Juventus-Roma 1-1: fotogallery

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Finisce pari e patta una delle classiche del calcio italiano, Juventus-Roma, in scena sul terreno dell’Olimpico di Torino nel secondo anticipo della dodicesima giornata. La Vecchia Signora ha dato segni positivi, nonostante l’assenza di pezzi da novanta ed una difesa che doveva contare sui trenta e passa anni di Fabio Grosso e sui 18 di Sorensen. La Roma da parte sua allunga la striscia positiva e resta lì, a due passi dalla vetta, dopo aver visto da vicino il baratro per diverse settimane.

Di Iaquinta (splendida girata al volo) e Totti (rigore allo scadere del primo tempo) le reti che hanno infiammato i cuori delle tifoserie, ma anche altri nomi potevano finire sul tabellino dei marcatori, in una gara più che mai vivace.

Fiorentina-Cesena 1-0: fotogallery

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La Fiorentina dimentica in fretta il 3-2 rimediato all’Olimpico di Roma e riparte a testa bassa per la conquista delle posizioni nobili di classifica. Il Cesena, invece, non riesce a ripetere il miracolo compiuto contro la Lazio nel turno infrasettimanale e se ne torna a casa con zero punti conquistati. E dire che gli uomini di Ficcadenti hanno provato a guadagnare punti sul terreno del Franchi, ma stavolta dal cilindro non è uscito un colpo fortunato simile a quello che aveva consentito a Parolo di beffare la Lazio sul finale nell’ultimo turno di campionato.

Il colpo magico riesce invece a Gilardino, che al minuto numero 13 della ripresa sigla la rete che consente ai toscani di raggiungere quota 15 in classifica, a ridosso delle posizioni che contano per l’Europa. L’unica nota stonata della serata è l’infortunio di Mutu, rientrato da poco dopo la lunga squalifica e subito fuori per problemi all’inguine.

Serie B: FOTO della 15a giornata

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L’incontenibile leggerezza della vittoria, verrebbe da dire ammirando lo scatto leggiadro e di esultanza dei calciatori del Varese che si sono sbarazzati con facilità di un Sassuolo in partita solo negli ultimi minuti del match. Celebrazioni collettive al triplice fischio. Meritate. Tanto quanto lo sono le esultanze – tre nel corso dei 90′ – da parte dell’undici del Cittadella, autore di una prova maiuscola: sotto di un gol, i gialli hanno saputo ribaltare il punteggio non sbagliando nulla. Immenso giubilo anche a Crotone, dove il Livorno non s’è ritrovato, semmai sta ancora disperso nei meandri di aspettative che non si stanno concretizzando.

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Vedi Empoli, certe volte, e resti a bocca aperta: non solo per l’enorme equilibrio di un campionato – quello di cadetteria – capace di stupire a ogni risultato ma anche perchè capita sempre più spesso che non vi siano favoriti sulla carta. Non fosse così, l’Atalanta bella delle ultime due gare avrebbe fatto tutt’altra figura e non simile figuraccia. A Modena risolve Cani – sua la doppietta, a lui gli onori – ma ammirare Belllucci a centrocampo mentre saluta i tifosi con un gesto di carica e soddisfazione fa capire per davvero chi, tra i canarini, si sia accollato la responsabilità di trascinare i compagni. Succi e Padova è una bella storia di rivincite e stupore: cantavano i tifosi di mezza Italia che Ganz segnava sempre lui. Oggi a Padova si canta lo stesso stornello ma nei panni di Ganz ci sta proprio il capocannoniere di serie B: Frosinone ko, Lodi è un generale senza esercito.

Parma-Sampdoria 1-0: fotogallery

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Clima tipicamente autunnale al Tardini di Parma, dove i padroni di casa, già in posizione precaria di classifica, erano chiamati all’esame Sampdoria, ancora – e forse definitivamente – orfana di Cassano. Clima di tensione all’esterno dello stadio, con numerosi supporters ospiti giunti a Parma senza la tessera del tifoso ed intenzionati a gustarsi ugualmente la partita.

La nebbia condiziona pesantemente la visuale, ma il posticipo serale infrasettimanale dell’undicesima di campionato va in scena lo stesso. Poco spettacolo sul rettangolo verde – e non solo per colpa della nebbia – tra un Parma che ci tiene a salvare la panchina di Marino ed una Sampdoria chiamata ancora una volta a dimostrare che si può vincere anche senza l’escluso di lusso.

Le Wags: Coleen Rooney

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Si narra che Coleen Mary McLoughlin – la futura signora Rooney – abbia incontrato per la prima volta Wayne quando aveva dodici anni, a Croxteth, un sobborgo di Liverpool. Il primo appuntamento arriva solo quattro anni dopo quando i due vanno al cinema a vedere Austin Powers. La spia che ci provava. Coleen aveva sedici anni e scriveva sul suo diario che prevedeva di essere famosa e vivere una vita nel lusso nel giro di dieci anni.

Da allora di tempo ne è passato, perché Wayne è diventato il giocatore più pagato al mondo ed anche lei non se la passa affatto male. E’ diventata testimonial per la LG Electronics – 500.000 sterline -, di Nike Women Sportswear – 1,5 milioni di sterline – e di Asda – un altro milione e mezzo. Ha ottenuto un contratto di due milioni di dollari con Harper Collins per scrivere un manuale sullo stile e ha ricevuto altri 150.000 dollari per un documentario sulla sua vita intitolato Coleen’s Mimsy.

Serie A 11a giornata: fotogallery

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Copertina dedicata alla nuova capolista, il Milan, che approfitta dello scivolone esterno della Lazio (al bis dopo la sconfitta nel derby) per concedersi il lusso di guardare tutti dall’alto dei suoi 23 punti. Il trio delle meraviglie rossonero (Pato-Ibrahimovic-Robinho) mette la firma sulla tripletta ed a nulla è valso il momentaneo pareggio di Bacinovic che ha solo illuso il Palermo.

La Lazio, come detto, non riesce a cogliere l’occasione di allungare il passo e rimedia invece la seconda sconfitta in quattro giorni, arrendendosi in pieno recupero al gol da fuori area di Parolo, che regala tre punti al Cesena.

Serie B: FOTO della 14a giornata

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Bonaventura chiude il pugno, in segno di vittoria: l’Atalanta è appena passata in vantaggio grazie a lui. Rolando Bianchi è il solito leone: si carica sulla groppa il Torino e, indomito su ogni palla, è puntuale nel fare la cosa che meglio gli riesce: tiro, gol. Aldo Spinelli? Nonostante il clima, ostile anche a Livorno, il presidente labronico, in tribuna, c’è: un po’ meno la squadra in campo, che soffre contro una Triestina affamata.

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Grosseto-Varese è la classica gara che si arena a centrocampo senza garantire un contributo oggettivo allo spettacolo: aspetti il guizzo personale, solo quello sembra poter modificare i destini di un pari che avrebbe tutti i motivi d’essere. Il Frosinone si fionda all’arrembaggio nella ripresa, dopo che il Crotone aveva già messo in saccoccia mezza vittoria. Le maglie bianche del Cittadella si danno un gran da fare per rimediare al patatrack: dopo il vantaggio di Dalla Bona, infatti, due rigori trasformati da Viola rimescolano le carte.

Palermo-Genoa 1-0: fotogallery

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Torna alla vittoria il Palermo, dopo quattro sconfitte consecutive rimediate tra campionato ed Europa League. Lo fa contro un Genoa che in alcuni frangenti ha dato l’impressione di poter far sua la partita, prima di arrendersi alla classe di Pastore ed alla voglia di gol di Pinilla.

Molto mobile Luca Toni, l’ex di turno che avrebbe voluto esultare ancora una volta sul campo del Barbera e che invece si è dovuto accontentare di una pioggia di fischi ad ogni tocco di palla. L’attaccante rossoblu ha avuto qualche occasione nitida, ma ora l’imprecisione ora le parate di Sirigu gli hanno impedito di piazzare la zampata vincente.

Serie A 10a giornata: fotogallery

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L’aquila non vola sul prato dell’Olimpico e la Lazio conosce l’onta della sconfitta per la seconda volta in questo campionato. Il tutto nella madre di tutte le partite sotto il Cupolone, nella stracittadina che avrebbe potuto dare ai biancazzurri la scossa decisiva per sognare in grande. Borriello e Vucinic non imitano il Floccari dello scorso campionato e firmano dal dischetto la vittoria della Roma, che ora si ripropone prepotentemente tra le grandi del calcio italiano.

La Lazio mantiene la prima posizione, ma ora comincia a sentire il fiato sul collo, perché le avversarie – Inter a parte – hanno approfittato dello scivolone e si sono portare ad un tiro di schioppo dalla vetta. Bene il Milan di Allegri, che sul campo del Bari è riuscito a guadagnare i tre punti che gli permettono di superare i cugini nerazzurri e di portarsi a due lunghezze dalla capolista.

Fiorentina-Chievo 1-0: fotogallery

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Il rientro di Adrian Mutu dopo la lunga squalifica sembra aver donato nuova linfa alla Fiorentina e la posizione di classifica comincia a farsi meno pericolosa. Il rumeno si è messo in mostra in diverse occasione nell’anticipo della decima di campionato, pur non riuscendo ad infilare la porta avversaria per gridare al mondo la gioia di essere tornato.

Il Chievo da parte sua ha cercato nelle ripartenze il colpo del ko esterno, ma l’assenza di Pellissier ha complicato non poco i piani di Pioli ed alla resa dei conti la mancanza dell’attaccante si è fatta sentire.

Inter-Brescia 1-1: fotogallery

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L’Inter ancora una volta non convince. Il Brescia invece sfiora il colpaccio sul terreno di San Siro e maledice l’arbitro per il rigore dubbio che ha permesso ai nerazzurri di impattare, quando ormai l’impresa sembrava possibile. I campioni d’Italia hanno mostrato più vivacità nella gara di stasera rispetto alla debacle esterna contro il Tottenham in Champions League, ma sono ancora lontani dalla condizione che gli ha permesso di vincere tutto ciò che c’era da vincere nella scorsa stagione.

A togliere le castagne dal fuoco, manco a dirlo, è il solito Eto’o, stavolta dal dischetto, ma è chiaro che una squadra come l’Inter può e deve fare di più e – soprattutto – deve concretizzare le occasioni create, perché la concorrenza è agguerrita più che mai ed è difficile ripetere le imprese degli anni passati se non la si butta dentro.

Bologna-Lecce 2-0: fotogallery

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Nel primo anticipo della decima giornata di campionato, il Bologna ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo. La panchina di Malesani cominciava a traballare, ma a mettere una colata di cemento sulle insicure basi è sempre lui, Marco Di Vaio l’uomo della provvidenza, prima autore della rete che ha sbloccato la non facile gara, poi in veste di suggeritore per Gimenez nell’azione del raddoppio.

Due episodi avvenuti al minuto numero 84 ed al minuto numero 85, poco prima del triplice fischio finale che avrebbe potuto condannare il tecnico rossoblu all’esonero. Due episodi avvenuti quando il pubblico del Dall’Ara si preparava alla contestazione a suon di fischi, al termine di una gara lenta e macchinosa da parte degli uomini di Malesani.

Serie B: FOTO della 13a giornata

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L’AlbinoLeffe sente la sveglia in un istante, ma che scatto! Foglio è una furia e basta lui – una mano da Momentè, vero, va riconosciuta – per mettere a soqquadro la retroguardia del Sassuolo; foga e concentrazione, tra le maglie dei reparti di mediana di Ascoli e Novara: se la sono giocata, hanno provato a vincere, hanno cercato di spingere fino alla fine. Ma il sudore dello stadio Del Duca è da ics.

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La paura è passata per Crotone, dove a temere un epilogo amaro è stato Eusebio Di Francesco. Il suo Pescara in dieci per 45′ avrebbe avuto, in caso di sconfitta, attenuanti (il rosso ad Ariatti) e invece succede che la grinta degli abruzzesi è a tal punto visibile da notarne gli effetti anche leggendo il risultato finale; parecchi i tifosi del Torino a Grosseto: nonostante la contestazione alla società, nella squadra credono e investono. Ma i toscani non sono robetta. Provano a fare la partita, mettono in cascina un pareggio.

Serie B 13a giornata: Reggina e Atalanta, da pronostico – FOTO

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Anticipi della tredicesima giornata di serie B

Stadio Granillo, Reggio Calabria:
Reggina-Portogruaro 1-0

Rete: 43′ st Missiroli (R)

Stadio Nereo Rocco, Trieste:
Triestina-Atalanta 0-1
Rete: 37′ st Doni (A)

Reggina-Portogruaro 1-0: la graduatoria dice che a giocarsi il match sono due estremi opposti della fisarmonica – in lotta per la promozione i calabresi, in corsa per la salvezza i veneti – ma il campo ha mostrato tutt’altra differenza di tenuta e obiettivi. Non s’è visto – sebbene ci sia – il divario netto che lasciava presagire la classifica e, semmai, se una tra le due squadre ha saputo stupire è quella ospite.

Capace, il Portogruaro, di arginare ogni offensiva locale e costringere il pubblico del Granillo a una sofferenza inattesa. Perchè la rete della vittoria reggina arriva a 2′ dal triplice fischio ed è frutto di una prodezza di capitan Missiroli che, raccolto l’assist di Colombo, insacca alle spalle di un incredulo Rossi. I sei cartellini gialli con cui il direttore di gara Massa ha sanzionato gli uomini di Viviani sono l’emblema dell’arma su cui il Portogruaro ha costruito l’intero incontro: fisicità, aggressività, raddoppio di marcatura e ricorso al fallo tattico.