il 4-3-1-2: tra i pali Julio Cesar; il ritorno da titolare di Maicon che prende posto in difesa al fianco di Lucio, Ranocchia e Nagatomo; in mediana Zanetti, Cambiasso e Stankovic; Sneijder il trequartista; in attacco Milito e Pandev.

Roma, si pensa subito allo stadio

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Ormai è chiaro che il primo pensiero dei nuovi proprietari della Roma è lo stadio. Superate le battutine e le polemiche sull’Olimpico, è evidente che la maggior parte degli investimenti verranno effettuati in quella direzione. A parlare è Tullio Camiglieri, portavoce di Di Benedetto in Italia, intervistato da Radiouno, il quale ha fatto capire come l’idea del nuovo stadio romano dovrà ricalcare la scia di quelli americani che, per dirla in breve, sono aperti tutti i giorni.

Se si può guadagnare nel calcio in Italia? Gli stadi di proprietà sono fondamentali: durante le partite dei Boston Red Sox gli spettatori sono coinvolti in una serie di eventi correlati all’evento sportivo e hanno la possibilità di fare tante altre cose oltre che assistere alle partite. Bisogna dare la possibilità a chi vuole investire in queste infrastrutture di farlo: in Italia l’unica fonte di reddito delle nostre squadre sono le gambe dei calciatori ma non sono sufficienti. Gli stadi sono fonti di reddito sicuro.

Roma, aria di epurazione: “alcuni giocatori non ci piacciono”

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Cominciano a lavorare i soci americani che hanno acquistato l’As Roma, e tra un mese inizierà una vera e propria ricostruzione della squadra. Intervistato dai giornalisti italiani, ieri James Pallotta ha rivelato da dove si comincerà. In primis, l’obiettivo: far tornare la Roma campione. Ciò significa che il primo obiettivo è lo scudetto, e poi, anche se non parla apertamente di Champions League, lascia intendere che i giallorossi dovranno diventare un’abituée della competizione.

Poi i giocatori, l’aspetto più delicato. Per farlo Pallotta, che è proprietario della squadra dell’Nba dei Boston Celtics, fa un’associazione con la squadra di basket. Nomina tutti i giocatori che compongono il quintetto base, tra i più altisonanti del campionato, e lascia intendere che la stessa cosa proverà a farla a Roma, praticamente riempiendola di campioni.

Roma – Palermo 2-3: fotogallery

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Vincere per regalare a Thomas DiBenedetto la prima soddisfazione da presidente. Questo era l’obiettivo della Roma, in cerca di un posto nella Champions League del prossimo anno e desiderosa di festeggiare la nuova proprietà con una vittoria. Ma la l’apertura dello champagne viene rimandata ed i calici vanno riposti con cura in attesa di un’occasione migliore, perché a brindare sul terreno dell’Olimpico è solo il Palermo di Delio Rossi.

Totti aveva illuso i tifosi giallorossi, realizzando il rigore che valeva il vantaggio dei padroni di casa, ma prima dell’intervallo i rosanero riuscivano a mettere in equilibrio il risultato, ancora su calcio di rigore (Pinilla). Nella ripresa i capitolini si mostravano vogliosi ma poco concreti, sbagliando reti che sembravano fatte. Ed alla fine chi sbaglia paga. Hernandez portava gli ospiti sull’1-2 e poi si permetteva il lusso di siglare la sua personale doppietta al 90′; Vucinic riduceva lo svantaggio, ma oramai era tardi per recuperare il 2-3.

Serie A 33a giornata: Roma – Palermo 2-3

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Anticipo della trentatreesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Palermo 2-3
Reti:
20′ pt rig. Totti (R), 42′ pt rig. Pinilla (P), 39′ st e 45′ st Hernandez (P), 47′ st Vucinic (R)

Roma – Palermo 2-3

Roma made in Usa, dopo la firma ufficiale della cessione del pacchetto di maggioranza del club: il 67% della società giallorossa finisce a una newco di cui fanno parte Unicredit (40%) e la  Di Benedetto AS Roma LLC che fa capo a Thomas DiBenedetto e ai tre soci americani di assoluta credibilità. In un contesto simile e – a maggior ragione – dopo la firma avvenuta nella notte (erano da poco passate le 19 a Boston) la sfida contro il Palermo rischia di trasformarsi in una festa a prescindere.

Dal risultato, dalla qualificazione in Champions League, dall’esito della gara. Che, a scanso di equivoci, è fondamentale tanto per la Roma – a cui il quarto posto fa evidentemente gola anche perchè sarebbe un bel regalo messo sul tavolo del neo presidente – quanto per un Palermo in grossa difficoltà di tenuta fisica e psicologica. I rosanero devono riscattare un periodo sciagurato in cui, se da un lato la squadra ci ha messo del suo, dall’altro si è pagata l’eccessiva istintività di patron Maurizio Zamparini che ha prima cacciato Delio Rossi per poi decidere di riprenderlo.

Totti: “Mai pensato di vendere casa”

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Sui principali media era anche uscito quello che sarebbe stato l’annuncio di vendita dell’appartamento di Francesco Totti:

Vendesi attico e superattico 500 metri quadrati, piscina sul terrazzo, grande jacuzzi al piano di sotto, zona tranquilla, 5.300.000 euro trattabili; astenersi perditempo e laziali.

Il numero 10 giallorosso e famiglia sarebbero stati vicini al trasloco in un nuovo grattacielo di 28 piani – l’Eurosky Tower – appena costruito nel quartiere dell’EUR – mentre ora abitano nel quartiere del Torrino. Peccato che fosse tutto falso.

La Roma è americana!

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Il 16 aprile è una data storica per la Roma ed il calcio italiano: per la prima volta infatti un club di Serie A ha un presidente straniero. Thomas Di Benedetto e soci hanno firmato appena pochi minuti fa, quando a Boston mancavano 3 minuti all’una di notte ed in Italia l’alba era passata già da un pezzo.

Come si legge su un comunicato di Unicredit e AS Roma, gli americani hanno acquisito il 67% del Capitale Sociale dell’As Roma S.p.A., tra le altre cose, e le restanti azioni, o parte di esse, verranno presto vendute da Unicredit ad un investitore italiano.

Roma: trovato l’accordo su tutti i punti, le firme previste per stasera

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Nella migliore delle ipotesi la firma per il passaggio di proprietà dell’As Roma agli americani doveva avvenire questa mattina, nella peggiore domani. Si è trovata la solita via di mezzo, e cioè le fatidiche firme dovrebbero essere apposte quando in Italia sarà buio da un pezzo, forse persino stanotte.

Una notte insonne per i tifosi giallorossi che passeranno quelle ore probabilmente davanti al computer a leggere le agenzie di stampa per poter finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo aver saputo che la loro squadra ha un nuovo proprietario.

Roma, Ancelotti sempre più vicino

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Fuori dalla Champions League, quasi fuori dalla lotta per il titolo in Premier League: la stagione di Carlo Ancelotti alla guida del Chelsea si sta concludendo nel peggiore dei modi. Lui continua a ripetere di voler restare a Londra, ma è chiaro che a questo punto il patron Abramovich potrebbe dargli il benservito, lasciandolo libero di coronare il suo antico sogno, quello di allenare la Roma.

Allenerò la Roma il 7 luglio, ma non so di quale anno.

aveva detto qualche giorno fa l’allenatore italiano, ma allo stato dei fatti potrebbe essere proprio il 2011 l’anno giusto per il grande salto, per la felicità di Thomas Di Benedetto, che in questi giorni dovrebbe firmare il contratto per l’acquisto della società giallorossa.