Van Der Meyde annuncia il ritiro

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Incredibile ma vero, Andy Van Der Meyde, una delle ali più forti al mondo fino a pochi anni fa, ha deciso di ritirarsi a soli 31 anni. Mentre il trentasettenne Del Piero annuncia di voler giocare un altro anno ed il trentacinquenne Totti non ci pensa proprio a ritirarsi, il calciatore olandese, che in passato ha vestito anche la maglia dell’Inter, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.

A pesare sulla sua decisione sono sicuramente le condizioni fisiche che ne hanno minato le prestazioni negli ultimi tre anni, ma anche la poca serietà con cui ha affrontato una carriera che sembrava iniziata sotto i migliori auspici. Esploso, come tanti olandesi, nell’Ajax, fu acquistato dall’Inter nel 2003, ma già lì qualche acciacco, alternato a prestazioni e gol spettacolari, hanno fatto scegliere alla dirigenza di cederlo dopo appena due stagioni perché in grado di disputare solo la metà delle partite di una stagione.

Inter – Bayern Monaco 0-1: fotogallery

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La vendetta è un piatto che va servito freddo, recita un vecchio detto, ed il Bayern Monaco lo ha fatto suo in una sera, restituendo all’Inter un po’ della delusione subita qualche mese fa, quando i nerazzurri sollevavano la Champions League ed i tedeschi si accontentavano del secondo posto. Ma alla prima occasione utile i bavaresi hanno trovato il moo di rifarsi, beffando l’Inter proprio sul suo terreno, davanti al suo pubblico e per di più nei minuti finali, quando non si attendeva altro che il triplice fischio dell’arbitro.

E dire che i campioni d’Europa hanno avuto le loro buone occasioni per portarsi in vantaggio, ma il portiere Kraft questa sera sembrava insuperabile ed alla fine si è sentita la mancanza di un attaccante che aiutasse Eto’o negli ultimi metri. Il Bayern Monaco da parte sua non ha demeritato ed anzi si è portato spesso dalle parti di Julio Cesar, colpendo anche un paio di legni nel corso della gara.

Champions League ottavi andata: Inter – Bayern Monaco 0-1

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Andata degli ottavi di finale di Champions League.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano.
Inter-Bayern Monaco 0-1
Rete: 45′ st Gomez (B)

Pensare che la finale della scorsa edizione di Champions League si sia trasformata, quest’anno, in un ottavo di finale lascia perplessi e provoca sottile dispiacere per il fatto che una delle due, l’Inter o il Bayern, vivrà di conseguenza una stagione peggior di quella che ha preceduto. Di contro, quella tra italiani e tedeschi è rivincita a tutti gli effetti: per gli ospiti, ovviamente, i quali sono motivati e intenzionati a “vendicare” la cocente sconfitta di Madrid che ha incoronato il Biscione campione d’Europa. Altra Inter? Neanche troppo, visto che l’unica defezioni di rilievo è quella di Mourinho, accasatosi al Real Madrid.

Gli uomini di Van Gaal – rimasto dove stava un anno fa – si sono rinforzati dal punto di vista numerico e hanno concentrato gli sforzi sulla maggiore incisività del reparto offensivo: i dati parlano di una squadra capace, nelle ultime 24 gare ufficiali, di inanellare la bellezza di 74 reti all’attivo. Osservazione inevitabile a incorniciare l’incontro – e impreziosire l’eventuale passaggio del turno dei padroni di casa – è quella per cui i nerazzurri hanno il dovere morale (viste le debacle nelle sfide interne di Milan e Roma) di tenere alti i colori italiani. Nonostante ciò, ne siamo certi, tre quarti d’Italia ha fatto, e lo farà con intensità maggiore nella sfida di ritorno, il tifo per Ribery e compagni.

Inter – Bayern Monaco: Leonardo vuole vincere

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Dolci ricordi in casa Inter, in vista della gara contro il Bayern Monaco, che una manciata di mesi fa valeva per il titolo di Campioni d’Europa. Ricordi da cancellare per i tedeschi che nella gara di domani cercheranno di spazzar via dalla mente quella triste notte, quando Milito dimostrava di essere il miglior attaccante in circolazione, passeggiando sui sogni di glori dei bavaresi.

Leonardo quella sera era lontano mille miglia, legato ancora ad un sogno a strisce rosse e nere e forse nemmeno immaginava che un giorno si sarebbe trovato a difendere i colori dei cugini. Ma ora il brasiliano è sulla panca dell’Inter e vuole godersi fino in fondo il momento, mentre ricorda all’Europa intera che il titolo di campione è nelle mani dei nerazzurri:

Siamo campioni in carica: questa squadra ha la capacità di affrontare le difficoltà, mi sento tranquillo. Scenderemo in campo mettendo tutto quello che abbiamo: ho la certezza di allenare un gruppo che pensa soltanto a vincere. Sono certo che il comportamento dei ragazzi sarà quello di un undici che sa di essere campione d’Europa e non solo.

Inter – Cagliari 1-0: fotogallery

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L’Inter soffre nel secondo anticipo della ventiseiesima giornata di campionato, ma alla fine riesce a mettere in tasca tre punti importanti nella rincorsa al Milan capolista. L’avversaria di turno era un Cagliari che sembra aver assorbito al meglio la partenza di Matri e che continua la sua rincorsa ad una posizione comoda di classifica.

A fare la differenza tra nerazzurri e rossoblu è la rete messa a segno da Ranocchia (in fuorigioco) al 7′ minuto del primo tempo. Poi i padroni di casa hanno avuto qualche occasione per arrotondare il risultato, ma nel finale di gara hanno dovuto stringere i denti per portare a casa il risultato e dare un senso alla lunga rincorsa sui cugini. Ora i punti del distacco dal Milan sono solo due, mentre il Napoli è sfrattato dalla seconda posizione in attesa delle gare di domani che potrebbero cambiare nuovamente la situazione.

Serie A 26a giornata: Inter-Cagliari 1-0

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Anticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro: Milano.
Inter-Cagliari 1-0
Rete:
7’ pt Ranocchia (I)

Sudando le proverbiali sette camicie l’Inter ha battuto per 1-0 il Cagliari portandosi a -2 dal Milan e riaprendo un campionato che sembrava in parte chiuso. Il Cagliari ci ha provato ed è stato anche sfortunato, per via della rete subita da Ranocchia in netta posizione di off side.

Si affrontano al Meazza due squadre in salute, l’Inter spera di proseguire la scalata alla vetta, mentre il Cagliari confermare i progressi mostrati con il Chievo. Nerazzurri reduci dalla vittoria di Firenze firmata da Pazzini, sardi praticamente salvi e senza grandi motivazioni di classifica, ma con una gran voglia di far bene. Leonardo opta per il tridente Eto’o, Pazzini e Pandev, mentre Stankovic e Cambiasso sono a mezzo servizio, Donadoni risponde con il 4-3-1-2 con Cossu tre quartista e le due punte Nene-Acquafresca

Leonardo vuole vincere tutto

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La rimonta sul Milan capolista è in fase di lavorazione, ma lui, Leonardo, tecnico del dopo-Benitez ed artefice del miracolo resurrezione, non si accontenta di avvicinare la vetta. Lui vuole lottare per lo scudetto e non nasconde la voglia di giocarsi le proprie anche in Champions League:

L’Inter ha voglia di vincere tutto. È impossibile scegliere, si scende in campo per vincere. La rosa ci permette di cambiare giocatori e di puntare sempre al successo. Come si fa a gestire? Non c’è nessuna scelta. Bisogna gestire nel modo migliore le energie, ma questa squadra è abituata a certi impegni.

Josè Mourinho, il prediletto

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Nella scorsa stagione ha vinto tutto quello che c’era da vincere, prima di voltare le spalle a Milano per prendere la direzione di Madrid. Josè Mourinho – checché ne dicano i detrattori – è l’allenatore migliore in questo momento, sebbene il suo lavoro sia stato facilitato da una squadra costruita per vincere, grazie ai soldi di Moratti, sempre pronto ad investire nella sua creatura. Ma lo Special One, se proprio deve ringraziare qualcuno per i successi ottenuti, si rivolge ad un “patron” che sta un po’ più in alto:

Dio deve pensare che io sia un bel tipo. Deve pensarlo davvero, altrimenti non mi darebbe così tanto. Ho una famiglia incredibile, lavoro dove ho sempre sognato di lavorare… Mi ha aiutato tanto a conseguire tutte le cose che ho. Insomma, deve avere un’ottima opinione di me.

Fiorentina – Inter 1-2: fotogallery

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Due occasioni in quattro giorni per avvicinarsi al Milan capolista. Due occasioni per dimostrare al mondo intero che lo scudetto è ancora cucito sulle maglie nerazzurre. Un’occasione persa, contro una Juve determinata e compatta nel posticipo della venticinquesima giornata di campionato, un’occasione centrata in pieno nel recupero della diciassettesima giornata, contro una Fiorentina che pure aveva mostrato segni di ripresa nella trasferta di Palermo.

L’Inter vince e si porta in terza posizione a soli cinque punti dai cugini rossoneri. L’Inter vince, ma non convince di fronte ad una Fiorentina che nel corso della prima frazione di gioco avrebbe meritato qualcosa in più. In realtà a portarsi in vantaggio erano stati proprio gli ospiti, grazie ad una sfortunata autorete di Camporese, che intercettava il cross in mezzo di Eto’o e spediva alle spalle di Boruc.

Serie A recupero 17a giornata: Fiorentina – Inter 1-2

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Recupero della diciassettesima giornata di serie A.
Stadio franchi, Firenze:
Fiorentina-Inter 1-2
Reti
: 6’ pt aut. Camporese (F), 33’ pt Pasqual (F), 16’ st Pazzini (I)

Da una parte il ko esterno contro la Juventus che, quantomeno idealmente, ha rimandato indietro di parecchi anni – quando i bianconeri ancora riuscivano ad avere la meglio sui nerazzurri – e dall’altro una Fiorentina tornata grande in quel di Palermo, dove l’undici di Mihajlovic ha espugnato un campo difficilissimo e mostrato, per una delle poche volte nel corso della stagione, di poter ancora competere ad alti livelli. Durerà? Che a dirlo possa esserela sfida contro l’Inter è dato di fatto oggettivo: il recupero della diciassettesima pone infatti i Viola di fronte a chi – detentore dello scudetto – sta provando in ogni maniera a recuperare lo svantaggio che separa dal Milan.

Mihajlovic sceglie il 4-3-3: Boruc in porta mentre la difesa si compone di Comotto a destra, Pasqual a sinistra e il duo Gamberini-Camporese in mezzo. Centrocampo affidato a Donadel, Montolivo e Behrami. In attacco, Gilardino punta centrale intorno al quale agiranno Santana e Mutu. La replica di Leonardo è quella di affidarsi a Yuto Nagatomo per la prima volta titolare. Di fianco al nipponico,  Maicon, Ranocchia e Cordoba. Cambiasso, Zanetti, Stankovic e Sneijder a centrocampo; Pazzini ed Eto’o in attacco.

Iffhs: Barcellona miglior club europeo dell’ultimo decennio

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L’Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio – più conosciuta con il suo acronimo, l’IFFHS – ha da poco pubblicato una nuova classifica. Sotto esame questa volta sono i risultati degli ultimi dieci anni.

Fino alla fine del 2009 la situazione era la seguente: il Manchester United guidava la classifica con 17 punti di vantaggio sul Barcellona e 66 sull’Arsenal e sul Liverpool. Il Milan seguiva al quinto posto con 78 punti davanti ai cugini dell’Inter. Il Bayern di Monaco occupava il settimo posto con otto punti di vantaggio sul Real Madrid – il miglior club calcistico del secolo scorso. Agli ultimi posti della top ten il Chelsea che sopravanzava di 184 punti la Roma.

Juventus – Inter 1-0: fotogallery

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La Juve c’è e comincia a vedere una luce in fondo al tunnel buio dove si era infilata dopo la sosta natalizia, quando anche la partita più semplice diventava un vero e proprio incubo per i colori bianconeri. Crisi finita? E’ presto per lanciarsi in previsioni ottimistiche, ma di certo l’aver battuto i campioni d’Italia, i rivali per eccellenza dell’ultimo decennio, fa morale e lascia presagire un cammino più agevole per la Vecchia Signora.

L’Inter fa invece un passo indietro e dopo tre vittorie consecutive arresta la rincora al Milan capolista ed ora si aggrappa al recupero con la Fiorentina per sorpassare la Lazio e portarsi in terza posizione, a cinque punti dalla vetta. Per ora le lunghezze di distacco sono otto e la strada verso l’ennesimo tricolore consecutivo appare più in salita che mai, specie se il duo di testa continua a macinar punti.

serie A 25a giornata: Juventus – Inter 1-0

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Posticipo della venticinquesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Inter 1-0
Rete:
30′ pt Matri (J)

Pienone allo stadio Olimpico di Torino dove, senza neppure riuscire a intravvedere un seggiolino libero, Juventus e Inter si affrontano per riuscire a ritagliarsi uno spazio importante in questa ultima e decisiva fase di stagione. Per i nerazzurrri è partita che vale la rincorsa ai cugini del Milan, ben sapendo che la gara da recuperare contro la Fiorentina potrà poi agevolare il processo di ripresa. I padroni di casa, dal canto loro, non parlano di scudetto da un po’ ma non possono permettersi di lasciar scivolare la zona Champions.

Vincere a ogni costo per non perdere ultriore terreno e centrare quantomeno l’obiettivo minimo di annata, il quarto posto. Delneri recupera Marchisio, prontamente schierato nella mediana a quattro, e si affida al tandem offensivo composto da Toni e Matri. In difesa, anmcora fascia per Chiellini. La replica di Leonardo è quella di riproporre il rombo a centrocampo con Sneijder vertice avanzato e appena a ridosso delle punte Pazzini ed Eto’o.

Delneri avverte l’Inter

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A meno di ventiquattro ora dal derby d’Italia, gli animi cominciano a scaldarsi e piovono “minacce” da una parte e dell’altra.  Juventus-Inter non è una partita come le altre, per quanto la si voglia dipingere come tale. Juventus-Inter si gioca tutto l’anno sulle pagine dei giornali e sulle bocche dei protagonisti, che rivendicano successi antichi e chiedono la restituzione di questo o quell’altro scudetto. Ma non provate a far ammette a Delneri che dietro questa gara così importante per la conquista di un posto al sole possa esserci qualche motivo che va al di là del fatto sportivo:

Calciopoli non mi interessa, non guardo queste cose. I risultati in questo momento dicono che l’Inter è la squadra più forte del mondo.