Eto’o difende Benitez

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Era a arrivato a Milano tra fanfare e squilli di tromba, assumendosi il non facile compito di sostituire Mourinho, ‘allenatore simbolo della rinascita nerazzurra, colui che in un solo anno ha conquistato tutto quello che c’era da conquistare, riportando l’Inter sul tetto d’Europa dopo 45 anni di digiuno.

Compito ingrato per Rafa Benitez, incapace di entrare nei cuori dei tifosi e nella testa dei giocatori, per dimostrare loro che non si può smettere di aver fame solo dopo aver gustato un (seppur ricco) antipasto. Lo spagnolo ha fatto il proprio dovere, portando a Milano una Supercoppa Italiana ed il Campionato del Mondo per Club e mancando solo l’appuntamento con la Supercoppa Europea, lasciata ai connazionali dell’Atletico Madrid. Ma questo non è bastato per salvare il posto, né è servito per avere la gratitudine dei suoi uomini, molti dei quali hanno esultato nel momento dell’addio. Molti, ma non Samuel Eto’o, che ad un mese di distanza dell’esonero del tecnico torna sull’argomento dalla poltrona del Chiambretti Night per difenderne l’operato.

Inter: Maicon resta grazie a Leonardo

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Intervistato dal sito Goal.com, uno dei procuratori più importanti al mondo, Antonio Caliendo che, tra gli altri, ha nella sua scuderia Douglas Maicon, ha rivelato un retroscena da brividi per i tifosi nerazzurri. Il laterale brasiliano infatti è stato ad un passo dal lasciare l’Inter a gennaio, forse anche più che nel giugno scorso.

Non è un segreto che, dopo la partenza di Mourinho, il brasiliano voleva seguirlo al Real Madrid, e solo la dura opposizione di Moratti lo convinse a restare. Le brutte prestazioni ed i risultati che non arrivavano nella prima parte della stagione stavano nuovamente spingendo il terzino verso Madrid, tanto che qualche discorso sui costi stava cominciando a metterlo su.

Mourinho lascerà il Real Madrid a giugno?

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Lo so la notizia farà battere forte il cuore di tutti i tifosi interisti: la storia tra José Mourinho ed il Real Madrid potrebbe chiudersi già a giugno. Questo è almeno quello che dice il quotidano spagnolo As – sempre vicine alle vicende dei Galacticos.

I motivi della possibile separazione? Lo Special One sarebbe deluso dal comportamento tenuto finora dalla società nei suoi riguardi. In particolare è ai ferri corti con Jorge Valdano.

Gli obiettivi di calciomercato: Moussa Sissoko

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Moussa Sissoko è un possente centrocampista – 187 cm di altezza per 83 chilogrammi – francese di origini maliane di ventuno anni che gioca nel Tolosa. Un anno fa aveva colpito gli osservatori di mezza Europa con una stagione esplosiva fatta di 37 partite disputate e sette reti segnate, che gli è valsa l’elezione a miglior giovane del campionato francese.

Questa stagione si sta rivelando più deludente della precedente. E il centrocampista nato a Blanc Mesnil – ovvero nella periferia parigina – ha riconosciuto che quest’anno il suo apporto è insufficiente. All’Équipe ha raccontato che

Il fatto di non essere stato più decisivo m’infastidisce un po’. Come centrocampista è mio compito sostenere gli attaccanti, fare degli assist decisivi e di segnare qualche rete. Per adesso, i numeri sono deludenti.

Inter, Ernesto Paolillo: “Leonardo è il futuro”

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L’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo è intervenuto su Radio Rai Uno, ai microfoni del programma Radio Anch’io Sport per parlare dell’Inter. Dopo il filotto delle tre vittorie consecutive da quando è sulla panchina dell’Inter, Leonardo è diventato l’allenatore del momento, l’uomo che ha saputo riaccendere la scintilla in una squadra che sembrava fino a ieri alla frutta.

Secondo l’ad nerazzurro:

Affidare la panchina a Leonardo non è stata una scelta ponte ha tutto per essere il futuro dell’Inter e lo sta dimostrando. È una scelta convinta che si sta dimostrando essere giusta.

Insomma il punto di vista di tutti i dirigenti nerazzurri – compreso lui – è chiaro:

Benitez raccontava di logoramento dei giocatori. Leonardo si è accorto del contrario, sarebbe ingiusto pensare di sostituire questi giocatori con altri. Il mercato al momento non offre campioni, o se li offre sono troppo costosi. E comunque bisognerebbe farli giocare, e in questo momento c’è un equilibrio che non va toccato.

Inter: Sanchez quasi sfumato, si punta Ganso

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Sembrava quasi fatta, ed invece all’ultimo momento tutto sembra bloccarsi, o almeno è un semplice rinvio di qualche settimana. Alexis Sanchez piace troppo a livello internazionale per farlo andar via così facilmente, e ora l’Udinese ha solo l’imbarazzo della scelta tra le squadre che vogliono ingaggiarlo, e può permettersi persino di tirare sul prezzo.

Nella trattativa si è inserito ufficialmente ieri il Chelsea che ha inviato offerta formale di 25 milioni di euro per il fantasista cileno. In pratica si tratta di pareggiare la richiesta dei friulani, visto che l’Inter aveva tentato di abbassare il prezzo a 18 milioni inserendo nell’accordo Biabiany, o addirittura a 15 aggiungendo all’ex Parma anche Obi. Ma ora la situazione si fa più complicata perché non c’è solo il Chelsea.

Inter: via Julio Cesar, preso Viviano

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La trattativa era in piedi da tempo, persino prima dell’inizio del calciomercato estivo scorso, ma ancora la dirigenza interista non si fidava ciecamente di Emiliano Viviano. L’ottimo inizio di stagione con il Bologna, condito dal posto in nazionale che, finché non tornerà Buffon non sembra in discussione, hanno convinto Branca e soci a puntare su di lui.

Dall’altra parte Julio Cesar, portiere che ha guidato l’Inter alla conquista del triplete e che molto spesso reggeva le partite quasi da solo, non piace più ai vertici nerazzurri. Troppi infortuni hanno contraddistinto lo scorso, ma soprattutto questo campionato, e siccome ha ancora un nome che piace all’estero, se lo vendessero ora potrebbero riuscire a guadagnare diversi milioni di euro.

Mourinho contro Iniesta e Ballesteros

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Impagabile Mourinho. senza di lui tutti i media – noi compresi – avrebbero più problemi a riempire le loro pagine. Negli ultimi giorni ha approfittato della pausa natalizia per attaccare Andres Iniesta. Dargli il pallone d’Oro sarebbe ingiusto perché dovrebbe avere avuto più peso

i 5 mesi di assenza per infortunio.

– e magari se avesse giocato la semifinale con l’Inter la storia sarebbe stata diversa.

E poi

Ha segnato nella finale di un Mondiale? Possono farlo tutti, può capitare a chiunque.

Per lo Special One

Il gol nella finale del Mondiale poteva farlo anche un terzino

Scontata e perfetta la risposta del grande centrocampista del Barcellona:

Si, è vero che il gol possono farlo tutti ma l’ho fatto io e questo mi basta.

Inter, quasi fatta per Sanchez, partono in 4

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L’arrivo di Leonardo sulla panchina dell’Inter pare aver accelerato la decisione di Alexis Sanchez di trasferirsi a Milano. Nonostante la dirigenza dell’Udinese lo voglia trattenere fino alla fine del campionato, pare si sia impuntato e stia chiedendo fortemente di trasferirsi subito. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato David Pizarro, romanista, ma soprattutto compagno di nazionale di Sanchez, il quale ha dichiarato:

Alexis è un mio amico, credo sia molto vicino ad approdare in una grande squadra. E’ pronto per il salto di qualità, può diventare un campione assoluto.

Parole inequivocabili, visto che l’unica grande squadra che segue il folletto bianconero è l’Inter, se vogliamo escludere la pista che va raffreddandosi del Manchester United. Pare che per convincere i friulani a lasciarlo partire, Branca possa aggiungere nella trattativa Biabiany, per fare in modo che non si senta la mancanza in campo di Sanchez, visto che l’ex del Parma ha caratteristiche simili, anche se una qualità inferiore.

Giuseppe Rossi vuole una squadra più forte

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Giuseppe Rossi si era fatto conoscere nel 2007, quando aveva segnato 9 gol nelle 19 presenze che aveva totalizzato nei sei mesi trascorsi a Parma – contribuendo in maniera decisiva alla salvezza della squadra emiliana.

Numeri importanti che ha confermato nei suoi tre anni trascorsi al Villareal: 42 gol segnati nelle 107 partite di Liga, a cui vanno aggiunte le 6 reti in Coppa del Re, le 3 in Champions League e le 10 in Europa League. Un totale di 61 reti segnate che fanno di lui il bomber più prolifico della storia del club, meglio anche di Diego Forlan. E ha – non dimentichiamolo – solo 23 anni.

Inter, è il giorno di Leonardo

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Fa quasi impressione vederlo sedere alla destra di Moratti, ancor più vederlo stringere tra le mani la casacca nerazzurra, lui che per anni ed anni è stato una bandiera del Milan, prima da calciatore e poi allenatore. E invece ‘incubo dei tifosi del Diavolo si improvvisamente materializzato, diventando realtà questo pomeriggio, quando Leonardo è stato ufficialmente presentato come tecnico dell’Inter.

I pensieri dei supporters rossoneri al momento sono protesi verso altre situazioni, con il Milan primo in classifica e pronto a rituffarsi sul campionato con un Cassano in più. Ma siamo certi che oggi più di un tifoso è stato colto da un coccolone improvviso allorché Leonardo si presentava al suo nuovo tifo.