Bologna, Bisoli spera in un’Inter malata

Neanche il tempo di festeggiare il punto strappato alla Juventus in quel di Torino che il Bologna si ritrova ad affrontare un’altra prima della classe (almeno sulla carta). La gara contro l’Inter a questo punto del campionato poteva essere accolta come una benedizione, vista la difficoltà dei nerazzurri di alzare la testa. Ma l’esonero di Gasperini e l’arrivo di Ranieri mescolano le carte e rovinano i piani del tecnico Bisoli, che spera in un’Inter ancora malata:

Ho visionato le ultime partite dell’Inter, ma non so se con l’arrivo di Ranieri la squadra farà gli stessi movimenti. Al di là dei grandi campioni che tutti conosciamo, ci sarà qualcosa di diverso e noi dovremo essere pronti al cambiamento. Saranno sicuramente aumentate le loro convizioni sul campo  Spero che sia un’Inter con qualche ‘malanno’, che abbia almeno un po’ di raffreddore.

Serie B finale play out: AlbinoLeffe – Piacenza 2-2

Foto: AP/LaPresse

Partita di ritorno della finale play out di serie B.
Stadio Azzurri d’Italia, Bergamo:
AlbinoLeffe-Piacenza 2-2
Reti:
10′ pt Girasole (A), 34′ pt Grossi (A), 4′ st rig. Cacia (P), 31′ st Graffiedi (P)

Gara di andata:
Piacenza-AlbinoLeffe 0-0

Resta in serie B: ALBINOLEFFE
Retrocede in Lega Pro Prima Divisione: PIACENZA

AlbinoLeffe – Piacenza 2-2

Novanta minuti per capire di che morte morire o, prospettiva diametralmente opposta, sapere se è il caso di esultare per la vittoria di quello che nessuno osa chiamare scudettto e, invece, per realtà quali l’AlbinoLeffe e il Piacenza, è traguardo significativo tanto quanto un tricolore. Ci si gioca la permanenza in serie B o la retrocessione in Lega Pro: dopo lo scialbo 0-0 della sfida di andata allo stadio Garilli di Piacenza, l’impianto “Azzurri d’Italia” di Bergamo offre una cornice ugualmente lodevole. Stadio pieno con la stragrande maggioranza di tifosi giunti a sostenere i padroni di casa e una nutrita fetta di pubblico giunto dall’Emilia per coltivarele speranze di una vittoria difficile ma non impossibile.

I locali, meglio posizionati in classifica alla fine del campionato e in virtù del risultato del primo match, possono giocare per due risultati su tre. L’ex Madonna, invece, ha cercao di spronare al meglio i suoi affinchè mettano anima e corpo al fdine di espugnare la città lombarda. Conta poco, nello specifico, che il successo – in casa piacentina – manchi da oltre un mese né può essere un indizio il pessimo finale di stagione dei rossi che hanno sperperato un vantaggio che consentiva tranquillità.

Play out serie B: Piacenza – AlbinoLeffe 0-0

Foto: AP/LaPresse

Gara valevole per la finale di andata di play out.
Stadio Garilli, Piacenza:
Piacenza-AlbinoLeffe 0-0

Piacenza – AlbinoLeffe 0-0

Nel terremoto del calcioscommesse che rischia di vanificare parte dell’andamento – e dei verdetti – dell’attuale stagione di cadetteria, il campo ha decretato che fossero piacentini e bergamaschi e sfidarsi per l’ultima retrocessione in Lega Pro. In particolare, gli emiliani vivono con apprensione gli sviluppi della vicenda che coinvolge in maniera diretta uno dei propri tesserati. Dalle carte finora emerse e pubblicate, infatti, si evince che una delle partite sotto osservazione sia Atalanta-Piacenza, finita come correttamente previsto, 3-0. Nello specifico, recitano i documenti, le intercettazioni “indicavano nel capitano dell’Atalanta Cristiano Doni uno dei calciatori che avevano realizzato la combine unitamente al difensore del Piacenza, Carlo Gervasoni”.

Si è giocato lo scorso 19 marzo, sembra passato un secolo. Nel corso del quale, se da un lato l’Atalanta ha in teoria conquistato la promozione diretta alla massima serie (revoca in vista?), il Piacenza ha rischiato di retrocedere in Prima Divisione. Solo la regola del torneo, che impone i play out laddove tra la quartultima e la quintultima vi siano meno di sei punti di differenza, ha consentito ai padroni di casa di giocarsi l’ultima chance di salvezza. In casa bergamasca, fronte AlbinoLeffe, l’amarezza di poter vanificare un cammino migliore di quello degli avversari in un doppio confronto della durata di 180′, è forte. Altrettanto evidente, tuttavia, che i regolamenti sono sovrani rispetto a ogni altra considerazione.