Correva l’anno 1986 ed il campionato italiano viveva una delle sue pagine più emozionanti. La Roma di Sven Goran Eriksson era riuscita a recuperare 11 punti alla Juventus e si apprestava a giocarsi in casa la partita del sorpasso e del possibile scudetto, il terzo della sua storia. Era la penultima giornata di campionato ed il calendario recitava Roma-Lecce e Milan-Juventus: un’occasione assolutamente imperdibile per i capitolini contro una squadra già retrocessa che non aveva più nulla da chiedere alla stagione in corso.
Pronti via e Ciccio Graziani insaccava di testa, mentre l’Olimpico vestito a festa già pregustava il sapore della vittoria, reso ancor più dolce dalle tante occasioni da rete che ebbe la Roma di lì a poco. Ma al 34′ successe l’imprevedibile: il difensore Di Chiara, romano de Roma, penetrò nella difesa dei padroni di casa, infilando la rete del pareggio. Gelo sull’Olimpico, sebbene nessuno potesse immaginare cosa sarebbe accaduto di lì al 90′. Trascorsero altri otto minuti e dalla delusione si passò alla disperazione, quando Barbas mise a segno il rigore del sorpasso, stroncando sul più bello i sogni di gloria dei giallorossi.