Tavolo della Pace: le dichiarazioni a caldo dei Presidenti

di Redazione 3

Il tavolo della pace si è appena concluso dopo 4 ore e 36 minuti, ma nonostante fosse partito con buoni propositi sembra si sia risolto con il più classico dei nulla di fatto. E’ però un punto da cui partire, un primo incontro a cui sicuramente ne seguiranno altri, anche se le posizioni degli interpreti non sono cambiate come ha detto Diego Della Valle, il primo a rilasciare dichiarazioni all’ uscita della sede del CONI:

 Al tavolo della pace non è stato fatto nessun passo in avanti. Ognuno rimane sulle sue posizioni

Pochi istanti dopo è il presidente Petrucci a confermare il fallimento del Tavolo, che non ha portato a niente:

Devo essero onesto e sincero, non sono stati fatti passi avanti. Le scorie di Calciopoli restano scottanti, ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. Mi auguro che mondo del calcio possa avviare quelle riforme che sarà poi mia cura portare all’attenzione del governo. C’è stata la buona volontà ma non si sono ottenuti risultati.Non è arrivato un risultato ma non è stato un fallimento e non accuserò i presidenti del calcio. E’ un tentativo non riuscito e basta.

Uno dei protagonisti più attesi di questo tavolo, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha preferito non rilasciare dichiarazioni a caldo, promettendo che parlerà nel pomeriggio, probabilmente con un comunicato stampa. Vi terremo informati su quello che dirà. Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ha invece rilasciato una dichiarazione in linea con quanto detto da Petrucci:

Le posizioni sono sedimentate, nonostante lo sforzo non si riesce a sanare una ferita profonda, anche se si cerca di andare verso il futuro

Strano a dirsi, ma il più ottimista è stato proprio Moratti, forse perchè si sente tranquillo e con lo scudetto del 2006 ben saldo in mano:

Un incontro è sempre costruttivo, tutto può essere utile

Insomma, una lunga mattinata in cui si è parlato di molte cose del nostro calcio, ma che sembra non aver portato risultati per le questioni più spinose come gli scudetti revocati alla Juventus dopo il processo di Calciopoli. Come nella miglior tradizione italica tutto si è risolto in una bolla di sapone.

Photo Credits | Getty Images

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