Inter: si studia Palacio e si ritenta per Tevez

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E’ molto attivo l’asse Milano-Genova, sponda Inter e Genoa. Le due società si sono nuovamente incontrate per trattare Palacio, alla luce del secco rifiuto di Pandev a trasferirsi a Marassi. Preziosi non vuole giocatori che arrivano controvoglia, e così l’Inter tenta la carta Castaignos. Il problema è che i dirigenti lo ritengono un importante investimento per il futuro, e così si studia l’opportunità di cederlo in prestito o in comproprietà.

Ma l’Inter è interessata anche a Kucka, seguito da molti club, in particolar modo dal Milan. Per lui Preziosi vuole solo soldi, e per questo gli emissari si aggiorneranno a dopo la prima settimana di agosto quando, si spera, qualche giocatore sarà stato ceduto. L’alternativa è Gago del Real Madrid, ma ancora le trattative sono in alto mare.

Scudetto 2006, Moratti snobba Della Valle

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Continua a tenere banco la vicenda relativa allo scudetto 2006, vinto sul campo dalla Juventus, assegnato d’ufficio all’Inter per la nota vicenda Calciopoli, e lasciato nel palmares dei nerazzurri da una sentenza della Figc, nonostante il processo di Napoli avesse dimostrato la scarsa correttezza della società di Moratti.

Proprio ieri Diego Della Valle, azionista di maggioranza della Fiorentina, aveva invitato il patron nerazzurro a fornire delle spiegazioni in merito ai comportamenti del suo club nel campionato dello scandalo. Ma Moratti non ne vuole sapere di fornire la propria versione dei fatti e, continuando a dichiararsi “onesto e pulito”, snobba la richiesta di Della Valle:

Ho letto le dichiarazioni di Della Valle ma questo tipo di domande vorrei farle io a lui. Non ho risposte, quello che è successo nel 2006 è tutto contro di noi. Non voglio giudicare il tono delle sue parole perché non mi è piaciuto per niente.

Scudetto 2006: Della Valle chiede spiegazioni a Moratti

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La decisione (o la non decisione?) della Figc di lasciare lo scudetto 2006 nella bacheca dell’Inter non ha certo spento le polemiche su una delle pagine più tristi del calcio italiano. A prendere la parola questa volta è l’azionista di maggioranza della Fiorentina, Diego Della Valle,che invita Massimo Moratti, patron dei nerazzurri, a farsi avanti per spiegare cosa accadde realmente cinque anni fa:

Non ci si può celare dietro silenzi inspiegabili da parte di alcuni protagonisti di questa vicenda, o nascondersi dietro cavilli giuridici come hanno fatto altri. Bisogna dare delle spiegazioni chiare sincere e leali e a tutti i tifosi di tutti i club coinvolti per permettere loro di capire cosa è veramente successo, spiegando tutto senza opportunismi, tatticismi e strategie mediatiche che in alcuni casi sono state di totale cattivo gusto, volendosi riparare dietro persone eccellenti che purtroppo non ci sono più.

Ufficiale: lo scudetto 2006 resta all’Inter

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Alla fine si è deciso di non decidere, come nella migliore tradizione dell’italica giustizia. Lo scudetto 2006, vinto sul campo dalla Juventus ed assegnato d’ufficio all’Inter dopo il ciclone Calciopoli, resta nel palmares dei nerazzurri, nonostante sia stato dimostrato che anche la società di Moratti avesse l’abitudine di contattare questo o quell’altro esponente della classe arbitrale.

A deciderlo è il Consiglio Federale della Figc, che si è riunito proprio oggi in quel di Roma, nella speranza di scrivere la parola fine su una delle pagine più buie del calcio nostrano. Due gli astenuti (Claudio Lotito, presidente della Lazio, ed Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, mentre Dante Cudicio dell’associazione allenatori ha espresso parere contrario alla revoca dello scudetto dello scandalo.

Inter, Sneijder blocca il mercato

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Wesley Sneijder non ci interessa, parola di Alex Ferguson. Così il boss del Manchester United chiude definitivamente una trattativa che stava per andare in porto. Un brutto colpo per tutti, in quanto all’Inter vengono a mancare 40 milioni che avrebbero fatto comodo per il mercato, al giocatore manca di poter fare un’esperienza all’estero in uno dei club più forti del mondo, ed anche lo United ci va a perdere perché ora dovrà trovare qualcun’altro per sostituire Paul Scholes, ritiratosi dal calcio giocato il mese scorso.

Da quanto trapela dagli ambienti britannici, pare che non sia tanto un problema di cartellino, visto che Moratti ha subito accettato i 40 milioni messi sul piatto dai Red Devils, ma l’accordo non si è trovato sull’ingaggio del calciatore, tanto da far saltare tutto. E a questo punto anche il mercato dell’Inter rimane bloccato.

Scudetto 2006, Andrea Agnelli minaccia azioni legali

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Manca ancora qualche giorno al pronunciamento della Figc in merito all’assegnazione dello scudetto 2006, ma la sola ipotesi che tutto possa essere nuovamente insabbiato e che il tricolore resti ad arricchire la bacheca dell’Inter, fa infuriare la dirigenza della Juventus ed in particolare Andrea Agnelli, che si è sfogato in comunicato ufficiale:

La Fiorentina e i suoi principali azionisti hanno correttamente sottolineato la disparità di trattamento subita da alcune società calcistiche nel 2006. Una disparità che rischia di perpetuarsi, se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate da Consiglio Federale di lunedì 18. Il dialogo tra gli attori principali del mondo del calcio è certamente auspicabile, ma le condizioni di parità tra questi soggetti devono ancora essere garantite, anzi ristabilite, dopo 5 anni di doppiopesismo.

Scudetto 2006 rimane all’Inter (per ora)

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E’ una giornata positiva per l’Inter quella di oggi dato che, secondo delle indiscrezioni circolanti questa mattina, il presidente della FIGC Giancarlo Abete chiederà ai componenti del Consiglio Federale il non luogo a procedere contro il club. Secondo lui, in sintesi, la revoca dello scudetto è impossibile da fare perché è un atto automatico (Rossi assegnò lo scudetto ai nerazzurri solo perché i primi della classifica dopo i club penalizzati, Juventus e Milan), e non fu una vera e propria assegnazione.

Non ci sarebbe infatti la “copertura giuridica” per una decisione di revoca, nonostante sia chiaro come anche i dirigenti dell’Inter avessero agito al di fuori delle regole, violando prima di tutto il codice etico. Per questo si prospetta per i nerazzurri una sorta di “tirata di orecchie”, una relazione in cui si dice che l’Inter non si è comportata correttamente, ma intanto non le si può togliere lo scudetto.

Inter: se parte Sneijder c’è uno tra Sanchez e Nani

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Quello che sembra ormai certo è che Wesley Sneijder verrà acquistato dal Manchester United. Ma le certezze si fermano qui. La cessione dell’olandese è sicura in quanto non rientra nel modulo di Gasperini e perché a 39 milioni di euro non si può dir di no. Ma qualcosa l’Inter dovrà pur farci con questi soldi.

Tutto, ancora una volta, dipende da Alexis Sanchez. L’offerta del Barcellona per il cileno è ferma a 32 milioni ormai da tempo. L’Udinese ne vorrebbe 40, i blaugrana non hanno tutti questi soldi e non riescono a trovare nessun calciatore disponibile a trasferirsi in Friuli, così la trattativa è congelata, anche perché il Manchester City ne è uscito da tempo. Per questo potrebbe inserirsi l’Inter.

Scudetto 2006, Moggi attacca Moratti

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Continua a tenere banco la vicenda dello scudetto 2006, in attesa che la Figc scriva la parola fine su una delle pagine più buie del calcio nostrano. Il procuratore Palazzi ha stabilito che l’Inter era colpevole quanto i club che all’epoca furono pesantemente penalizzati (Juventus in primis che conobbe l’onta della Serie B e fu costretta a restituire due tricolori).

I reati sono ormai caduti in prescrizione, ma ciò non toglie che anche i nerazzurri (e in particolare Giacinto Facchetti) debbano essere iscritti nel libro dei colpevoli. Una situazione che ovviamente non piace a Moratti, il quale cerca di dissolvere le ombre, affermando che si può fare un processo a chi non c’è più e non può difendersi. Ma Moggi, radiato ed escluso di fatto dal calcio italiano, non ci sta ed attacca il patron nerazzurro:

Certo è che devono toglierlo all’Inter. E’ inutile che Moratti si nasconda dietro la morte di Facchetti, cosa che ovviamente come uomo mi è dispiaciuta molto, ma le voci non si cancellano.

Inter, è arrivato Alvarez

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Dopo diverse settimane di notizie e di rumors, questa mattina Ricky Alvarez è finalmente sbarcato a Milano per iniziare la sua nuova avventura con la maglia dell’Inter. Il giovane ventitreenne è il primo argentino arrivato in questa sessione di mercato, aspettando Palacio e Banega che potrebbero essere i prossimi acquisti. Dal ’95 ad oggi, nell’era di Massimo Moratti, sono stati molti i giocatori arrivati dall’Argentina a partire da Javer Zanetti capitano e bandiera ancora oggi, passando per Cruz e per Veron, senza dimenticare tra gli altri  Cambiasso, Burdisso Samuel.

Insomma una tradizione che continua nel migliore dei modi con Alvarez, mancino di gran classe, in grado di giocare sia come trequartista classico che come esterno offensivo di centrocampo. Tra i suoi idoli ha dichiarato esserci Zidane, mentre ieri il presidente Moratti  ha dichiarato che per alcune cose viste gli ha ricordato Mario Corso. Sicuramente un paragone importante, che solo il campo ci potrà dire se è esagerato o no.

Inter, inizia l’avventura di Gasperini

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Per stemperare il clima rovente  in casa Inter dopo l’uscita della relazione di Palazzi sui fatti relativi alla stagione 2004-2005 che hanno fatto infuriare Moratti, capita  a proposito quest’oggi la prima conferenza stampa di Gasperini. I toni sono stati pacati e l’allenatore non si è sbilanciato né sul calciomercato né sulla questione riguardante calciopoli. Insieme al nuovo tecnico c’erano in sala stampa Stefano Filucchi, vice direttore generale e Marco Branca, direttore dell’area tecnica. Assente illustre è stato proprio Massimo Moratti, a differenza di qualche mese fa quando presidiò alla conferenza di presentazione di Leonardo.

La cosa che appare certa dalle prime parole del mister di Grugliasco è che la squadra è in grado di giocare con la difesa a 3, ma non è l’unica soluzione possibile vista la duttilità di molti giocatori in rosa. Il 4-3-3 è un’alternativa che potremmo vedere diverse volte durante l’arco della stagione.  Su Sneijder Gasperini prova a smorzare le voci che lo vogliono lontano da Milano, ma lascia aperta la porta ad una cessione.