Zinedine Zidane e la voglia di tornare

di Redazione 1

L’ultima immagine che abbiamo di lui è quella che lo ritrae mentre passa vicino alla Coppa del Mondo, in quel di Berlino. Zidane china la testa e passa oltre, quasi a salutare un sogno cullato a lungo. Materazzi a terra dolorante, l’arbitro accerchiato dai giocatori, il pubblico che fischia e che non riesce a spiegarsi come mai quel campione possa essersi macchiato di una colpa così grande.

L’Italia alzerà la sua Coppa nella notte dell’Olympiastadion , mentre molti ancora oggi si chiedono che cosa sarebbe cambiato se Zizou non avesse lasciato anzitempo il terreno di gioco. Fantacalcio, discorsi privi di logica, perché la storia non si fa con i “ma” e con i “se”, ma certo lui avrebbe sperato di concludere in modo diverso la sua carriera di calciatore.

Una vita sui campi ad incantare il pubblico con mirabolanti giochi di prestigio, dagli esordi nel Bordeaux alle grandi vetrine internazionali che gli offrirono prima la Juventus e poi il Real. Palmares ricco per il trasalpino che può vantare la conquista di tre campionati (due in Italia ed uno in Spagna), due Supercoppe Spagnole ed una Supercppa Italiana, un Campionato del Mondo, un Campionato d’Europa e due Confederation Cup, oltre ai riconoscimenti a livello individuale (tre Fifa World Player ed un Pallone d’Oro).


La notte trionfale della nazionale italiana ne ha segnato la fine della carriera, peraltro ampiamente annunciata in tempi non sospetti, proiettandolo in mondo fatto di famiglia e di appuntamenti con gli sponsor. Ci hanno provato in tanti a convincerlo a rimettere gli scarpini, per permettergli di concludere in maniera degna la brillante carriera. Lo hanno cercato dagli States, Los Angeles e Chicago, e persino dal Qatar, dove gli garantivano un contratto astronomico, ma lui ha declinato le offerte preferendo essere ricordato per quello che è riuscito a dare fino al 2006 (testata finale esclusa, ovviamente!).

Ma il calcio fa parte della sua vita e non gli basta aver finanziato i lavori per la costruzione di campi in erba sintetica per i campioni di domani a Marsiglia. Lui vuole di più, vuole colmare quel senso di vuoto che lo assale quotidianamente. vuole tornare, non con calzoncini e maglietta, ma con una mise meno comoda fatta di giacca e cravatta o con una tuta da allenatore.

Idee poco chiare sul futuro, ma una sola certezza: dimenticare e far dimenticare gli ultimi cinque minuti della sua carriera. In bocca al lupo Zizou, siamo sicuri che ce la farai: tu sei uno con la testa a posto!

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