Era il 25 aprile de 1995, quando Andrea Fortunato, giovane promessa della Juventus e del calcio italiano, morì di leucemia all’età di 24 anni. Nel giorno del 16anniversario della sua morte, la Vecchia Signora ha voluto ricordare lo sfortunato difensore, dedicandogli un pensiero dal suo sito internet:
Un altro anno è passato. Un altro anno senza Andrea Fortunato.
Di anni da allora ne sono passati davvero parecchi, ma il popolo bianconero ancora ricorda la vicenda umana di questo ragazzo originario della Campania, che sognava di ripercorrere le orme dei grandi terzini del passato e di sfondare nel mondo del calcio.
Vincere per continuare a sperare nella qualificazione all’Europa che conta: questo era l’obiettivo della Juventus nel posticipo della trentaquattresima giornata di campionato. Vincere (o almeno strappare un punto alla Vecchia Signora) per poter continuare a cullare i sogni di salvezza: questo era l’obiettivo dichiarato del Catania di Simeone. Alla fine della fiera saranno gli ospiti a brindare, dopo essere stati sotto per gran parte della gara.
Juve decisa e spigliata nella prima parte di gara, con capitan Del Piero che siglava la rete del vantaggio al 19′ del primo tempo, approfittando di un tiro dal dischetto concesso per fallo di mano di un difensore etneo. Il raddoppio arrivava al minuto numero 37, quando Krasic partiva sulla destra e crossava al centro ancora per il numero 10 bianconero: tocco fortunoso e rete che valeva l’avvicinamento alla Roma.
Posticipo della trentaquattresima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino: Juventus – Catania 2-2
Reti: 19′ pt rig. e 37′ pt De Piero (J), 36′ st Gomez (C), 50′ st Lodi C)
Juventus – Catania 2-2
La Juventus per restare in scia del quarto posto, il Catania per mettere da parte fondamentali punti per continuare a seguire una salvezza tutt’altro che scontata, seppur più alla portata di qualche mese fa. In uno stadio Olimpico da buon colpo d’occhio, le due formazioni si schierano in assetto differente: offensivi i bianconeri, più guardinghi gli etnei. Del Neri decide di puntare in attacco su Del Piero e Matri, affida ad Aquilani la regia di centrocampo e lascia Krasic libero di correre in lungo e in largo sulla fascia destra. Non fa barricate Simeone il quale opta per l’affidamento all’unica punta costituita da Maxi Lopez con Ricchiuti a supporto.
Parte subito forte la compagine locale: al 7’ Motta sulla trequarti crossa a cambiare gioco per Matri ma sul tentativo dell’ex Cagliari interviene Andujar e mette in angolo. Dieci minuti di assestamento, poi il vantaggio locale: è il 18’ quando, su corner di Del Piero, Alvarez commette fallo di mano in area ospite. Il replay non conferma ma dal dischetto capitan Pinturicchio è impeccabile e manda il pallone dalla parte opposta rispetto a dove si tuffa Andujar (a destra).
Nonostante si dica che, in caso di vittoria della FA Cup, Roberto Mancini debba restare al Manchester City, il suo nome è quello che tutti danno come più probabile per la panchina della Juve della prossima stagione. A confermare questo sospetto arriva la notizia che ieri il Mancio si sarebbe incontrato con Fabio Paratici e Pavel Nedved, e pare abbia accettato di dirigere i bianconeri nella prossima stagione. Per farlo però ha chiesto delle garanzie.
O meglio, una in particolare: una campagna acquisti sontuosa nella prossima estate. Non importa se giocherà la Champions o l’Europa League, ciò che Mancini vuole è che la rosa sia competitiva e possa lottare per le prime tre posizioni (ricordiamo che il prossimo anno la quarta giocherà l’Europa League). E vediamo se sarà accontentato.
Come abbiamo scritto qualche giorno fa era in atto un derby di mercato tra Juventus ed Inter per assicurarsi i servizi di Gabriel Appelt Pires. Alla fine l’anno spuntata i bianconeri.
Il giocatore – che a differenza di quanto avevo scritto è un volante, ovvero un centrocampista che giostra normalmente davanti alla difesa – arriverà a Torino insieme al fratello Guilherme – una seconda punta che ricorda nei movimenti capitan Del Piero – per due milioni di euro più bonus.
Dopo anni ed anni di infortuni e recuperi vari, Alberto Aquilani è riuscito finalmente trovare continuità con la maglia della Juventus, riuscendo persino a riguadagnare un posto in nazionale. La
La rivalità tra la Juventus e l’Inter è sempre grande. E adesso si sta trasferendo nella caccia ai giovani fenomeni in giro per il mondo. Dopo aver messo a segno
Il direttore generale juventino Beppe Marotta ha parlato del futuro dei bianconeri a 360° durante la manifestazione Scouting Forum 2011: nella squadra torinese non ci saranno rivoluzioni ma solo alcuni innesti di qualità.
L’idea sarebbe quella di il lavoro iniziato l’anno scorso:
Quando siamo arrivati, abbiamo trovato un ciclo che era destinato a chiudersi e noi abbiamo iniziato la scorsa estate un nuovo ciclo con grande difficoltà, gettando delle basi. Nelle ultime partite sono stati utilizzati 14, 15, 16 giocatori dei quali 13, 12, 11 tutti nuovi. Ora vogliamo continuare a migliorare questo gruppo individuando due-tre giocatori di qualità maggiore che possano incrementare il valore della rosa.
Ormai, anche se manca l’offerta scritta, almeno a livello verbale ci siamo: Alberto Aquilani verrà riscattato dalla Juventus. A rivelarlo è Franco Zavaglia, procuratore del calciatore, che ha ammesso il tentativo della società di chiedere uno sconto al Liverpool, specialmente perché i Reds non lo vogliono più, ma alla fine verrà riscattato:
Nella Juve Aquilani si trova benissimo, con i dirigenti bianconeri ha un rapporto eccezionale. Se c’è stato qualcosa in passato, forse era relativo al periodo non facile della squadra. L’operazione per il riscatto è stata fissata ad agosto dell’anno scorso ed è ben definita. Non ci dovrebbero essere grandi problemi. Non è una formalità ma la Juve non si farà scappare uno dei centrocampisti più bravi che ci sono nel panorama europeo.
Ormai la sede della Juventus sembra quella del Fantacalcio. Ogni giorno spunta un nome nuovo, e non tutti sono fondati, ma per dovere di cronaca vanno riferiti agli amici juventini. E stavolta il nome è di quelli davvero pesanti, Carlitos Tevez, l’uomo squadra del Manchester City che di nuovo, per almeno la terza o quarta volta quest’anno, ha mostrato la volontà di volersene andare.
Il City rischia nuovamente di fallire l’aggancio alla Champions League, con il Tottenham in rimonta e le sconfitte, a volte pesanti, che fanno sperare il club nel quarto posto manco fosse la vittoria del campionato. Secondo le prime indiscrezioni pare che ci sia stato un primo contatto tra i dirigenti bianconeri ed il procuratore dell’attaccante, peraltro seguito ben prima del suo trasferimento al City. E le prime notizie non sembrano buone.
La Juventus sembra intenzionata a basare il prossimo calciomercato sui riscatti, dato che quasi tutti i calciatori in prestito quest’anno hanno superato l’esame. Un’incognita però aleggia sempre sull’attacco, e cioè due ottimi elementi come Quagliarella e Matri sono in prestito. La Juve li riscatterà entrambi o solo uno dei due? Il napoletano è andato benissimo, fino all’infortunio, reggendo da solo il reparto, mentre per l’ex cagliaritano 7 gol in poco più due mesi sono un ottimo biglietto da visita.
Questa mattina Cellino, intervistato dal Corriere dello Sport, è stato chiaro:
Conosco le qualità di Matri e so di aver consegnato alla Juve un campione. Ne ero così convinto che se fosse dipeso da me non l’avrei ceduto, ma era giusto assecondare il ragazzo perché si è sempre comportato bene e viveva come un sogno la possibilità di andare in bianconero. Non me la sono sentita di trattenerlo.
La vittoria in casa della Roma ha rivitalizzato la Vecchia Signora, che ora prova a salvare il salvabile, giocando ogni partita come se fosse una finale. L’avversaria di turno era un Genoa non matematicamente salvo e deciso ad interrompere il mini trend positivo dei bianconeri fatto di un pareggio e due vittorie.
La gara della Juventus cominciava i salita con l’autorete di Bonucci che avrebbe potuto tagliare le gambe e fiaccate il desiderio di vittoria. Il pareggio bianconero arrivava solo al 5′ della ripresa, quando Pepe trovava la deviazione di Rossi su assist di Aquiliani e bruciava Eduardo.
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