Stephen Appiah: niente Coppa d’Africa e carriera a rischio

di Redazione 1

Domenica alle 18:00 prende ufficialmente il via la Coppa d’Africa, con la partita inaugurale che vede i padroni di casa del Ghana opposti alla Guinea.

Molti i campioni che hanno lasciato le proprie squadre di club in Europa per arricchire questa 26esima edizione di un torneo, che diventa di anno in anno sempre più ricco di nuovi talenti da lanciare. Grande attesa quindi per l’evento, soprattutto da parte di quei giocatori che vestono maglie di squadre europee e che scendono nel “continente nero” forti dell’esperienza maturata lontano da casa.

Ma c’è anche chi, tra questi, dovrà accontentarsi di seguire l’evento dalla tv a causa di un problema che potrebbe tenerlo per sempre lontano dai campi di calcio.
Stiamo parlando della stella del Ghana, Stephen Appiah, in forza al Fenerbahce, da qualche tempo fermo per un problema al ginocchio. Pensava di recuperare in tempo per scendere in campo con la maglia della nazionale e ci teneva a far bella figura davanti al pubblico di casa.


Invece un fulmine a ciel sereno, una diagnosi che ora rischia di spezzarne la carriera: un problema cardivascolare che potrebbe causarne la morte solo colpendo di testa un pallone. Guai a non finire per il centrocampista ghanese che non è nuovo a problemi fisici di grave entità: la Juventus qualche anno fa fu costretta a cederlo proprio per questa sua predisposizione all’infortunio facile. Ora la sua squadra di club gli ha praticamente congelato lo stipendio fino a giugno, in attesa che la situazione si chiarisca e che vengano date precise garanzie sul suo futuro di atleta.

Niente trio delle meraviglie quindi per il Ghana che può contare su nomi di spicco quali Essien, in forza al Chelsea, e Muntari (ex Udinese), in un centrocampo che con Appiah avrebbe reppresentato quanto di meglio potesse offrire la competizione africana. Ed invece le Stelle Nere dovranno fare a meno del loro regista che a 27 anni potrebbe essere costretto a scrivere la parola fine sul suo curriculum di grande atleta, a meno di lunghissime cure ( si parla di sei mesi) che potrebbero garantirgli il ritorno all’attività.

Che dire? C’è chi è tornato sui campi di calcio dopo un intervento al cuore (vedi Kanu) o dopo un trapianto di rene (Klasnic): credici Stephen, auguri!

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