Mezzaroma: Siena come Lecce di Fascetti

Correva l’anno 1986 ed il campionato italiano viveva una delle sue pagine più emozionanti. La Roma di Sven Goran Eriksson era riuscita a recuperare 11 punti alla Juventus e si apprestava a giocarsi in casa la partita del sorpasso e del possibile scudetto, il terzo della sua storia. Era la penultima giornata di campionato ed il calendario recitava Roma-Lecce e Milan-Juventus: un’occasione assolutamente imperdibile per i capitolini contro una squadra già retrocessa che non aveva più nulla da chiedere alla stagione in corso.

Pronti via e Ciccio Graziani insaccava di testa, mentre l’Olimpico vestito a festa già pregustava il sapore della vittoria, reso ancor più dolce dalle tante occasioni da rete che ebbe la Roma di lì a poco. Ma al 34′ successe l’imprevedibile: il difensore Di Chiara, romano de Roma, penetrò nella difesa dei padroni di casa, infilando la rete del pareggio. Gelo sull’Olimpico, sebbene nessuno potesse immaginare cosa sarebbe accaduto di lì al 90′. Trascorsero altri otto minuti e dalla delusione si passò alla disperazione, quando Barbas mise a segno il rigore del sorpasso, stroncando sul più bello i sogni di gloria dei giallorossi.

Lazio-Inter 0-2 – Video – Posticipo 36^ giornata

Come volevasi dimostrare! L’Inter doveva vincere per scavalcare la Roma in testa alla classifica e la Lazio non si è opposta più di tanto alle folate offensive degli avversari. Del resto il pareggio del pomeriggio tra Atalanta e Bologna metteva i biancazzurri nella condizione di chi può scegliere anche di non vincere, pur di fare un dispetto ai cugini, allontanandoli dallo scudetto. Se poi aggiungiamo il clima che si è creato all’Olimpico con le tifoserie gemellate ed i laziali pronti a tifare per i nerazzurri, ecco che il quadro è completo.

“Se vincete, ve menamo” cantava la Curva Nord all’indirizzo dei propri giocatori, mentre spuntavano qua e là striscioni significativi (“Scansamose”, ad esempio). Una situazione del genere si era verificata anche il 5 maggio del 2002, quando l’Inter scese a Roma sicura più che mai di festeggiare lo scudetto. Ma stavolta non c’era Poborsky a difendere i colori della Lazio e, soprattutto, in questa occasione vincere avrebbe significato dare una mano ai cugini nella conquista del titolo.

Barcellona-Inter 1-0 – Video e gallery – Semifinale Champions League

E’ la notte dell’Inter, una notte attesa per 38 lunghissimi anni, la prima a colori, per una squadra che ora può permettersi il lusso di sognare in grande. Alla vigilia degli ottavi erano in pochi a scommettere che i nerazzurri potessero passare indenni dal confronto con il Chelsea, l’ennesima compagine inglese arrivata sulla loro strada. E invece l’Inter ha dimostrato di saper arrivare fino in fondo, non senza difficoltà, ma con la consapevolezza del proprio valore. Ed ecco il CSKA Mosca a frapporsi tra l’Inter e la semifinale e poi lo scoglio Barcellona, il più ostico da superare tra le squadre rimaste in lizza per la vittoria finale.

Ma arriva la gara che non ti aspetti, otto giorni fa a San Siro, quando i nerazzurri andavano sotto, ma trovavano la forza di rimontare, per poi arrivare alla gara di oggi con ben due reti di vantaggio. Ed ecco anche la paura del Barcellona, che inventava di tutto per caricare l’ambiente e nascondere il terrore di non superare il turno in vista della finale di Madrid, nella tana degli odiati cugini.

Il Barça credeva nella remuntada e sin dal primo minuto si spingeva in avanti alla ricerca del gol che avrebbe messo in discesa la partita. Grande possesso palla per la squadra di Guardiola, che però non riusciva ad andare oltre il compitino, mettendo in difficoltà la retroguardia nerazzurra solo in qualche occasione. Il forcing dei catalani a tratti diventava asfissiante, di fronte ad un’Inter che alla mezz’ora del primo tempo si ritrovava in dieci per un’ingenuità imperdonabile di Thiago Motta, giustamente cacciato in anticipo.

Stessa musica nella ripresa, con Valdes che non aveva mai modo di sporcarsi i guanti, mentre l’Inter si chiudeva a riccio per limitare le invenzioni dei fenomeni catalani. Ed alla fine il gol è arrivato grazie a Piqué, ma ormai i giochi erano fatti e l’Inter poteva festeggiare la sua impresa. A voi la gallery ed il video della serata di gloria.

Barça, lo spot anti-Inter

Non sappiamo come finirà la sfida di domani sera tra Barcellona ed Inter, ma di certo i nerazzurri trovaranno un ambiente infuocato al Camp Nou, reso ancor più caldo dalle innumerevoli chiamate a raccolta da parte del club verso i propri tifosi. Lo scorso sabato Messi & Co. avevano indossato una t-shirt significativa per invitare il popolo blaugrana a riempire lo stadio, mentre nelle ultime ore in Catalogna sta spopolando uno spot anti-Inter con il medesimo messaggio.

Nel video (meno di 40 secondi in tutto) viene paragonata la sfida di domani alla semifinale di ritorno dello scorso anno, quando il Barça era fuori dai giochi fino all’ultimo minuto. Poi ci pensò Iniesta a regalare ai suoi il successo ed a spianare la strada verso la finale di Roma (vinta poi contro il Manchester United). “Nulla è impossibile” recita lo spot, mentre mostra le immagini del gol e della grande festa, ed in effetti non sarebbe poi così strano se al Barça riuscisse “la remuntada”. Resta da stabilire se gli spagnoli siano realmente convinti di poter “matar” l’Inter o se (come sostengono in molti) non si tratti solo di paura. A voi il video subito dopo il salto.

Il Barça mostra le maglie anti-Inter

Inter e Barcellona si avvicinano al ritorno della semifinale di Champions League con il medesimo punteggio, battendo rispettivamente Atalanta e Xeres per 3-1. Ma 3-1 è anche il vantaggio dei nerazzurri sui blaugrana, accumulato nell’andata dello scorso martedì sul terreno di San Siro. E così i Campioni d’Europa devono giocare la partita perfetta se vogliono sperare nella finale di Madrid, con un pronostico che al momento è assolutamente in favore degli avversari.

Ma la società spagnola sa come tenere caldo l’ambiente e promette il massimo impegno per ribaltare il risultato. Lo fa anche a suon di scritte sulle magliette, come quella che tutti i giocatori hanno indossato ieri al termine della gara interna. “Venderemo cara la pelle” si legge sul petto di Messi & Co., mentre sulle spalle c’è la chiamata a raccolta per il pubblico “Vi aspettiamo tutti mercoledì al Camp Nou”. Insomma, l’ambiente è carico al punto giusto e per l’Inter non si tratterà certo di una passeggiata. A voi le immagini.