Marotta: Giovinco è un giocatore da Juve

 Prima dell’ assemblea di serie A prevista oggi in Lega Calcio Beppe Marotta, Direttore Generale della Juventus, ha concesso un’ intervista ai numerosi cronisti presenti, rilasciando dichiarazioni importanti su Sebastian Giovinco e sul suo possibile ritorno in bianconero, ma anche sul mercato di gennaio e sulle possibilità di scudetto ci questa Juve, che ha plasmato negli ultimi due anni, rivoluzionando completamente la rosa ereditata dalla gestione Secco. Ecco le parole di Marotta sulla formica atomica:

 Giovinco è giusto che faccia il suo percorso per affermarsi, per diventare quel giocatore importante che lui giustamente crede di essere e che noi consapevolmente riconosciamo. Quindi, è un percorso di crescita e noi siamo attenti. Col Parma abbiamo un rapporto ottimo, per cui non esisteranno assolutamente preclusioni. Giovinco E’ un giocatore da Nazionale, quindi quando un giocatore gioca in Nazionale, evidentemente, è anche da Juve

Serie A: i voti della sesta giornata

La sesta giornata, o sarebbe meglio dire quinta, si chiude con tanti dubbi. Cosa farà l’Inter da grande? Ed il Milan? E quanto fa sul serio questa Udinese? Tra tutti questi dubbi però, c’è anche una certezza: la Juve c’è ed è tornata quella vincente. Come dice Conte, meglio tenersi bassi, volare troppo alto fa male e si rischia di fare la fine degli scorsi campionati, ma certo è che una convinzione così non la vedevamo negli occhi dei bianconeri da anni. Proviamo a dare i voti a questa giornata di campionato.

L’Inter rischia l’esclusione dalla Champions League

Aveva promesso battaglia la nuova dirigenza della Juventus, e battaglia è stata, anche molto dura. Dopo i ricorsi per gli scudetti revocati, adesso lo scontro si sposta sul campo internazionale, dove i bianconeri hanno denunciato l’Inter alla Uefa sempre in merito alle intercettazioni che riguardavano Facchetti ed alcuni rappresentanti federali e del mondo arbitrale, in cui venivano “aggiustati” dei risultati.

Il riferimento era a presunte combine in Coppa Italia ed in campionato, ma tanto basta all’Uefa che, per episodi simili, ha escluso il Fenerbahce dalla Champions League. E forti di questo provvedimento, anche i legali juventini hanno deciso di puntare sulla violazione dell’articolo 2 del regolamento.

Scudetto 2006, tutto rimesso in discussione: il Tnas accetta il ricorso della Juve

Calciopoli, atto terzo. Dopo le due vittorie dell’Inter in sede legale sull’assegnazione dello scudetto del 2006 e la revoca del 2005, tutti i giochi vengono riaperti in quanto il Tnas, il tribunale nazionale per l’arbitrato sportivo, ha accettato il ricorso della Juventus per rimettere tutto in discussione.

Le tematiche su cui si dibatterà saranno molteplici: dalla revoca dello “scudetto di cartone” all’Inter alla riassegnazione dei due titoli tolti alla Juventus, fino alla riduzione della squalifica dei diretti interessati, mentre la richiesta di risarcimento danni è stata respinta in quanto non di competenza di questo tribunale.

Eljiero Elia, la scheda del nuovo acquisto della Juventus

 Sarà Eljero Elia, olandese classe 1987 a detenere la titolarità della fascia sinistra nell’ annata 2011/2012 della Juventus. Nato a Voorburg ha mosso i primi passi calcistici con il  Den Haag squadra della città The Hague dove Elia si trasferì a 11 anni con tutta la famiglia. Destino segnato evidentemente per il giovane olandese, visto che la società è gemellata da molti anni proprio con la Juventus. Ma prima di approdare in Italia, la sua carriera è proseguita al Twente, che lo acquistò a 20 anni, strappandolo all’ Ajax (che in gioventù dopo aver lo provinato lo aveva scartato).

Con la sua nuova squadra Elia si mette in luce nel mondo del calcio che conta, e in 68 presenze colleziona 11 gol ed oltre venti assist. Si mette subito in mostra per la sua gran velocità e per la facilità nei dribbling, tanto da vincere il prestigioso riconoscimento di Johan Cruijff Award come miglior giovane giocatore dell’anno.

Chiellini: “Dobbiamo cambiare rotta”

Foto: Ap/LaPresse

Se fossimo a Roma potremmo chiamarlo Capitan Futuro, perchè quando Del Piero e Buffon appenderanno le scarpe al chiodo, sarà lui il capitano della Juve: Giorgio Chiellini. Combattente nato e uno tra i migliori difensori centrali che abbiamo in Italia, sta per iniziare la sua settima stagione in bianconero ed oggi pomeriggio è toccato a lui salire sul palco di Bardonecchia per la consueta conferenza stampa. La parola d’ordine di Chiellini è quella di cambiare rotta dopo due stagioni negative, ma il difensore non si è risparmiato toccando anche altri argomenti tra cui il tema dello scudetto 2006, tanto caro ai tifosi juventini.

Da parte di tutti c’è la volontà di cambiare un po’ rotta: non ne possiamo più di vivere stagioni da non protagonisti. Le basi per arrivare alla Champions ci sono, ma dovremo cambiare atteggiamento. Senza le coppe, come è successo nell’anno di Ranieri, potremo dare qualcosina in più

Conte: Voglio ricostruire lo spirito Juve

Foto: Ap/LaPresse

Antonio Conte è tornato a casa dopo  sette anni e anche se adesso è allenatore, non sembra cambiato per niente da quando era il capitano in campo della Juventus. La grinta,  le idee chiare e la juventinità sono rimaste le stesse e sono i punti fermi su cui ripartire per far tornare la sua squadra ai vertici. Il mister non si è voluto sbilanciare sul mercato in corso della Juve, ma ha parlato di situazione bloccata anche a causa della Coppa America, segno che potrebbe arrivare qualche giocatore attualmente impegnato in quella manifestazione. Vidal? Possibile, ma anche il sogno Aguero dopo queste parole prende nuovamente corpo.  All’inizio della sua prima conferenza stampa da allenatore ha subito chiarito di esser su questa panchina con un obiettivo:

Quando ho firmato per la Juve, ho firmato non per obiettivi minimi come la qualificazione all’Europa. Io voglio vincere. Ora, oggi 11 Luglio, non so dire se ci riusciremo, ma dobbiamo provarci ad ogni costo dando tutto l’impegno possibile. Noi dobbiamo esserci.

Fabio Cannavaro si ritira

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Era il 9 luglio del 2006 e Fabio Cannavaro sollevava al cielo la Coppa del Mondo in quel di Berlino, dopo una finale al cardiopalma vinta ai rigori dagli azzurri. Oggi – a distanza di cinque anni da quella notte magica – il capitano di quella nazionale si ritira dal calcio giocato e si prepara a sedersi dietro una scrivania per continuare la carriera come dirigente.

Trentotto primavere il prossimo settembre, la maggior parte delle quali passate a correre dietro ad un pallone, a respingere gli attacchi degli avversari, ma anche quelli della critica, che in qualche circostanza non ha avuto pietà del difensore napoletano. Basti pensare alle polemiche nate nel 2005, quando vennero tirate fuori delle immagini in cui Cannavaro si mostrava su un lettino, intento a sottoporsi ad una flebo. In seguito venne accertato che si trattava di una sostanza non dopante, ma intanto le chiacchiere correvano sul filo.

Juve, prove di 4-2-4

Foto: Ap/LaPresse

Il ritiro a Bardonecchia della Juventus è iniziato da meno di 24 ore, ma già possiamo avere le prime indicazioni  sul modulo che il nuovo tecnico vuole utilizzare. E sarà  il  4-2-4 che tante soddisfazioni ha dato ad Antonio Conte nelle sue esperienze a Bari e a Siena. Molti hanno detto che i giocatori acquistati, la presenza di Pirlo e la rosa a disposizione fosse adatta ad un 4-3-3 in cui l’ex milanista potesse esser affiancato da due mediani per rendere al meglio. Invece, il nuovo allenatore non vuole rinunciare ai suoi dogmi: difesa a quattro, due centrocampisti centrali non avanzati, possesso palla il più possibile e due attaccanti aggiunti da utilizzare come ali molto larghe.

Per ora la formazione tipo vorrebbe Krasic a destra e Pepe a sinistra, con Matri e Quagliarella punte centrali. Ma attenzione alle prove fatte da Conte, che ieri ha messo il napoletano come esterno alto di centrocampo, per una formazione ancora più offensiva. Per quel ruolo sappiamo bene che piace anche Vucinic, ma la trattativa per il momento è ferma visto che la Juve vuole offrire contropartite tecniche, mentre Sabatini vorrebbe solamente contanti da reinvestire sul mercato.